Episode 5: Homecoming
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Re: Episode 5: Homecoming
Hangar dei mecha
Cecil era perplesso da quanto stava accadendo. Si girò verso Chen e Aki e scattò via dall'hangar a testa bassa.
Aki si rilassò. "Che carattere teso e arrogante! Chi si crede di essere?" disse con stizza e si girò a guardare verso l'alto.
Sembrava stare meglio "Quel senso di oppressione è scomparso ma sembra che lassù si litighi..."
il vociare dalla cabina del Blue Spark era evidente e molto forte.
"Dai, andiamocene che qui c'è pure troppa gente!" disse Aki con tono implorante tirando per la spalla Chen.
Cecil nel corridoio principale
Cecil era confuso...qualcosa stava sfuggendo al suo controllo. Una serie di eventi imprevisti avevano determinato un corso degli eventi che lui non aveva anticipato...
Cabina del capitano Tenaka
Charlie fu condotta via dai marinai ma lanciò una occhiata verso Robert mentre andava via. Tenaka osservò Cashval e Robert poggiandosi di spalle alla parete.
"Che ve ne sembra? A parte la ragazza che potrebbe essere una potenziale recluta il resoconto di Bauer è stato delirante. Dovremmo tirare le somme. In ogni caso provvederò io a stendere un rapporto per i nostri leader." Guardava concentrato come se ripassasse i punti salienti della giornata.
[tra poco finisce la metà puntata e arrivano i px tempo di ultime battute.]
Cecil era perplesso da quanto stava accadendo. Si girò verso Chen e Aki e scattò via dall'hangar a testa bassa.
Aki si rilassò. "Che carattere teso e arrogante! Chi si crede di essere?" disse con stizza e si girò a guardare verso l'alto.
Sembrava stare meglio "Quel senso di oppressione è scomparso ma sembra che lassù si litighi..."
il vociare dalla cabina del Blue Spark era evidente e molto forte.
"Dai, andiamocene che qui c'è pure troppa gente!" disse Aki con tono implorante tirando per la spalla Chen.
Cecil nel corridoio principale
Cecil era confuso...qualcosa stava sfuggendo al suo controllo. Una serie di eventi imprevisti avevano determinato un corso degli eventi che lui non aveva anticipato...
Cabina del capitano Tenaka
Charlie fu condotta via dai marinai ma lanciò una occhiata verso Robert mentre andava via. Tenaka osservò Cashval e Robert poggiandosi di spalle alla parete.
"Che ve ne sembra? A parte la ragazza che potrebbe essere una potenziale recluta il resoconto di Bauer è stato delirante. Dovremmo tirare le somme. In ogni caso provvederò io a stendere un rapporto per i nostri leader." Guardava concentrato come se ripassasse i punti salienti della giornata.
[tra poco finisce la metà puntata e arrivano i px tempo di ultime battute.]
- Patrick Johnson
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Re: Episode 5: Homecoming
Robert BaumerDarcadia ha scritto:Cabina del capitano Tenaka[/i]
Charlie fu condotta via dai marinai ma lanciò una occhiata verso Robert mentre andava via. Tenaka osservò Cashval e Robert poggiandosi di spalle alla parete.
"Che ve ne sembra? A parte la ragazza che potrebbe essere una potenziale recluta il resoconto di Bauer è stato delirante. Dovremmo tirare le somme. In ogni caso provvederò io a stendere un rapporto per i nostri leader." Guardava concentrato come se ripassasse i punti salienti della giornata.
[tra poco finisce la metà puntata e arrivano i px tempo di ultime battute.]
Osservò Charlie mentre veniva portata via da un paio di guardie. Colse la sua occhiata ma non era sicuro di cosa significasse anche se nel profondo cominciò a sentire una voce che gli dava una speranza morta da tempo. Scosse il capo un attimo appena le guardie portarono fuori il Tenente per poi volgersi e ascoltare il resoconto del Capitano Tanaka facendo un cenno d'assenso. "Bauer mi ha fatto pensare... l'esistenza di questi ragazzi è stata confermata dal Tenente e da ciò che abbiamo potuto vedere sul campo hanno effettivamente delle buone capacità da combattimento" fece una leggera pausa "Ma guidando uno di quei mostri penso che anche un bambino sia in grado di rivaleggiare con uno Zaku pilotato da un veterano" osservò brevemente con intensità sia Casvhal che Tanaka "E' indubbio che vi sia però qualcosa di strano, ma tenderei ad escludere la capacità superiore di questi piloti... non possono essere migliori di veterani che hanno affrontato l'inferno della Guerra di un Anno. Per quanto riguarda invece il Tenente Dumont è effettivamente una potenziale recluta, perlomeno ora sappiamo che i Titans stanno provocando dissapori molto più sparsi nella Federazione rispetto al passato e non è una cosa da prendere sotto gamba" inspirò e si toccò il mento "sarei tentato di chiederle se vuole unirsi a noi, ma se lo facessi sarei un pazzo... non sappiamo nulla di lei, ma è anche vero che dovremmo trovare una soluzione su... come impiegarla. Non penso che potremo tenerla ospite per molto tempo a bordo del Mad Angler e di farla tornare alla propria unità... immagino come verrebbe torchiata dai Titans, non invidio la sua situazione" si tira leggermente il pizzetto "Se però riuscissimo a far passare i Blue Lightnings o perlomeno l'unità con la quale abbiamo avuto a che fare all'attacco della base... sarebbe un grosso aumento delle nostre capacità offensive, soprattutto se riusciamo a mettere mano a qualche deposito mal difeso." osservò Casvhal e Tenaka attendendo le reazioni.
Robert Baumer, pilot of the MS-06 F2 AEUG Custom
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Re: Episode 5: Homecoming
cabina del capitano Tenaka
"Portare dalla nostra dei veterani federali sarebbe un gran colpo per la causa ma ci andrei cauto... potrebbe essere una manovra per infiltrare la nostra organizzazione. Staremo a vedere...La Du Mont in ogni caso dovrà restare agli arresti e anche a lungo: il luogo verso cui siamo diretti è un'isola artificiale in mezzo al nulla. Là faremo rifornimenti e riceverete nuovi ordini." disse Tenaka rivolgendosi a Robert e Cashval.
Cashval annuì e aggiunse "Signor Baumer, la prego di mantenere in ogni caso un atteggiamento distaccato, mi sembra che lei sia troppo coinvolto dalla Du Mont. Mi auguro che non abbia iniziative di favoritismo nei suoi confronti." il tono era pungente a verificare quanto avesse ragione in base alla reazione di Robert.
Tenaka intervenne "Signori a questo punto per oggi è tutto. Se avete domande od esigenze sarò qui o sul ponte di comando."
Salutò i presenti che si congedarono per tornare alle loro mansioni.
[Cashval l'ho mosso io per ragioni di mobilità del game ma se lui non è d'accordo è sempre annullabile. La scena è finita ma sia Cashval che Robert possono fare un post di chiusura scena.]
Corridoio principale
Cecil rimuginava sui suoi problemi quando fu sorpreso da una presenza piacevole.
"CECIL!!! Sei tu??!!" Charlie lo osservava sorpresa ma felice di vederlo.
Cecil la guardò. Sapeva che lei era a bordo ma non pensava che non avrebbe percepito la sua presenza. Di solito anticipava qualsiasi cosa...
Charlie era scortata e CEcil la guardava inebetito. I marinai che la scortavano guardavano la scena.
"Accidenti!!! ti sei fatto proprio un bell'ometto!!! Lo sapevo che crescevi bene!" disse divertita e maliziosa Charlie. Cecil divenne rosso e non riuscì a dire nulla.
"Muoviti!!!" disse il marinaio spintonandola.
"Che modi!!" disse infuriata Charlie. "Prega che non esco perché ti strappo un orecchio a morsi!!!".
"Se se..." rispose il marinaio con sufficienza trascinandola via.
"Ciao Cecil!!! ci vediamo più tardi..." gridò entusiasta Charlie mentre la riportavano in cella.
Cecil era confuso e imbarazzato. Si accorse che il cuore gli batteva forte e si affrettò verso la camerata per gettarsi nella sua cuccetta.
[prox post per Chen, Mark e Kou]
"Portare dalla nostra dei veterani federali sarebbe un gran colpo per la causa ma ci andrei cauto... potrebbe essere una manovra per infiltrare la nostra organizzazione. Staremo a vedere...La Du Mont in ogni caso dovrà restare agli arresti e anche a lungo: il luogo verso cui siamo diretti è un'isola artificiale in mezzo al nulla. Là faremo rifornimenti e riceverete nuovi ordini." disse Tenaka rivolgendosi a Robert e Cashval.
Cashval annuì e aggiunse "Signor Baumer, la prego di mantenere in ogni caso un atteggiamento distaccato, mi sembra che lei sia troppo coinvolto dalla Du Mont. Mi auguro che non abbia iniziative di favoritismo nei suoi confronti." il tono era pungente a verificare quanto avesse ragione in base alla reazione di Robert.
Tenaka intervenne "Signori a questo punto per oggi è tutto. Se avete domande od esigenze sarò qui o sul ponte di comando."
Salutò i presenti che si congedarono per tornare alle loro mansioni.
[Cashval l'ho mosso io per ragioni di mobilità del game ma se lui non è d'accordo è sempre annullabile. La scena è finita ma sia Cashval che Robert possono fare un post di chiusura scena.]
Corridoio principale
Cecil rimuginava sui suoi problemi quando fu sorpreso da una presenza piacevole.
"CECIL!!! Sei tu??!!" Charlie lo osservava sorpresa ma felice di vederlo.
Cecil la guardò. Sapeva che lei era a bordo ma non pensava che non avrebbe percepito la sua presenza. Di solito anticipava qualsiasi cosa...
Charlie era scortata e CEcil la guardava inebetito. I marinai che la scortavano guardavano la scena.
"Accidenti!!! ti sei fatto proprio un bell'ometto!!! Lo sapevo che crescevi bene!" disse divertita e maliziosa Charlie. Cecil divenne rosso e non riuscì a dire nulla.
"Muoviti!!!" disse il marinaio spintonandola.
"Che modi!!" disse infuriata Charlie. "Prega che non esco perché ti strappo un orecchio a morsi!!!".
"Se se..." rispose il marinaio con sufficienza trascinandola via.
"Ciao Cecil!!! ci vediamo più tardi..." gridò entusiasta Charlie mentre la riportavano in cella.
Cecil era confuso e imbarazzato. Si accorse che il cuore gli batteva forte e si affrettò verso la camerata per gettarsi nella sua cuccetta.
[prox post per Chen, Mark e Kou]
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Re: Episode 5: Homecoming
Chen Wu Fei Long
L'espressione di Aki era tornata quella dolce, tranquilla e sbarazzina di sempre. Aveva un che di tenero mentre lo tirava per la spalla. Dopo le ultime parole della ragazza, Chen rispose:
"Hai ragione, c'è molta gente, e non è che stia proprio andando d'amore e d'accordo. Come già ti ho detto molte volte Aki, quando si è una squadra la coesione è tutto: se non c'è, tutti i membri rischiano di saltare per aria. Questo gran vociare non è proprio quello che intendo io per 'coesione': voglio andare un momento su a vedere se posso calmare gli animi. Ti sembra giusto il mio discorso?"
Cercò di ricambiare la dolcezza dello sguardo della ragazza con un buffetto su una guancia.
[Scusate se ho atteso un pò tanto a postare... Chen attende cosa gli risponde Aki e poi cerca di salire verso il cockpit (oppure aspetta che Mark e Kou scendano, dipende da come progredisce la scena) per placare gli animi. Per lui la coesione della squadra è un elemento fondamentale. ]
Allora forse non la considera una nemica come pensavo... E questo ragazzino ha davvero la perspicacia che mi aspettavo da lui... Non ti preoccupare Cecil... Come ho fatto sinora farò ancora in modo che questa ragazza non venga toccata in alcun modo dai disastri della guerra e dei conflitti... In alcun modo... Ormai lo saprai benissimo anche tu, io voglio solo che abbia sempre in volto quel suo belissimo sorriso, e che la guerra non la sfiori soltanto, senza ghermirla avidamente come ha fatto con noi...Cecil ascoltò attentamente le parole di Chen, ma sembrava non esserne colpito particolarmente. "Devi proteggerla Chen. Te l'affido. Non lasciare che la trasformino in un'arma come me, Mark e gli altri."
Accidenti se Uraki era arrabbiato... effettivamente anche Chen non l'avrebbe presa bene se qualcun altro avesse messo mano ai settaggi del suo ferro vecchio senza la sua supervisione... ma l'atteggiamento di Kou aveva un qualcosa che sembrava quasi eccessivo. Chen non fece in tempo nemmeno a dirgli nulla che subito Uraki era salito furiosamente verso il cockpit di quel Gundam, e sembrava discutere davvero animatamente con Mark."MARK; COSA DIAVOLO VUOI FARLE? LASCIALA STARE IMMEDIATAMENTE!"
"Aki non essere così dura con Cecil... dopotutto anche lui a suo modo vuole proteggerti da questi conflitti, proprio come voglio fare io. Sono contento che ora tu non percepisca più quella ensazione di oppressione... Che secondo me è solo uno scudo che Cecil vuole fare intorno a sè... è un tipo molto, troppo solitario."Cecil era perplesso da quanto stava accadendo. Si girò verso Chen e Aki e scattò via dall'hangar a testa bassa.
Aki si rilassò. "Che carattere teso e arrogante! Chi si crede di essere?" disse con stizza e si girò a guardare verso l'alto.
Sembrava stare meglio "Quel senso di oppressione è scomparso ma sembra che lassù si litighi..."
il vociare dalla cabina del Blue Spark era evidente e molto forte.
"Dai, andiamocene che qui c'è pure troppa gente!" disse Aki con tono implorante tirando per la spalla Chen.
L'espressione di Aki era tornata quella dolce, tranquilla e sbarazzina di sempre. Aveva un che di tenero mentre lo tirava per la spalla. Dopo le ultime parole della ragazza, Chen rispose:
"Hai ragione, c'è molta gente, e non è che stia proprio andando d'amore e d'accordo. Come già ti ho detto molte volte Aki, quando si è una squadra la coesione è tutto: se non c'è, tutti i membri rischiano di saltare per aria. Questo gran vociare non è proprio quello che intendo io per 'coesione': voglio andare un momento su a vedere se posso calmare gli animi. Ti sembra giusto il mio discorso?"
Cercò di ricambiare la dolcezza dello sguardo della ragazza con un buffetto su una guancia.
[Scusate se ho atteso un pò tanto a postare... Chen attende cosa gli risponde Aki e poi cerca di salire verso il cockpit (oppure aspetta che Mark e Kou scendano, dipende da come progredisce la scena) per placare gli animi. Per lui la coesione della squadra è un elemento fondamentale. ]
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Re: Episode 5: Homecoming
Robert BaumerDarcadia ha scritto:cabina del capitano Tenaka
"Portare dalla nostra dei veterani federali sarebbe un gran colpo per la causa ma ci andrei cauto... potrebbe essere una manovra per infiltrare la nostra organizzazione. Staremo a vedere...La Du Mont in ogni caso dovrà restare agli arresti e anche a lungo: il luogo verso cui siamo diretti è un'isola artificiale in mezzo al nulla. Là faremo rifornimenti e riceverete nuovi ordini." disse Tenaka rivolgendosi a Robert e Cashval.
Cashval annuì e aggiunse "Signor Baumer, la prego di mantenere in ogni caso un atteggiamento distaccato, mi sembra che lei sia troppo coinvolto dalla Du Mont. Mi auguro che non abbia iniziative di favoritismo nei suoi confronti." il tono era pungente a verificare quanto avesse ragione in base alla reazione di Robert.
Tenaka intervenne "Signori a questo punto per oggi è tutto. Se avete domande od esigenze sarò qui o sul ponte di comando."
Salutò i presenti che si congedarono per tornare alle loro mansioni.
[Cashval l'ho mosso io per ragioni di mobilità del game ma se lui non è d'accordo è sempre annullabile. La scena è finita ma sia Cashval che Robert possono fare un post di chiusura scena.]
si voltò verso Casvhal osservandolo una volta aver salutato militarmente il comandante Tanaka. "Il Tenente Du Mont non avrà favoritismi ... Signor Casvhal" lo osservò duro ma non cattivo "non sono così ingenuo da cadere in una trappola di moine e belli sguardi. Se il Tenente verrà considerato attendibile nel caso voglia unirsi a noi insieme al gruppo di Federali coi quali stava... tanto meglio, anche se dovremo trattenerla fino a prossimo ordine e sinceramente... non so se è più un pericolo che altro" controllò l'orario "mi piacerebbe comunque sapere la sua opinione in merito, se lo desidera può stilare un rapporto che consulterò prima del rientro alla base ... altrimenti possiamo parlare più tardi quando lo ritiene opportuno. Adesso devo andare a visitare il Comandante Claire, controllare i suit e parlare con gli altri membri della squadra" sospirò per poi mormorare sovrapensiero "ancora una volta mi tocca prendere decisioni" scuote il capo leggermente per poi salutare Casvhal e dirigersi verso l'infermeria con lo sguardo greve. Il comando, ancora una volta sulle spalle lo stava cominciando a preoccupare e sapeva che ben presto l'avrebbe logorato. Doveva condividere il peso del comando ma doveva anche rendersi conto che ogni decisione presa nel bene e nel male sarebbe stata causa sua. Non voleva vedere i compagni morire e non si sentiva ancora pronto a comandare quel gruppo, come poteva ? I passi rimbombarono metallici sulla superfice del pavimento mentre i ricordi affollavano la sua mente unite alle nuove preoccupazioni del momento, mentre poco per volta s'avvicinava all'infermeria per fare visita al Comandante Claire. Che fosse cosciente o meno, doveva guardarla, doveva pensare , ragionare.
[fine per me!]
Robert Baumer, pilot of the MS-06 F2 AEUG Custom
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Re: Episode 5: Homecoming
Cabina del capitano tenaka
Cashval osservò soddisfatto della reazione Robert. Si era scosso proprio come aveva sperato. "Ricordi che non è solo e che abbiamo tutti esperienza. Sarò a sua disposizione se dovesse servirle consiglio."
Detto questo si congedò mantenendo una maschera di serietà e freddezza in volto.
Hangar dei Suit
Kou aveva ascoltato le parole di Mark ma era ancora adirato anche se cercava di nasconderlo. "Una AI che si ribella...fantascienza..." disse mettendo le mani in tasca.
Durante la discesa si sentiva come se avesse perso qualcosa di importante. Si era sentito desiderato e amato e ora era il vuoto...diede un'occhiata a Mark e provò del risentimento. Freddi occhi metallici li osservavano dall'unità gundam catturata da Cashval. Kou si voltò istintivamente a osservarlo di scatto.
"Non dovevate metterci mano in ogni caso senza dirmi nulla. Cecil non è un tecnico e non vedo come possa avere avuto l'autorità per dirti di agire sulla mia unità..." La sua voce tradiva una certa stizza.
Kou si sentiva irritato, normalmente non sarebbe stato così anche se la cosa lo avrebbe certamente infastidito. Ora era confuso e certamente desiderava porre delle domande a Nina non appena fosse stato possibile...
Quando Kou raggiunse terra con Mark si era ormai tranquillizzato ed era tornato quello di sempre. Non sembrava fosse successo nulla e non si vedeva traccia di Cecil in giro.
Aki li osservava perplessa.
"Perché urlavate lassù?" chiese a voce bassa Aki a braccetto con Chen.
Intermezzo
Infermeria della "Valiant"
Claire si era ripresa da poco. Gli antidolorifici le consentivano di stare ben ma il dottore di bordo le aveva imposto di rimanere con le braccia a riposo ed era stato imbarazzante dover essere imboccata.
Osservò Shatki seduta accanto a Onoa sdraiato nel lettino accanto a lei. Sembrava così amorevole e rassicurante nei suoi confronti. Per fortuna si era trattato solo di stress da combattimento. Le sovvenne che in effetti Onoa era giovane e quella era stata la prima battaglia di queste proporzioni. Forse stava chiedendo troppo alla squadra...
Si soffermò a pensare che avrebbe voluto avere qualcuno con lei a confortarla ma questo avrebbe leso alla sua immagine di comandante...Tuttavia la rattristava che nessuno fosse venuto a trovarla.
Sospirò. Shatki si voltò verso di lei e le sorrise. Claire rimase un po' diffidente e perplessa...
Shatki le si avvicinò e l'abbracciò con affetto lasciando Claire stordita.
"Cosa c'è, Shatki?" le chiese Claire.
"Non devi essere triste. Non sei sola. Ti pensano tutti e vedrai che appena possibile verranno a trovarti." disse Shatki sorridendo e guardandola dritta negli occhi.
"Ah... davvero...?" disse Claire imbarazzata arrossendo.
"Ma tu come lo sai?... Già ma tu sei come Cecil...sei sensibile, vero?..." Claire sorrideva rilassata e ora a suo agio.
"Deve essere un dono magnifico il vostro." aggiunse poco dopo.
"No. E' tremendo. Siete carichi di pensieri angoscianti. Paura degli altri. Di essere fraintesi o peggio capiti troppo a fondo..." rispose seria Shatki.
Claire rimase sorpresa da quella spiegazione. Non si aspettava una risposta del genere.
Cabina del BS 01
Monsha si rifocillava con le razioni mentre la sua memoria tornava a qualche ora prima. Aveva picchiato il medico che veniva a riprendersi May e gli aveva sottratto il congengo con la quale la sedava. Lo aveva cacciato e usando la sua autorità erano partiti assieme all'inseguimento.
MAy era al suo sedile di controllo manovrando il mobile Armor e apparentemente usava un sesto senso per condurre l'inseguimento.
Ebbe un sospirò immaginando che presto sarebbe stato degradato ma forse poteva cambiare la situazione o almeno salvare Nina dalle grinfie degli Spacenoids. Non riusciva quasi a credere che quell'idiota di Uraki si fosse schierato con loro.
Si accorse che May lo stava guardando e gli scappò un sorriso.
"Stia tranquillo comandante. Li troveremo e gli faremo vedere di cosa è capace." gli disse con decisione. Monsha decise che amava quella ragazza.
Cashval osservò soddisfatto della reazione Robert. Si era scosso proprio come aveva sperato. "Ricordi che non è solo e che abbiamo tutti esperienza. Sarò a sua disposizione se dovesse servirle consiglio."
Detto questo si congedò mantenendo una maschera di serietà e freddezza in volto.
Hangar dei Suit
Kou aveva ascoltato le parole di Mark ma era ancora adirato anche se cercava di nasconderlo. "Una AI che si ribella...fantascienza..." disse mettendo le mani in tasca.
Durante la discesa si sentiva come se avesse perso qualcosa di importante. Si era sentito desiderato e amato e ora era il vuoto...diede un'occhiata a Mark e provò del risentimento. Freddi occhi metallici li osservavano dall'unità gundam catturata da Cashval. Kou si voltò istintivamente a osservarlo di scatto.
"Non dovevate metterci mano in ogni caso senza dirmi nulla. Cecil non è un tecnico e non vedo come possa avere avuto l'autorità per dirti di agire sulla mia unità..." La sua voce tradiva una certa stizza.
Kou si sentiva irritato, normalmente non sarebbe stato così anche se la cosa lo avrebbe certamente infastidito. Ora era confuso e certamente desiderava porre delle domande a Nina non appena fosse stato possibile...
Quando Kou raggiunse terra con Mark si era ormai tranquillizzato ed era tornato quello di sempre. Non sembrava fosse successo nulla e non si vedeva traccia di Cecil in giro.
Aki li osservava perplessa.
"Perché urlavate lassù?" chiese a voce bassa Aki a braccetto con Chen.
Intermezzo
Infermeria della "Valiant"
Claire si era ripresa da poco. Gli antidolorifici le consentivano di stare ben ma il dottore di bordo le aveva imposto di rimanere con le braccia a riposo ed era stato imbarazzante dover essere imboccata.
Osservò Shatki seduta accanto a Onoa sdraiato nel lettino accanto a lei. Sembrava così amorevole e rassicurante nei suoi confronti. Per fortuna si era trattato solo di stress da combattimento. Le sovvenne che in effetti Onoa era giovane e quella era stata la prima battaglia di queste proporzioni. Forse stava chiedendo troppo alla squadra...
Si soffermò a pensare che avrebbe voluto avere qualcuno con lei a confortarla ma questo avrebbe leso alla sua immagine di comandante...Tuttavia la rattristava che nessuno fosse venuto a trovarla.
Sospirò. Shatki si voltò verso di lei e le sorrise. Claire rimase un po' diffidente e perplessa...
Shatki le si avvicinò e l'abbracciò con affetto lasciando Claire stordita.
"Cosa c'è, Shatki?" le chiese Claire.
"Non devi essere triste. Non sei sola. Ti pensano tutti e vedrai che appena possibile verranno a trovarti." disse Shatki sorridendo e guardandola dritta negli occhi.
"Ah... davvero...?" disse Claire imbarazzata arrossendo.
"Ma tu come lo sai?... Già ma tu sei come Cecil...sei sensibile, vero?..." Claire sorrideva rilassata e ora a suo agio.
"Deve essere un dono magnifico il vostro." aggiunse poco dopo.
"No. E' tremendo. Siete carichi di pensieri angoscianti. Paura degli altri. Di essere fraintesi o peggio capiti troppo a fondo..." rispose seria Shatki.
Claire rimase sorpresa da quella spiegazione. Non si aspettava una risposta del genere.
Cabina del BS 01
Monsha si rifocillava con le razioni mentre la sua memoria tornava a qualche ora prima. Aveva picchiato il medico che veniva a riprendersi May e gli aveva sottratto il congengo con la quale la sedava. Lo aveva cacciato e usando la sua autorità erano partiti assieme all'inseguimento.
MAy era al suo sedile di controllo manovrando il mobile Armor e apparentemente usava un sesto senso per condurre l'inseguimento.
Ebbe un sospirò immaginando che presto sarebbe stato degradato ma forse poteva cambiare la situazione o almeno salvare Nina dalle grinfie degli Spacenoids. Non riusciva quasi a credere che quell'idiota di Uraki si fosse schierato con loro.
Si accorse che May lo stava guardando e gli scappò un sorriso.
"Stia tranquillo comandante. Li troveremo e gli faremo vedere di cosa è capace." gli disse con decisione. Monsha decise che amava quella ragazza.
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Re: Episode 5: Homecoming
Mark Jurghens
Mark era perplesso, più andava avanti, e più Kou tornava calmo e tranquillo, comprovando che la reazione energica di cui era stato partecipe pochi istanti prima non era stata puramente naturale...
"Vedrai se non ho ragione Kou, prevenire è senzadubbio meglio che curare, voglio parlare immediatamente con il Comandante, voglio chiarire la mia posizione......il più presto possibile, giacchè non abbiamo tutto il tempo del mondo vista l'instabilità della situazione..."
Una volta a terra il montacarichi si arrestò di scatto, e con un piccolo balzo il Sergente saltò giù dal pianale che si era appena adagiato sul fondo dell'hangar.
Aki, con aria perplessa osservava sia Mark che Kou i quali ora le erano davanti, sussurrò loro a voce bassa poche parole...
"Scaramucce tra piloti, nulla di così grave..."
Mark non si era accorto degli sguardi carichi di risentimento che Kou gli aveva lanciato, e voltandosi ammiccò al compagno, cercando di fargli intendere con quel suo gesto che era meglio non far preoccupare inutilmente la ragazza.
Successivamente Mark proseguì nel discorso.
"Scusatemi, ma adesso devo andare dal Comandante a fare rapporto, ci sono questioni di massima importanza di cui devo renderla partecipe...."
Poi, mentre sorpassava sia Chen che Aki all'orecchio di Chen disse sottovoce....
"Certo che siete proprio una bella coppietta! Passatevela bene.."
E strizzando l'occhio sinistro all'amico sorridendogli Mark si allontanò lasciando che l'imbarazzo si impadronisse di entrambi alla sua affermazione.
In quel mentre il Sergente si diresse verso l'infermeria a passo spedito nella sua mente si affollavano pensieri d'ogni sorta, la cosa che più lo infastidivaera stata la sua impossibilità a proseguire il proprio lavoro, quello si che era un problema, se l'AI avesse attivato spontaneamente l'unita del Tenente Kami......il sommergibile avrebbe avuto seri problemi......e Mark non poteva permetterlo.
Arrivati davanti all'infermeria Mark bussò alla porta con il classico "Tok Tok" dopo di che disse...
"E' permesso?"
La voce di Mark tradiva una vena di imbarazzo, era dall'inizio del viaggio che Mark voleva andare a trovare il Comandante, e non voleva di certo farlo in condizioni tanto.....scomode, di tutto voleva parlarle fuorchè di lavoro, ma il susseguirsi degli eventi non lasciava altra scelta, e pensare che voleva portarle qualche mela dalla mensa, ne aveva recuperata soltanto una che aveva tenuto in tasca per addentarla in un momento i relax, ma a quel punto, l'avrebbe offerta volentieri al Comandante, se i medici gliel'avrebbero permesso...ogni tanto anche i graduati hanno bisogno di sentire la preoccupazione e le premure dei propri uomini, sentirsi amati dalla propria squadra sarebbe stato un toccasana per qualsiasi comandante in crisi, e in quel momendo Mark pensava che era proprio la cosa di cui aveva bisogno il Comandante Claire, vista la sua condizione fisica, dopo le questioni di "lavoro", avrebbe tentato di farle un pò di compagnia, sempre che ella avrebbe gradito......così avrebbe potuto sbucciarle la mela e magari fare quattro chiacchere, aveva molte cose di cui discutere con lei...
Ma in quel momento, negli istanti che lo separavano dal ricevere una risposta, Mark pensò che era il momento di dimostrare quanto prendesse sul serio il proprio lavoro.
[nulla da segnalare, Mark scende dal montacarichi e dopo aver risposto velocemente ad Aki si dirige verso l'infermeria, davanti alla quale bussa ed entra se gli viene dato il permesso. Mark ha anzitutto intensione di fare rapporto a Claire, dopo di che vorrebbe farle un pò di compagnia, visto che era il suo intento fin da quando era uscito dagli alloggi della squadra.]
Mark era perplesso, più andava avanti, e più Kou tornava calmo e tranquillo, comprovando che la reazione energica di cui era stato partecipe pochi istanti prima non era stata puramente naturale...
Kou aveva parlato trattando con superficialità le parole di Mark, lo seccava un pò il fatto che l'ex federale non gli avesse creduto, ma tutto sommato non lo avrebbe biasimato, chi avrebbe mai creduto a lui, il corvo del malaugurio, la cicatrice iniziò a fargli male e passandosi il dito indice della mano destra a massaggiarsi la vecchia ferita disse in risposta a Kou..."Una AI che si ribella...fantascienza..."
"Vedrai se non ho ragione Kou, prevenire è senzadubbio meglio che curare, voglio parlare immediatamente con il Comandante, voglio chiarire la mia posizione......il più presto possibile, giacchè non abbiamo tutto il tempo del mondo vista l'instabilità della situazione..."
Una volta a terra il montacarichi si arrestò di scatto, e con un piccolo balzo il Sergente saltò giù dal pianale che si era appena adagiato sul fondo dell'hangar.
Aki, con aria perplessa osservava sia Mark che Kou i quali ora le erano davanti, sussurrò loro a voce bassa poche parole...
Mark fece spallucce e con tono rilassato tranquillamente rispose..."Perché urlavate lassù?"
"Scaramucce tra piloti, nulla di così grave..."
Mark non si era accorto degli sguardi carichi di risentimento che Kou gli aveva lanciato, e voltandosi ammiccò al compagno, cercando di fargli intendere con quel suo gesto che era meglio non far preoccupare inutilmente la ragazza.
Successivamente Mark proseguì nel discorso.
"Scusatemi, ma adesso devo andare dal Comandante a fare rapporto, ci sono questioni di massima importanza di cui devo renderla partecipe...."
Poi, mentre sorpassava sia Chen che Aki all'orecchio di Chen disse sottovoce....
"Certo che siete proprio una bella coppietta! Passatevela bene.."
E strizzando l'occhio sinistro all'amico sorridendogli Mark si allontanò lasciando che l'imbarazzo si impadronisse di entrambi alla sua affermazione.
In quel mentre il Sergente si diresse verso l'infermeria a passo spedito nella sua mente si affollavano pensieri d'ogni sorta, la cosa che più lo infastidivaera stata la sua impossibilità a proseguire il proprio lavoro, quello si che era un problema, se l'AI avesse attivato spontaneamente l'unita del Tenente Kami......il sommergibile avrebbe avuto seri problemi......e Mark non poteva permetterlo.
Arrivati davanti all'infermeria Mark bussò alla porta con il classico "Tok Tok" dopo di che disse...
"E' permesso?"
La voce di Mark tradiva una vena di imbarazzo, era dall'inizio del viaggio che Mark voleva andare a trovare il Comandante, e non voleva di certo farlo in condizioni tanto.....scomode, di tutto voleva parlarle fuorchè di lavoro, ma il susseguirsi degli eventi non lasciava altra scelta, e pensare che voleva portarle qualche mela dalla mensa, ne aveva recuperata soltanto una che aveva tenuto in tasca per addentarla in un momento i relax, ma a quel punto, l'avrebbe offerta volentieri al Comandante, se i medici gliel'avrebbero permesso...ogni tanto anche i graduati hanno bisogno di sentire la preoccupazione e le premure dei propri uomini, sentirsi amati dalla propria squadra sarebbe stato un toccasana per qualsiasi comandante in crisi, e in quel momendo Mark pensava che era proprio la cosa di cui aveva bisogno il Comandante Claire, vista la sua condizione fisica, dopo le questioni di "lavoro", avrebbe tentato di farle un pò di compagnia, sempre che ella avrebbe gradito......così avrebbe potuto sbucciarle la mela e magari fare quattro chiacchere, aveva molte cose di cui discutere con lei...
Ma in quel momento, negli istanti che lo separavano dal ricevere una risposta, Mark pensò che era il momento di dimostrare quanto prendesse sul serio il proprio lavoro.
[nulla da segnalare, Mark scende dal montacarichi e dopo aver risposto velocemente ad Aki si dirige verso l'infermeria, davanti alla quale bussa ed entra se gli viene dato il permesso. Mark ha anzitutto intensione di fare rapporto a Claire, dopo di che vorrebbe farle un pò di compagnia, visto che era il suo intento fin da quando era uscito dagli alloggi della squadra.]
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Mark Jurghens pilota di MS-06F Zaku II C (Custom by A.E.U.G.)
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Re: Episode 5: Homecoming
[per me tutto benssimo, mi scuso solamente del forte ritardo ma questi sono mesi topici per mie questioni private che mi portano a trascurare un po internet]
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Re: Episode 5: Homecoming
Chen Wu Fei Long
"Mark, quando vai a fare rapporto saluta il comandante anche da parte mia, e dille che tra poco verrò anche io a farle una visitina per vedere come sta. Di certo non è che se la stia passando nel migliore dei modi... Un pò di compagnia non può che farle piacere."
Non voleva assolutamente che una simile esperienza si ripetesse.
Una cosa però era certa: da quando aveva Aki accanto, Chen aveva un pò più di pace nel suo cuore. Gli piaceva davvero quel suo sorriso e quell'aria sempre felice... Come già aveva pensato milioni di volte, non voleva che la guerra la toccasse in alcun modo... non voleva che la "infettasse", con quei suoi lunghi tentacoli.
Proprio per questo un'altra cosa era certa : l'avrebbe difesa. Con tutto se stesso.
Questa sarabanda di pensieri tristi lasciò il posto all'imbarazzo crescente. Solo dopo un breve istante Chen si focalizzò effettivamente sulla parola "coppietta"...
Effettivamente Chen non aveva mai pensato a sè e ad Aki come coppietta... L'idea tutto sommato non gli dispiaceva... Ma non voleva assolutamente che il suo essere soldato potesse portare via dal suo volto quel bellissimo sorriso...
Con la faccia ancora carica di imbarazzo, il pilota orientale si rivolse ad Aki, cercando di cambiare argomento:
"Beh... direi che adesso posso dare una rapida occhiata a come sta il mio ferrovecchio... e poi andiamo a vedere come sta il comandante... ti va?"
[niente altro da segnalare mi pare
w i piloti che diventano personaggi da shojo manga ]
Da quanto avevano urlato là sopra, non sembravano proprio "scaramucce", ma successivamente Chen vide che lo sguardo di Uraki adesso era più rilassato e pacato, e non sembrava più su tutte le furie come era prima. Forse il suo aiuto per risolvere la questione non era davvero più necessario.Aki, con aria perplessa osservava sia Mark che Kou i quali ora le erano davanti, sussurrò loro a voce bassa poche parole...
"Perché urlavate lassù?"
Mark fece spallucce e con tono rilassato tranquillamente rispose...
"Scaramucce tra piloti, nulla di così grave..."
...
Successivamente Mark proseguì nel discorso.
"Scusatemi, ma adesso devo andare dal Comandante a fare rapporto, ci sono questioni di massima importanza di cui devo renderla partecipe...."
"Mark, quando vai a fare rapporto saluta il comandante anche da parte mia, e dille che tra poco verrò anche io a farle una visitina per vedere come sta. Di certo non è che se la stia passando nel migliore dei modi... Un pò di compagnia non può che farle piacere."
Quella che per Mark era una semplice goliardata di un minuto, fece tornare tristi ricordi alla mente di Chen... la mente del pilota ritornò ai tempi felici trascorsi con Mey Rin... tante immagini gli si accavallavano nella mente come una sequenza di rapidi flash... fino a quell'ultima, tragica sequenza, con la ragazza morta tra le sue braccia...Poi, mentre sorpassava sia Chen che Aki all'orecchio di Chen disse sottovoce....
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E strizzando l'occhio sinistro all'amico sorridendogli Mark si allontanò lasciando che l'imbarazzo si impadronisse di entrambi alla sua affermazione.
Non voleva assolutamente che una simile esperienza si ripetesse.
Una cosa però era certa: da quando aveva Aki accanto, Chen aveva un pò più di pace nel suo cuore. Gli piaceva davvero quel suo sorriso e quell'aria sempre felice... Come già aveva pensato milioni di volte, non voleva che la guerra la toccasse in alcun modo... non voleva che la "infettasse", con quei suoi lunghi tentacoli.
Proprio per questo un'altra cosa era certa : l'avrebbe difesa. Con tutto se stesso.
Questa sarabanda di pensieri tristi lasciò il posto all'imbarazzo crescente. Solo dopo un breve istante Chen si focalizzò effettivamente sulla parola "coppietta"...
Effettivamente Chen non aveva mai pensato a sè e ad Aki come coppietta... L'idea tutto sommato non gli dispiaceva... Ma non voleva assolutamente che il suo essere soldato potesse portare via dal suo volto quel bellissimo sorriso...
Con la faccia ancora carica di imbarazzo, il pilota orientale si rivolse ad Aki, cercando di cambiare argomento:
"Beh... direi che adesso posso dare una rapida occhiata a come sta il mio ferrovecchio... e poi andiamo a vedere come sta il comandante... ti va?"
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Re: Episode 5: Homecoming
[NdG : ragazzi ci siete ancora tutti spero ]
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Re: Episode 5: Homecoming
[Non si va piu' avanti? Q__Q ]
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Re: Episode 5: Homecoming
Eyecatch intermezzo!
[ assegno 2 punti esperienza ciascuno. Se li spendete siete pregati di aggiornare la scheda.]
Isola di SafeHaven nell'oceano pacifico
Erano passati ormai un paio di giorni dalla loro partenza e il personale della Valiant si era dedicato a rilassarsi, mantenere un basso profilo ed effettuare quando possibile le dovute riparazioni.
I Dragon Fangs avevano avuto perciò tutto il tempo per rilassarsi sebbene lo spazio limitato a bordo non lo rendesse facile. L'equipaggio che li ospitava li trattava con rispetto e deferenza.
Claire si era ormai rimessa e stava facendo un po' di fisioterapia per recuperare. Non avrebbe comunque potuto più pilotare per almeno due settimane.
Kate era stata una eccellente ospite e sembrava piuttosto popolare anche fra i marinai. Si era prodigata affinchè tutti i DF fossero a loro agio. Tuttavia gli altri due piloti della sua squadra, le Zeon Mermaids, non si erano fatti vivi e avevano evitato ogni contatto restando nei loro alloggi.
I DF erano andati più o meno a momenti alterni a trovare Claire e lei ne era stata molto felice comportandosi in modo familiare piuttosto che formale.
Onoa si era finalmente ripreso ed era stato oggetto delle attenzioni di Shatki. Shatki sebbene fosse gioviale era sempre lievemente preoccupata ma non disse mai ad Onoa il perché.
Robert e Mark furono impegnati nella manutenzione dei suit e nell'organizzazione dei rapporti.
Aki fu irremovibile nel farsi insegnare da Chen le basi per pilotare il suo Zaku.
Finalmente La Valiant attraccava agli ormeggi di una base di cui i DF erano totalmente all'oscuro.
Tutto era tranquillo e sembrava ormai di essere al sicuro.
I Mobil Suit dei DF e quelli catturati vennero scaricati nella banchina sotterranea della base in cui si trovavano.
Claire era convocata presso il comando della base e lasciò istruzioni agli altri di prendersi cura del trasbordo dei loro suit e in particolare di quelli catturati.
[Ho portato avanti la timeline. Potete arricchire con brevi flashback questi giorni passati a piacere. I vostri pg ora si devono organizzare prendersi cura dei loro mezzi e capire dove si trovano. Ricominciamo a scaldarci. Perché tra poco arriviamo al dunque ]
[ assegno 2 punti esperienza ciascuno. Se li spendete siete pregati di aggiornare la scheda.]
Isola di SafeHaven nell'oceano pacifico
Erano passati ormai un paio di giorni dalla loro partenza e il personale della Valiant si era dedicato a rilassarsi, mantenere un basso profilo ed effettuare quando possibile le dovute riparazioni.
I Dragon Fangs avevano avuto perciò tutto il tempo per rilassarsi sebbene lo spazio limitato a bordo non lo rendesse facile. L'equipaggio che li ospitava li trattava con rispetto e deferenza.
Claire si era ormai rimessa e stava facendo un po' di fisioterapia per recuperare. Non avrebbe comunque potuto più pilotare per almeno due settimane.
Kate era stata una eccellente ospite e sembrava piuttosto popolare anche fra i marinai. Si era prodigata affinchè tutti i DF fossero a loro agio. Tuttavia gli altri due piloti della sua squadra, le Zeon Mermaids, non si erano fatti vivi e avevano evitato ogni contatto restando nei loro alloggi.
I DF erano andati più o meno a momenti alterni a trovare Claire e lei ne era stata molto felice comportandosi in modo familiare piuttosto che formale.
Onoa si era finalmente ripreso ed era stato oggetto delle attenzioni di Shatki. Shatki sebbene fosse gioviale era sempre lievemente preoccupata ma non disse mai ad Onoa il perché.
Robert e Mark furono impegnati nella manutenzione dei suit e nell'organizzazione dei rapporti.
Aki fu irremovibile nel farsi insegnare da Chen le basi per pilotare il suo Zaku.
Finalmente La Valiant attraccava agli ormeggi di una base di cui i DF erano totalmente all'oscuro.
Tutto era tranquillo e sembrava ormai di essere al sicuro.
I Mobil Suit dei DF e quelli catturati vennero scaricati nella banchina sotterranea della base in cui si trovavano.
Claire era convocata presso il comando della base e lasciò istruzioni agli altri di prendersi cura del trasbordo dei loro suit e in particolare di quelli catturati.
[Ho portato avanti la timeline. Potete arricchire con brevi flashback questi giorni passati a piacere. I vostri pg ora si devono organizzare prendersi cura dei loro mezzi e capire dove si trovano. Ricominciamo a scaldarci. Perché tra poco arriviamo al dunque ]
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Re: Episode 5: Homecoming
[Aggiornata la scheda del pilota aumentando il pregio "Amika Kate dereinova" da 1 a 3 in quanto Mark ha un rapporto molto cordiale e di fiducia nei suoi confronti, il quale va oltre i pregiudizzi dettati dalle istituzioni ed é dovuto primariamente alle lunghe chiaccherate fatte durante le sessioni di manutenzione durante le quali si portavano il termos del caffé vicendevolmente.]
Mark Jurghens
Il tempo a bordo dello Yukon era passato velocemente e quasi Mark non se ne rese nemmeno conto, di essere arrivato nuovamente sulla terra ferma. Andava a trovare spesso il Comandante Claire, portandole sempre una mela, era buffo il fatto che lei, cosi' abile manualmente a bodro del proprio mobile suit, non potesse nemmeno adoperarsi in operazioni tanto semplici come sbucciare una mela, ora che giaceva sul letto in convalescenza. Mark era triste per non essere riuscito a fare nulla per lei, era in lontananza, e la potenza del suit non gli avrebbe permesso un balzo di quelle proporzioni...
Molto spesso la guardava con occhi carichi di frustrazione, sopratutto ripensando agli occhi smeraldei di quella macchina nera che lo aveva preso in lock per ben due volte e che lui non la era riuscito a targettare nemmeno una volta...
Claire aveva uno sguardo solare, le faceva piacere che la si andasse a trovare, e questo, dopo i recenti accadimenti, riscaldava il cuore di Mark. Un sorriso come quello riusciva a lenire le più profonde ferite insite nel suo animo.
L'ex-pilota collaudatore solitamente andava da lei nel primo pomeriggio e durante le prime ore della sera, normalmente verso le due e le sei e mezza circa, il dottore si era raccomandato di non farle saltare i pasti ed era d'accordo che mangiasse della frutta fresca per riprendere le energie....per quanto gli agrumi ed i frutti della dispensa fossero sotto conservazione refrigerata e non effettivamente di raccolto.
Le operazioni di manutenzione scorrevano dure ed alla fine il Sergente si era chiarito con Kou.
Entrambi non erano sfuggiti alle fatali ramanzine di Claire che li aveva costretti a lavorare assieme per venire a capo di quel sistema così pericoloso e nel contempo sospetto.
Mark non tradì la partecipazione di Cecil all'operazione di riscrittura del sistema operativo del BS, ma prese su di se il peso dell'iniziativa, nonostante Claire sembrasse già sapere tutto... ma non disse niente lasciando che Mark se ne prendesse la colpa.
Kou e Mark lavorarono insieme, anche se con riluttanza, il pilota del Gundam era diffidente nei confronti dello sfregiato che nonostante sentisse questa aria di protezionismo nei confronti di lui stesso e del prprio mezzo cercava di addolcire i rapporti, condividendo con il ragazzo il caffé per tenersi svegli la notte e gli asciugamani per pulirsi dal sudore e dal grasso.
Le giornate erano trascorse piene, senza un'attimo di respiro.
Mark non era solo impegnato nella manutenzione, dirigendo assieme a Robert lo status dei lavori, ma anche negli incartamenti dovuti ai report di missione, che dovevano essere stilati e redatti in tempo per il loro attracco.
La collaborazione con Robert era una delle cose più semplici che gli veniva da fare, c'era feeling tra di loro e lavoravano egregiamente in coppia, essendo veterani si intendevano in stupidaggini amministrative ed organizzative, suddividendosi i compiti e le scartoffie da compilare.
C'era da ammetterlo, le loro condizioni non erano affatto delle migliori, i pezzi di ricambio non erano del tutto originali e adattarli il più delle volte comportava molti più problemi che vantaggi. Una persona normale sarebbe senza dubbio impazzita a gestirsi tutti quei malfunzionamenti nelle strutture dei mobile suits. Per loro due era roba di tutti i giorni...
Banchina d'attracco...cockpit dello zaku di Mark
Mark stava ora muovendo i leveraggi all'interno del cockpit del proprio suit il quale giaceva aperto per permettergli di meglio avere la prospettiva riguardo al terreno, osservava Kate che come al solito sorridente e sbracciante come una cavalletta lo aiutava nelle operazioni di manovra...
"Qui Jurghens, procedo con il movimento iniziale, ripeto, Jurghens in movimento!"
La voce del Sergente rimbombava attraverso gli interfoni del suit in colorazione desertica mentre il montacarichi lo portava sulla superficie del ponte del Valiant.
Una volta li giunto, con un lieve sbuffo di valore l'elevatore fermò la propria corsa e lo Zaku potè procedere verso la Banchina in cemento.
Fece da prima un passo sul freddo ponte metallico dello Yukon per poi, piegandosi leggermente, appoggiare il piede destro sulla soglia cementizia del porto sotterraneo. Era stato completamente riparato e ricalibrato per i nuovi pesi e le nuove forze portanti gravanti sulla struttura, lo scudo recuperato dallo Hyzack alla base californiana era tutt'ora agganciato ad un hard point ricavato artigianalmente all'altezza del gomito sinistro, l'alloggiamento relativo alle munizioni insito nello scudo però era tristemente vuoto.
Si muoveva lento e graduale, come da procedura, non si poteva effettuare movimenti bruschi in zone come quella siccome c'era il rischio di schiacciare il personale di terra.
Era proprio per quello che la consuetudine imponeva sempre avvisi sonori e movimenti lenti nelle aree di stoccaggio e manutenzione.
Mark osservava il volto sorridente di Kate e gli rivenivano alla mente i momenti passati assieme sul valiant....
Notti insonni passate immersi nei cablaggi dei suit a sorseggiare caffè insieme, era bello sapere che c'era tra loro questo spirito di cameratismo e coinvolgimento ed era divertente reimmaginarsi loro due aggrovigliati nelle condotte di iniezione dell'olio dell' Acguy di lei, mentre di tanto in tanto schizzava loro in faccia del liquido nero a mo di spruzzo di piovra....scatenando le risate di entrambi...
Era proprio una cara amica, una scoperta senza dubbio insolita in tempi come quelli, finalmente qualcuno oltre a Robert che capiva come si sentiva e che non glielo faceva pesare...
Il clangore metallico dei sistemi di ancoraggio elettromeccanici sancì il termine delle operazioni di manovra del suit di Mark, che si trovava ora agganciato ad una struttura metallica a torre adibita allo stoccaggio dei mobile suits.
"Qui Juerghens, operazioni di movimento e stoccaggio terminate, rientro a bordo del Valiant per procedere con le successive operazioni..."
Al fianco del desertico Zaku di Mark si trovavano altri identici alloggiamenti ai quali disporre i suit dei DF.
Il ragazzo scese dal cockpit hatch mediante la carrucola insita nel portellone di apertura blindato dell'abitacolo, una volta al suolo con un breve salto, si diresse verso Kate per farle compilare la lista inerente gli sbarchi avvenuti in giornata, osservandola finalmente con sguardo sereno...
[Beh nulla da segnalare direi, SI RICOMINCIA! Ho descritto un pò la vita del Valiant in questi giorni per quanto concerneva il mondo attorno a Mark, ho cercato di immaginare quello che avrebbe potuto coinvolgerlo in maniera abbastanza realistica visti i recenti risvolti, motivando oltretutti l'aumento della qualità "Amica Kate Dereinova" aprendo un simpatico trafiletto tra i due il cui rapporto mi ha sempre molto intrigato poichè sembra che Kate lo capisca molto e ci vada altrettanto d'accordo. Con Kou ho preferito rimanere sul vago, Ho preferito farci fare la classica ramanzina e alludere al fatto che Claire sapesse già di quei problemi, ma che non avesse tradito nulla per vedere che reazione avrebbero avuto Kou e Mark alla scoperta. Il resto mi sembra nella norma, vediamo di qui in poi come si evolvono le situazioni. Passo e chiudo!]
Mark Jurghens
Il tempo a bordo dello Yukon era passato velocemente e quasi Mark non se ne rese nemmeno conto, di essere arrivato nuovamente sulla terra ferma. Andava a trovare spesso il Comandante Claire, portandole sempre una mela, era buffo il fatto che lei, cosi' abile manualmente a bodro del proprio mobile suit, non potesse nemmeno adoperarsi in operazioni tanto semplici come sbucciare una mela, ora che giaceva sul letto in convalescenza. Mark era triste per non essere riuscito a fare nulla per lei, era in lontananza, e la potenza del suit non gli avrebbe permesso un balzo di quelle proporzioni...
Molto spesso la guardava con occhi carichi di frustrazione, sopratutto ripensando agli occhi smeraldei di quella macchina nera che lo aveva preso in lock per ben due volte e che lui non la era riuscito a targettare nemmeno una volta...
Claire aveva uno sguardo solare, le faceva piacere che la si andasse a trovare, e questo, dopo i recenti accadimenti, riscaldava il cuore di Mark. Un sorriso come quello riusciva a lenire le più profonde ferite insite nel suo animo.
L'ex-pilota collaudatore solitamente andava da lei nel primo pomeriggio e durante le prime ore della sera, normalmente verso le due e le sei e mezza circa, il dottore si era raccomandato di non farle saltare i pasti ed era d'accordo che mangiasse della frutta fresca per riprendere le energie....per quanto gli agrumi ed i frutti della dispensa fossero sotto conservazione refrigerata e non effettivamente di raccolto.
Le operazioni di manutenzione scorrevano dure ed alla fine il Sergente si era chiarito con Kou.
Entrambi non erano sfuggiti alle fatali ramanzine di Claire che li aveva costretti a lavorare assieme per venire a capo di quel sistema così pericoloso e nel contempo sospetto.
Mark non tradì la partecipazione di Cecil all'operazione di riscrittura del sistema operativo del BS, ma prese su di se il peso dell'iniziativa, nonostante Claire sembrasse già sapere tutto... ma non disse niente lasciando che Mark se ne prendesse la colpa.
Kou e Mark lavorarono insieme, anche se con riluttanza, il pilota del Gundam era diffidente nei confronti dello sfregiato che nonostante sentisse questa aria di protezionismo nei confronti di lui stesso e del prprio mezzo cercava di addolcire i rapporti, condividendo con il ragazzo il caffé per tenersi svegli la notte e gli asciugamani per pulirsi dal sudore e dal grasso.
Le giornate erano trascorse piene, senza un'attimo di respiro.
Mark non era solo impegnato nella manutenzione, dirigendo assieme a Robert lo status dei lavori, ma anche negli incartamenti dovuti ai report di missione, che dovevano essere stilati e redatti in tempo per il loro attracco.
La collaborazione con Robert era una delle cose più semplici che gli veniva da fare, c'era feeling tra di loro e lavoravano egregiamente in coppia, essendo veterani si intendevano in stupidaggini amministrative ed organizzative, suddividendosi i compiti e le scartoffie da compilare.
C'era da ammetterlo, le loro condizioni non erano affatto delle migliori, i pezzi di ricambio non erano del tutto originali e adattarli il più delle volte comportava molti più problemi che vantaggi. Una persona normale sarebbe senza dubbio impazzita a gestirsi tutti quei malfunzionamenti nelle strutture dei mobile suits. Per loro due era roba di tutti i giorni...
Banchina d'attracco...cockpit dello zaku di Mark
Mark stava ora muovendo i leveraggi all'interno del cockpit del proprio suit il quale giaceva aperto per permettergli di meglio avere la prospettiva riguardo al terreno, osservava Kate che come al solito sorridente e sbracciante come una cavalletta lo aiutava nelle operazioni di manovra...
"Qui Jurghens, procedo con il movimento iniziale, ripeto, Jurghens in movimento!"
La voce del Sergente rimbombava attraverso gli interfoni del suit in colorazione desertica mentre il montacarichi lo portava sulla superficie del ponte del Valiant.
Una volta li giunto, con un lieve sbuffo di valore l'elevatore fermò la propria corsa e lo Zaku potè procedere verso la Banchina in cemento.
Fece da prima un passo sul freddo ponte metallico dello Yukon per poi, piegandosi leggermente, appoggiare il piede destro sulla soglia cementizia del porto sotterraneo. Era stato completamente riparato e ricalibrato per i nuovi pesi e le nuove forze portanti gravanti sulla struttura, lo scudo recuperato dallo Hyzack alla base californiana era tutt'ora agganciato ad un hard point ricavato artigianalmente all'altezza del gomito sinistro, l'alloggiamento relativo alle munizioni insito nello scudo però era tristemente vuoto.
Si muoveva lento e graduale, come da procedura, non si poteva effettuare movimenti bruschi in zone come quella siccome c'era il rischio di schiacciare il personale di terra.
Era proprio per quello che la consuetudine imponeva sempre avvisi sonori e movimenti lenti nelle aree di stoccaggio e manutenzione.
Mark osservava il volto sorridente di Kate e gli rivenivano alla mente i momenti passati assieme sul valiant....
Notti insonni passate immersi nei cablaggi dei suit a sorseggiare caffè insieme, era bello sapere che c'era tra loro questo spirito di cameratismo e coinvolgimento ed era divertente reimmaginarsi loro due aggrovigliati nelle condotte di iniezione dell'olio dell' Acguy di lei, mentre di tanto in tanto schizzava loro in faccia del liquido nero a mo di spruzzo di piovra....scatenando le risate di entrambi...
Era proprio una cara amica, una scoperta senza dubbio insolita in tempi come quelli, finalmente qualcuno oltre a Robert che capiva come si sentiva e che non glielo faceva pesare...
Il clangore metallico dei sistemi di ancoraggio elettromeccanici sancì il termine delle operazioni di manovra del suit di Mark, che si trovava ora agganciato ad una struttura metallica a torre adibita allo stoccaggio dei mobile suits.
"Qui Juerghens, operazioni di movimento e stoccaggio terminate, rientro a bordo del Valiant per procedere con le successive operazioni..."
Al fianco del desertico Zaku di Mark si trovavano altri identici alloggiamenti ai quali disporre i suit dei DF.
Il ragazzo scese dal cockpit hatch mediante la carrucola insita nel portellone di apertura blindato dell'abitacolo, una volta al suolo con un breve salto, si diresse verso Kate per farle compilare la lista inerente gli sbarchi avvenuti in giornata, osservandola finalmente con sguardo sereno...
[Beh nulla da segnalare direi, SI RICOMINCIA! Ho descritto un pò la vita del Valiant in questi giorni per quanto concerneva il mondo attorno a Mark, ho cercato di immaginare quello che avrebbe potuto coinvolgerlo in maniera abbastanza realistica visti i recenti risvolti, motivando oltretutti l'aumento della qualità "Amica Kate Dereinova" aprendo un simpatico trafiletto tra i due il cui rapporto mi ha sempre molto intrigato poichè sembra che Kate lo capisca molto e ci vada altrettanto d'accordo. Con Kou ho preferito rimanere sul vago, Ho preferito farci fare la classica ramanzina e alludere al fatto che Claire sapesse già di quei problemi, ma che non avesse tradito nulla per vedere che reazione avrebbero avuto Kou e Mark alla scoperta. Il resto mi sembra nella norma, vediamo di qui in poi come si evolvono le situazioni. Passo e chiudo!]
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Re: Episode 5: Homecoming
[benissimo per Ryu. Naturalmente Kou può correggere liberamente quanto detto sopra se ritiene opportuno. Attendo quello degli altri prima di procedere. Se ci sono domande postatele pure]
- Patrick Johnson
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Re: Episode 5: Homecoming
Robert Baumer
Finalmente avevano attraccato e Claire si era rimessa in sesto. Sebbene non gli piaceva ammetterlo, Robert accusava l'aver dovuto organizzare il gruppo durante quei pochi giorni controllando i rapporti e stilando delle riparazioni ai Suit anche se erano già state eseguite.
Fortunatamente era stato aiutato da Jurghens, la cosa gli faceva piacere anche perchè si era dimostrato abile al punto giusto. D'altronde lui cos'era stato ? Un test pilot gli pareva.
Hangar Valiant
Robert era seduto all'interno del cockpit del suo Zaku a fare degli ulteriori controlli e si era fermato momentaneamente per staccare brevemente gli occhi dai sistemi interni e dai check up di routine. Sperava d'aver fatto le cose correttamente mentre Claire era inabile e soprattutto che i Titans non li avessero seguiti.
"Mi pare comunque che fosse un test pilot" mugugnò brevemente mentre si stropicciava l'occhio destro. Si era voluto tenere sempre in movimento ,sempre indaffarato per non pensare a tante cose. La prima di tutte dopo l'operazione e gli eventi che si erano portati avanti, era ovviamente la prigioniera. Sentiva qualcosa per lei, ormai l'aveva capito e la cosa lo preoccupava. Poteva effettivamente essere obiettivo nel caso di una negoziazione ? E se l'avesse incontrata nuovamente sul campo di battaglia in caso di rilascio ? E cos'era quel sorriso che aveva elargito ? Voleva sfruttarlo per avere dei favoritismi ? Sperava di prenderlo in giro ?
"Non pensare Robert fa solo male" disse a bassa voce mentre tornava a osservare i rapporti dei sistemi e faceva dei check up temporanei. Nel frattempo notò che Jurghens aveva finito il proprio lavoro e si dirigeva verso Kate. Il monoeye e le telecamere aggiuntive focalizzarono i due zoomando. Robert sorrise. "Qui gatta ci cova" disse semplicemente per poi tornare a seguire i controlli.
"Allora vediamo... feedback sensori ok, sistemi di eiezione ok, targeting corto medio e lungo raggio ok, articolazioni braccia e gambe ok, telecamere ok, sistemi ottici zoom e definizione immagine" nel dirlo fece uno zoom sul volto di Jurghens prima di tornare a livelli normali centralizzando le camere, poi selezionò i vari test e sistemi riempiendo poco per volta gli schermi del cockpit organizzandoli per sezione. Dopo l'evento in combattimento dell'ultima volta non voleva più subire sorprese. Aveva una reputazione da veterano da difendere anche se alla fine era un signor nessuno, un soldato qualunque di una guerra sanguinosa avvenuta tempo prima... ed era pure della parte che aveva perso.
Già, la guerra.
Spostò lo sguardo sui mech catturati dai compagni durante l'azione alla base. Non aveva mai visto uno di quei Gundam da così vicino, a parte la bellezza estetica non gli parevano così potenti ma d'altronde i rapporti e l'esperienza accumulata nell'ultima battaglia gli indicavano diversamente. Gli venne improvvisamente la necessità di fare un controllo che mise alla fine dei controlli che durarono ancora poco.
Rapidamente chiuse le finestre di controllo dei sistemi dello Zaku e passò a un'interrogazione del database interno sperando fosse aggiornato. Digitò rapidamente la richiesta di una comparazione dati fra lo Zaku e i dati acquisiti sui mezzi catturati, sia del GM della Federale sia dei Gundam evidenziando eventuali punti di forza e carenze. "Visto che li abbiamo... vediamo di spolpare ogni informazione per i punti deboli. Saranno anche forti ma c'è sempre un punto debole." nel dirlo, mentre attendeva il responso dei dati, prese la borraccia e deglutì alcuni sorsi prima d'appoggiarla nuovamente in mezzo alle gambe, con il tappo chiuso, lanciando un'altra interrogazione al database chiedendo informazioni sull'ufficiale federale catturato. Alla fine era diventata un chiodo fisso e sapeva che prima o poi si sarebbe rivelato un problema.
Finalmente avevano attraccato e Claire si era rimessa in sesto. Sebbene non gli piaceva ammetterlo, Robert accusava l'aver dovuto organizzare il gruppo durante quei pochi giorni controllando i rapporti e stilando delle riparazioni ai Suit anche se erano già state eseguite.
Fortunatamente era stato aiutato da Jurghens, la cosa gli faceva piacere anche perchè si era dimostrato abile al punto giusto. D'altronde lui cos'era stato ? Un test pilot gli pareva.
Hangar Valiant
Robert era seduto all'interno del cockpit del suo Zaku a fare degli ulteriori controlli e si era fermato momentaneamente per staccare brevemente gli occhi dai sistemi interni e dai check up di routine. Sperava d'aver fatto le cose correttamente mentre Claire era inabile e soprattutto che i Titans non li avessero seguiti.
"Mi pare comunque che fosse un test pilot" mugugnò brevemente mentre si stropicciava l'occhio destro. Si era voluto tenere sempre in movimento ,sempre indaffarato per non pensare a tante cose. La prima di tutte dopo l'operazione e gli eventi che si erano portati avanti, era ovviamente la prigioniera. Sentiva qualcosa per lei, ormai l'aveva capito e la cosa lo preoccupava. Poteva effettivamente essere obiettivo nel caso di una negoziazione ? E se l'avesse incontrata nuovamente sul campo di battaglia in caso di rilascio ? E cos'era quel sorriso che aveva elargito ? Voleva sfruttarlo per avere dei favoritismi ? Sperava di prenderlo in giro ?
"Non pensare Robert fa solo male" disse a bassa voce mentre tornava a osservare i rapporti dei sistemi e faceva dei check up temporanei. Nel frattempo notò che Jurghens aveva finito il proprio lavoro e si dirigeva verso Kate. Il monoeye e le telecamere aggiuntive focalizzarono i due zoomando. Robert sorrise. "Qui gatta ci cova" disse semplicemente per poi tornare a seguire i controlli.
"Allora vediamo... feedback sensori ok, sistemi di eiezione ok, targeting corto medio e lungo raggio ok, articolazioni braccia e gambe ok, telecamere ok, sistemi ottici zoom e definizione immagine" nel dirlo fece uno zoom sul volto di Jurghens prima di tornare a livelli normali centralizzando le camere, poi selezionò i vari test e sistemi riempiendo poco per volta gli schermi del cockpit organizzandoli per sezione. Dopo l'evento in combattimento dell'ultima volta non voleva più subire sorprese. Aveva una reputazione da veterano da difendere anche se alla fine era un signor nessuno, un soldato qualunque di una guerra sanguinosa avvenuta tempo prima... ed era pure della parte che aveva perso.
Già, la guerra.
Spostò lo sguardo sui mech catturati dai compagni durante l'azione alla base. Non aveva mai visto uno di quei Gundam da così vicino, a parte la bellezza estetica non gli parevano così potenti ma d'altronde i rapporti e l'esperienza accumulata nell'ultima battaglia gli indicavano diversamente. Gli venne improvvisamente la necessità di fare un controllo che mise alla fine dei controlli che durarono ancora poco.
Rapidamente chiuse le finestre di controllo dei sistemi dello Zaku e passò a un'interrogazione del database interno sperando fosse aggiornato. Digitò rapidamente la richiesta di una comparazione dati fra lo Zaku e i dati acquisiti sui mezzi catturati, sia del GM della Federale sia dei Gundam evidenziando eventuali punti di forza e carenze. "Visto che li abbiamo... vediamo di spolpare ogni informazione per i punti deboli. Saranno anche forti ma c'è sempre un punto debole." nel dirlo, mentre attendeva il responso dei dati, prese la borraccia e deglutì alcuni sorsi prima d'appoggiarla nuovamente in mezzo alle gambe, con il tappo chiuso, lanciando un'altra interrogazione al database chiedendo informazioni sull'ufficiale federale catturato. Alla fine era diventata un chiodo fisso e sapeva che prima o poi si sarebbe rivelato un problema.
Robert Baumer, pilot of the MS-06 F2 AEUG Custom
--Belive in the sign of Z!--
--Gundam UC Century Fan--
"Il mio casato, lo porto sulle spalle" Brynden Tully]
"L'inverno stà arrivando" Motto Casata Stark