Episode 5: Homecoming
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Re: Episode 5: Homecoming
Cabina del capitano
Charlie osservò lo schermo scioccata.
"Ma...non può essere..." disse con un filo di voce. Su una colonia ci sono milioni di persone e quello era gas nervino...
Era un massacro ma nessuno che non fosse folle poteva averlo autorizzato. Aveva quasi le lacrime agli occhi immaginando quello dovevano aver provato le vittime senza via di scampo. Si mise una mano sulla faccia e le sembrava di sentire nausea e capogiro. Per un attimo sembrò che dovesse vomitare... ma si riprese respirando con un po' di difficoltà.
"Non ne sapevo nulla...Ma se è vero gli voglio strappare le braccia e fargliele ingoiare!"
Charlie ancora non poteva crederci. Si rifiutava ma sentiva la rabbia crescere dentro di lei.
"Che maledetti!! Sono un branco di bastardi merdosi pieni di sè!" disse con disprezzo.
Si calmò con fatica.
Guardò Robert.
"Cercherò di rispondere alle vostre domande se può servire a dargli calci in culo a quei bastardi. Sappiate però che i Titans hanno una forte influenza sull'esercito federale e ho diversi colleghi che sono stati riassegnati a supporto dei Titans. Non mi piace pensare che li sto mettendo in pericolo rivelandovi informazioni. Se anche loro sapessero dubito che li supporterebbero."
Charlie osservò lo schermo scioccata.
"Ma...non può essere..." disse con un filo di voce. Su una colonia ci sono milioni di persone e quello era gas nervino...
Era un massacro ma nessuno che non fosse folle poteva averlo autorizzato. Aveva quasi le lacrime agli occhi immaginando quello dovevano aver provato le vittime senza via di scampo. Si mise una mano sulla faccia e le sembrava di sentire nausea e capogiro. Per un attimo sembrò che dovesse vomitare... ma si riprese respirando con un po' di difficoltà.
"Non ne sapevo nulla...Ma se è vero gli voglio strappare le braccia e fargliele ingoiare!"
Charlie ancora non poteva crederci. Si rifiutava ma sentiva la rabbia crescere dentro di lei.
"Che maledetti!! Sono un branco di bastardi merdosi pieni di sè!" disse con disprezzo.
Si calmò con fatica.
Guardò Robert.
"Cercherò di rispondere alle vostre domande se può servire a dargli calci in culo a quei bastardi. Sappiate però che i Titans hanno una forte influenza sull'esercito federale e ho diversi colleghi che sono stati riassegnati a supporto dei Titans. Non mi piace pensare che li sto mettendo in pericolo rivelandovi informazioni. Se anche loro sapessero dubito che li supporterebbero."
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Re: Episode 5: Homecoming
Mark Jurghens
Ogni tentativo di accesso veniva bloccato.
Ogni stringa di codice che veniva digitata veniva rifiutata ed inevitabilmente rigettata.
poi l'assurdo.....
Mark non capiva.....era la prima volta che gli succedeva una cosa simile, non aveva mai avuto occasione di interagire con un'AI così complessa da fargli persino domande......e persino una domanda simile il che era indice di "consapevolezza individuale" cosa estranea a qualsiasi AI del tempo......com'era possibile?.....Mark non se lo spiegava.....
Ma d'un tratto si ricordò delle parole di Cecil...
"...non mi fiderò......preferisco fidarmi delle lacrime di un ragazzino piuttosto che di alcuni caratteri scritti su di un monitor....."
Mark si alzò dal sedile di pilotaggio abbassando il Main Screen.....
Scese all'interno del linear seat e si mise a lavorare sul palmare.....
Settò un ponte dati di sola andata dal Main Screen all'unità di elaborazione centrale, ora, non gli restava altro che tagliare i collegamenti di mezzo per poter operare senza i disturbi creati dalla memoria centrale, sarebbe bastato sostituirla con una memoria nuova e formattata per poter riscriverci sopra il sistema operativo pulito e privo dell'AI e quindi del sistema di condizionamento mentale.....
Per quanto riguardava il sensore al lato del cockpit.....Mark decise di troncarlo alla base.....se quell'affare avrebbe tentato di condizionarlo lui lo avrebbe impedito a prescindere, così, selezionando le alimentazioni le tranciò con un paio di tronchesine. Per sicurezza, nel caso l'AI avesse tentato di ridirezionare l'alimentazione da canali secondari adibiti alla comunicazione dati, Mark tranciò anche quelli, curandosi di lasciare scollegate anche e masse in modo da bloccare il circuito sia d'igresso che d'uscita, l'AI avrebbe potuto anche calcolare di mandare la massa sul telaio del suit, cosa che Mark aveva già pensato e impossibilitato grazie a quel semplice gesto.
Stessa cosa fece per i cablaggi dedicati alla memoria centrale, che si trovava la sotto, proprio sotto al main screen.
Furono tranciate sia le alimentazioni ai vari banchi di memoria che i canali di comunicazione dati.
Se tutto fosse andato per il meglio ora la console poteva essere utilizzata e la CPU del sistema poteva essere raggiunta mediante il palmare di Mark che avrebbe funto da ponte dati tra l'HMI e l'unità di elaborazione. In questo modo l'operazione di riscrittura sarebbe potuta avvenire poichè la memoria centrale era stata fisicamente sostituita con un collegamento in parallelo, che una volta esclusa la memoria centrale mediante il taglio dei cavi vi si andò direttamente a sostituire.
[Mark tenta di scollegare il banco di memoria principale dove si trova Alice tranciando i cavi di alimentazione e di comunicazione dati, stessa cosa fa con il bio sensor, in questo modo l'operazione di riscrittura sarebbe potuta avvenire senza problemi, l'unica necessità ora é sostituire il banco di memoria in cui ora si trova Alice.]
Ogni tentativo di accesso veniva bloccato.
Ogni stringa di codice che veniva digitata veniva rifiutata ed inevitabilmente rigettata.
poi l'assurdo.....
"Cosa? l'AI mi fa delle domande?....e come può conoscere il mio nome....."Sulla consolle comparve la scritta "Domanda: perché Mark vuole eliminare l'unità Alice?"
Mark non capiva.....era la prima volta che gli succedeva una cosa simile, non aveva mai avuto occasione di interagire con un'AI così complessa da fargli persino domande......e persino una domanda simile il che era indice di "consapevolezza individuale" cosa estranea a qualsiasi AI del tempo......com'era possibile?.....Mark non se lo spiegava.....
Ma d'un tratto si ricordò delle parole di Cecil...
....Mark pensò....."Mark...Non ti fidare di questa macchina. Il suo fascino ha ucciso più persone di quante ne abbia salvate. Ti sei chiesto perché la costruiscono con questa forma sempre? E' perché è una maledizione. Kou ne è già succube..."
"...non mi fiderò......preferisco fidarmi delle lacrime di un ragazzino piuttosto che di alcuni caratteri scritti su di un monitor....."
Mark si alzò dal sedile di pilotaggio abbassando il Main Screen.....
Scese all'interno del linear seat e si mise a lavorare sul palmare.....
Settò un ponte dati di sola andata dal Main Screen all'unità di elaborazione centrale, ora, non gli restava altro che tagliare i collegamenti di mezzo per poter operare senza i disturbi creati dalla memoria centrale, sarebbe bastato sostituirla con una memoria nuova e formattata per poter riscriverci sopra il sistema operativo pulito e privo dell'AI e quindi del sistema di condizionamento mentale.....
Per quanto riguardava il sensore al lato del cockpit.....Mark decise di troncarlo alla base.....se quell'affare avrebbe tentato di condizionarlo lui lo avrebbe impedito a prescindere, così, selezionando le alimentazioni le tranciò con un paio di tronchesine. Per sicurezza, nel caso l'AI avesse tentato di ridirezionare l'alimentazione da canali secondari adibiti alla comunicazione dati, Mark tranciò anche quelli, curandosi di lasciare scollegate anche e masse in modo da bloccare il circuito sia d'igresso che d'uscita, l'AI avrebbe potuto anche calcolare di mandare la massa sul telaio del suit, cosa che Mark aveva già pensato e impossibilitato grazie a quel semplice gesto.
Stessa cosa fece per i cablaggi dedicati alla memoria centrale, che si trovava la sotto, proprio sotto al main screen.
Furono tranciate sia le alimentazioni ai vari banchi di memoria che i canali di comunicazione dati.
Se tutto fosse andato per il meglio ora la console poteva essere utilizzata e la CPU del sistema poteva essere raggiunta mediante il palmare di Mark che avrebbe funto da ponte dati tra l'HMI e l'unità di elaborazione. In questo modo l'operazione di riscrittura sarebbe potuta avvenire poichè la memoria centrale era stata fisicamente sostituita con un collegamento in parallelo, che una volta esclusa la memoria centrale mediante il taglio dei cavi vi si andò direttamente a sostituire.
[Mark tenta di scollegare il banco di memoria principale dove si trova Alice tranciando i cavi di alimentazione e di comunicazione dati, stessa cosa fa con il bio sensor, in questo modo l'operazione di riscrittura sarebbe potuta avvenire senza problemi, l'unica necessità ora é sostituire il banco di memoria in cui ora si trova Alice.]
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Re: Episode 5: Homecoming
Chen Wu Fei Long
"Cecil... come mai parli di affrontarla? Lo sai anche meglio di me che io non ti ho voluto mai costringere a fare nulla..."
A questo punto il pilota orientale fece un cenno col capo, indicando i Mobile Suit presenti nell'hangar.
"Non so quello che hai dovuto affrontare e soffrire in passato amico mio, ma non siamo tutti qui solo per considerarti come questi enormi pezzi di ferraglia qui presenti, un'arma. Prima di tutto sei una persona, come tutti qui dentro, e soprattutto per la nostra squadra sei un amico fidato, oltre che un compagno d'armi.
Per quanto riguarda quanto è successo finora con Aki, mi ero davvero spaventato per la sua reazione... Sembrava quasi terrorizzata... Purtroppo riconosco che non ho un grado di percezione acuto come il vostro, e quindi non so mai se ciò che dico vi può sembrare banale, scontato, oppure assolutamente privo di senso... Ma vorrei solo che tra voi due non ci fossero queste reazioni di terrore...anzi no... oppressione...Non vorrei sentirti più dire che la devi affrontare, quasi come fosse un nemico appena sceso in campo. Volevo solo dirti che anche lei è un' amica: hai la mia parola d'onore. Lo so che una persona non può cambiare il proprio carattere nel giro di un batter di ciglio, ma ti ho voluto solo rendere noto il mio pensiero."
[Aspetto la risposta di Cecil per proseguire. E' la prima volta che Chen si ritrova davanti ad un confronto tra due newtype, e questa sarabanda di reazioni del tutto inaspettate lo hanno un momento sbigottito. Fondamentalmente vorrebbe solo che Aki e Cecil non si "opprimessero" tra loro ma che "andassero d'accordo". E' un concetto abbastanza semplicistico, e non sa quanto si possa applicare ai newtype una cosa del genere, ma sarebbe proprio questo quello che Chen vorrebbe. Anche qui tento di sfruttare Amico(Cecil)(1)]
Chen aveva ancora molto da capire su questi famosi newtype... ancora non aveva ben chiaro come cambiavano le loro percezioni rispetto a quello che lui sinora aveva considerato la norma... e come mai tutti sembravano pervasi da onnipresenti tristezza e disagio. Guardandola da quest'ultimo punto di vista, questa norma dei cosiddetti oldtype sembrava quasi una benedizione...Cecil giunse a terra e scese dall'elevatore. Il suo sguardo si incrociò con quello di Aki. Aki era nervosa e agitata per via della sua presenza. Si sentiva sopraffatta da quella che lei percepiva come la gigantesca presenza di Cecil.
"E così alla fine ci incrociamo direttamente..." pensò Cecil.
"Chen, Speravo che la portassi con te...ma non che mi costringessi ad affrontarla" disse serio Cecil.
Aki lo osservò e percepì una enorme sofferenza e un peso insopportabile. Sentì disagio e pena per Cecil.
"Tu sei come Mark..." disse con una punta di disprezzo Aki.
"Sono ciò che gli oldtype mi hanno reso." disse serio e distaccato Cecil. Cecil cercava di rimanere distaccato e chiudersi ad Aki.
"Non sono un nemico, però." aggiunse sospirando. Osservò Chen come per trasmettergli la sua frustrazione col suo sguardo.
"Cecil... come mai parli di affrontarla? Lo sai anche meglio di me che io non ti ho voluto mai costringere a fare nulla..."
A questo punto il pilota orientale fece un cenno col capo, indicando i Mobile Suit presenti nell'hangar.
"Non so quello che hai dovuto affrontare e soffrire in passato amico mio, ma non siamo tutti qui solo per considerarti come questi enormi pezzi di ferraglia qui presenti, un'arma. Prima di tutto sei una persona, come tutti qui dentro, e soprattutto per la nostra squadra sei un amico fidato, oltre che un compagno d'armi.
Per quanto riguarda quanto è successo finora con Aki, mi ero davvero spaventato per la sua reazione... Sembrava quasi terrorizzata... Purtroppo riconosco che non ho un grado di percezione acuto come il vostro, e quindi non so mai se ciò che dico vi può sembrare banale, scontato, oppure assolutamente privo di senso... Ma vorrei solo che tra voi due non ci fossero queste reazioni di terrore...anzi no... oppressione...Non vorrei sentirti più dire che la devi affrontare, quasi come fosse un nemico appena sceso in campo. Volevo solo dirti che anche lei è un' amica: hai la mia parola d'onore. Lo so che una persona non può cambiare il proprio carattere nel giro di un batter di ciglio, ma ti ho voluto solo rendere noto il mio pensiero."
[Aspetto la risposta di Cecil per proseguire. E' la prima volta che Chen si ritrova davanti ad un confronto tra due newtype, e questa sarabanda di reazioni del tutto inaspettate lo hanno un momento sbigottito. Fondamentalmente vorrebbe solo che Aki e Cecil non si "opprimessero" tra loro ma che "andassero d'accordo". E' un concetto abbastanza semplicistico, e non sa quanto si possa applicare ai newtype una cosa del genere, ma sarebbe proprio questo quello che Chen vorrebbe. Anche qui tento di sfruttare Amico(Cecil)(1)]
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Re: Episode 5: Homecoming
Kou Uraki
Dopo che furono rimasti soli Kou Kou ricominciò a parlare
"Vedi Nina, tu dici che non esiste nulla di così complesso come un IA, invece io ti posso garantire che non è così. Durante il rientro sulla Terra ci siamo imbattuti in un suit di tipo Gundam armato con una IA così avanzata da permettergli di muoversi addirittura da solo. Ed anche il Gm nella vostra base sembrava essere pilotato da qualcosa di non umano. Forse tutto questo...".
La vista gli si oscurò per un istante, e tutti i suoi sensi si come spensero. In un recesso della sua mente sentì come un eco in lontananza una voce di donna che gli urlava di autarla. Riaprì gli occhi e vide che era seduto sul pavimento con Nina che lo fissava preoccupata. Guardò l'orologio e si rese conto che erano passati solo un manciata di secondi. Si toccò la fronte, era sudato. Non riusciva a capire il perchè, ma sentiva il bisogno impellente di uscire da lì per cercare di capire che cosa stesse succedendo. Si alzò e fece un cenno alla guardia di farlo uscire. Qualcosa gli urlava di andare all'hangar, una sensazione come se qualcosa di orribile stesse accadendo lì dentro. Una "persona" stava soffrendo, non capiva come e perchè, ma lui sapeva di aver ragione. Appena fuori dalla cella si mise a correre a perdifiato fino all'hangar, convinto di trovare lì il motivo del suo malessere. Nulla. L'hangar era praticamente vuoto, non c'era nulla di strano. Vide gli zaku disposti ordinatamente, immobili nell'oscurità, ed il suo Gundam e quello di Kami accanto a loro. La spalla sinistra del suo mezzo era stata parzialmente smontata per sostituire i vernier danneggiati durante lo scontro. Una cosa colpì Kou, il cockpit del suo mezzo era chiuso. Guardando il cokpit chiuso la sensazione di oppressione si fece più forte. Kou corse fino alla sua unità urtando leggermente un carrello, rovesciando la cassetta degli attrezzi che vi era appoggiata sopra. Il clangore del metallo che cozzava sul suolo risuonò sinistro nell'hangar. Kou raggiunse il suo BS, attivò la piattaforma per l'accesso e raggiunse il cockpit. Aprì il pannello laterale per attivare l'apertura forzata della cabina e questa si aprì. Vide Mark che stava armeggiando con il suo mezzo ed aveva deconnesso molti cavi, e si stava approntando a staccare l'alimentazione al banco di meoria principale.
"MARK; COSA DIAVOLO VUOI FARLE? LASCIALA STARE IMMEDIATAMENTE!"
[come da accordo col master durante la battaglia precedente la presenza di Alice ha avuto effetti su Kou, che avverte il tentativo di mark di disattivarla. Non è una sensazione precisa, ma sufficiente per far accorere Kou all'hangar, Qualcosa di Alice si sta inserendo nella sua psiche. Vediamo come esplorare questa nuova sotto-trama ^_^)
Dopo che furono rimasti soli Kou Kou ricominciò a parlare
"Vedi Nina, tu dici che non esiste nulla di così complesso come un IA, invece io ti posso garantire che non è così. Durante il rientro sulla Terra ci siamo imbattuti in un suit di tipo Gundam armato con una IA così avanzata da permettergli di muoversi addirittura da solo. Ed anche il Gm nella vostra base sembrava essere pilotato da qualcosa di non umano. Forse tutto questo...".
La vista gli si oscurò per un istante, e tutti i suoi sensi si come spensero. In un recesso della sua mente sentì come un eco in lontananza una voce di donna che gli urlava di autarla. Riaprì gli occhi e vide che era seduto sul pavimento con Nina che lo fissava preoccupata. Guardò l'orologio e si rese conto che erano passati solo un manciata di secondi. Si toccò la fronte, era sudato. Non riusciva a capire il perchè, ma sentiva il bisogno impellente di uscire da lì per cercare di capire che cosa stesse succedendo. Si alzò e fece un cenno alla guardia di farlo uscire. Qualcosa gli urlava di andare all'hangar, una sensazione come se qualcosa di orribile stesse accadendo lì dentro. Una "persona" stava soffrendo, non capiva come e perchè, ma lui sapeva di aver ragione. Appena fuori dalla cella si mise a correre a perdifiato fino all'hangar, convinto di trovare lì il motivo del suo malessere. Nulla. L'hangar era praticamente vuoto, non c'era nulla di strano. Vide gli zaku disposti ordinatamente, immobili nell'oscurità, ed il suo Gundam e quello di Kami accanto a loro. La spalla sinistra del suo mezzo era stata parzialmente smontata per sostituire i vernier danneggiati durante lo scontro. Una cosa colpì Kou, il cockpit del suo mezzo era chiuso. Guardando il cokpit chiuso la sensazione di oppressione si fece più forte. Kou corse fino alla sua unità urtando leggermente un carrello, rovesciando la cassetta degli attrezzi che vi era appoggiata sopra. Il clangore del metallo che cozzava sul suolo risuonò sinistro nell'hangar. Kou raggiunse il suo BS, attivò la piattaforma per l'accesso e raggiunse il cockpit. Aprì il pannello laterale per attivare l'apertura forzata della cabina e questa si aprì. Vide Mark che stava armeggiando con il suo mezzo ed aveva deconnesso molti cavi, e si stava approntando a staccare l'alimentazione al banco di meoria principale.
"MARK; COSA DIAVOLO VUOI FARLE? LASCIALA STARE IMMEDIATAMENTE!"
[come da accordo col master durante la battaglia precedente la presenza di Alice ha avuto effetti su Kou, che avverte il tentativo di mark di disattivarla. Non è una sensazione precisa, ma sufficiente per far accorere Kou all'hangar, Qualcosa di Alice si sta inserendo nella sua psiche. Vediamo come esplorare questa nuova sotto-trama ^_^)
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Re: Episode 5: Homecoming
Robert BaumerDarcadia ha scritto:"Cercherò di rispondere alle vostre domande se può servire a dargli calci in culo a quei bastardi. Sappiate però che i Titans hanno una forte influenza sull'esercito federale e ho diversi colleghi che sono stati riassegnati a supporto dei Titans. Non mi piace pensare che li sto mettendo in pericolo rivelandovi informazioni. Se anche loro sapessero dubito che li supporterebbero."
"Bene Tenente" fece un cenno d'assenso lento, la reazione non era quella che s'aspettava ma era ben meglio di ogni più rosea previsione. "Voglio sapere qualsiasi cosa possa infliggere danni ai Titans nella zona in cui era dislocata. Depositi, unità, tipo di MS, eventuali personaggi di un certo rilievo." diede una rapida occhiata al comandante e a Casval come per controllare che fosse una richiesta corretta per poi continuare. "Ogni informazione può aiutarci a prendere quei bastardi a calci in culo sempre di più." continuava a guardare Charlie sereno anche se si sentiva dalla voce che era contento nel sentire che aveva trovato una persona che poteva dar loro una mano.
Robert Baumer, pilot of the MS-06 F2 AEUG Custom
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Re: Episode 5: Homecoming
[sono tornato in attività! ora mi leggerò i messaggi arretrati e dalla prossima risposta del master ritorno in partita anche io
per ora dunque continupo a seguire la scena come ho fatto senza aggiungere altro]
per ora dunque continupo a seguire la scena come ho fatto senza aggiungere altro]
- Patrick Johnson
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Re: Episode 5: Homecoming
[accidenti, ti davo per disperso! bentornato Athrun!]
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Re: Episode 5: Homecoming
"Non so molto... Non sono certo impegnata nella logistica ma posso dire che il comandante Monsha a quest'ora sta montando il gruppo di caccia per rintracciarvi. Lui l'ha presa sul personale. Ha a disposizione quel gigantesco mobil armor con quel cannone a mega particelle a raggio continuo...mai vista una roba del genere...I raggi e le armi balistiche sono inutili contro quel bestione." Charlie scrollò le spalle.
"Sembra che abbia una questione personale da risolvere con voi... e poi ci sono quei ragazzi di cui non so nulla ma che trovo strani per atteggiamenti... non sembrano comportarsi come ragazzi della loro età... e pilotano mobil suit di tipo Gundam!"adesso sembrava preoccupata.
"La ragazza sembra il capo fra loro e ci ha condotto su di voi a colpo sicuro...come un segugio sulla preda...chissà forse potrebbe rifarlo ancora." annuì con la testa per sottolineare il concetto.
Il capitano Tenaka era perplesso a quella affermazione. Non credeva affatto alla faccenda della ragazza col fiuto da segugio.
[arrivano anche gli altri post per chen e kou]
"Sembra che abbia una questione personale da risolvere con voi... e poi ci sono quei ragazzi di cui non so nulla ma che trovo strani per atteggiamenti... non sembrano comportarsi come ragazzi della loro età... e pilotano mobil suit di tipo Gundam!"adesso sembrava preoccupata.
"La ragazza sembra il capo fra loro e ci ha condotto su di voi a colpo sicuro...come un segugio sulla preda...chissà forse potrebbe rifarlo ancora." annuì con la testa per sottolineare il concetto.
Il capitano Tenaka era perplesso a quella affermazione. Non credeva affatto alla faccenda della ragazza col fiuto da segugio.
[arrivano anche gli altri post per chen e kou]
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- Iscritto il: ven mar 17, 2006 4:22 pm
Re: Episode 5: Homecoming
Robert BaumerDarcadia ha scritto:"Non so molto... Non sono certo impegnata nella logistica ma posso dire che il comandante Monsha a quest'ora sta montando il gruppo di caccia per rintracciarvi. Lui l'ha presa sul personale. Ha a disposizione quel gigantesco mobil armor con quel cannone a mega particelle a raggio continuo...mai vista una roba del genere...I raggi e le armi balistiche sono inutili contro quel bestione." Charlie scrollò le spalle.
"Sembra che abbia una questione personale da risolvere con voi... e poi ci sono quei ragazzi di cui non so nulla ma che trovo strani per atteggiamenti... non sembrano comportarsi come ragazzi della loro età... e pilotano mobil suit di tipo Gundam!"adesso sembrava preoccupata.
"La ragazza sembra il capo fra loro e ci ha condotto su di voi a colpo sicuro...come un segugio sulla preda...chissà forse potrebbe rifarlo ancora." annuì con la testa per sottolineare il concetto.
Il capitano Tenaka era perplesso a quella affermazione. Non credeva affatto alla faccenda della ragazza col fiuto da segugio.
[arrivano anche gli altri post per chen e kou]
Così a quanto pareva non volevano lasciar andare la presa su di loro, un comandante alquanto testardo.... oppure semplicemente timoroso di ciò che poteva capitargli se tornava a mani vuote considerando chi aveva come superiori. Robert storse la bocca leggermente sentendo della faccenda della ragazza, era più probabile che avesse avuto fortuna, ma se ciò non fosse stato, bisognava temere il peggio.
"Mi auguro sinceramente di no Tenente, se i Titans dovessero tracciare la nostra posizione sarebbero guai per tutti... lei inclusa" lo disse tranquillo senza tono di rimprovero, indicando brevemente Charlie con un gesto lento della mano. Non si stava sentendo in tensione "cosa sa dirmi per ciò che riguarda quei Mostri Bianchi?" si fermò un attimo rendendosi conto del termine che aveva usato "intendevo dire ... quei Gundam. Può darci qualche indicazione sui suoi punti deboli ?" osservò Charlie per poi spostare lo sguardo su Casvhal e il comandante Tanaka. Stava esaurendo le domande ormai.
'Pazzesco' pensò 'un mobile suit impenetrabile ai proiettili balistici di oltre 120mm e con una superfice dissipante per i raggi, come diamine s'abbatte un'affare del genere? Sicuramente c'è il modo, solo perchè è grosso non significa che è impenetrabile o invincibile' gli venne in mente il Big Zam che era stato impiegato durante l'ultima parte del conflitto contro la Federazione. Si vociferava fosse qualcosa d'impenetrabile per le armi a raggi, eppure lo abbatterono uccidendo uno della famiglia Zabi stessa. Il problema era che pareva fosse stato il Mostro Bianco a fare quell'azione... però la cosa era interessante lo stesso, significava che qualsiasi cosa fosse costruita e mandata sul campo di battaglia, presto o tardi saltava in mille pezzi.
Robert Baumer, pilot of the MS-06 F2 AEUG Custom
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Re: Episode 5: Homecoming
Cecil ascoltò attentamente le parole di Chen, ma sembrava non esserne colpito particolarmente. "Devi proteggerla Chen. Te l'affido. Non lasciare che la trasformino in un'arma come me, Mark e gli altri."
Aki sussurrò "meglio andarcene..." tirando il braccio a Chen. Sembrava a disagio a causa di Cecil.
Il loro discorso fu interrotto dall'arrivo rapido di Kou che prese l'elevatore e aprì la cabina urlando
"MARK; COSA DIAVOLO VUOI FARLE? LASCIALA STARE IMMEDIATAMENTE!"
Cecil sgranò gli occhi verso la cabina e sembrava sorpreso da questa piega degli eventi.
"Missili! l'unica chance è colpire con missili al di sotto del mobil armor dove è meno corazzato." rispose con decisione Charlie. "E' quello il punto più vulnerabile." sottolineò annuendo. Il capitano Tenaka fece cenno a Robert che da parte sua l'interrogatorio era da considerarsi chiuso.
[se cashval risponde può rdire la sua altrimenti consideriamo che l'interrogatorio va alla sua conclusione]
Aki sussurrò "meglio andarcene..." tirando il braccio a Chen. Sembrava a disagio a causa di Cecil.
Il loro discorso fu interrotto dall'arrivo rapido di Kou che prese l'elevatore e aprì la cabina urlando
"MARK; COSA DIAVOLO VUOI FARLE? LASCIALA STARE IMMEDIATAMENTE!"
Cecil sgranò gli occhi verso la cabina e sembrava sorpreso da questa piega degli eventi.
"Missili! l'unica chance è colpire con missili al di sotto del mobil armor dove è meno corazzato." rispose con decisione Charlie. "E' quello il punto più vulnerabile." sottolineò annuendo. Il capitano Tenaka fece cenno a Robert che da parte sua l'interrogatorio era da considerarsi chiuso.
[se cashval risponde può rdire la sua altrimenti consideriamo che l'interrogatorio va alla sua conclusione]
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Re: Episode 5: Homecoming
proprio quello che, piu o meno, sperava o aveva immaginato....aveva in mente ,piu che un attacco con dei missili vero e proprio, un paio di strategie che , forse, avrebbero potuto portare o un MS alleato in posizione tale da far danno o il mobile armour nemico in una posizione sfavorevole, specialmente se precedentemente "attrezzata" allo scopo."Missili! l'unica chance è colpire con missili al di sotto del mobil armor dove è meno corazzato." rispose con decisione Charlie. "E' quello il punto più vulnerabile."
Non avendo però nulla di significativo di aggiungere al momento preferì tacere, gli interrogatori della giornata erano finiti.
[nulla da aggiungere]
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Re: Episode 5: Homecoming
Mark Jurghens
Mark si voltò lentamente...
"Kou...nulla di personale..."
Mark era freddo, Kou era fuori di se, come un pazzo ossessivo drogato da una qualche sostanza allucinogena...
...Non poteva lasciare che quelle macchine mettessero a repentaglio lui e la squadra...lo stava facendo per il bene di tutti....anche per quello di Kou.
"...Se non settata adeguatamente questa macchina può risultare pericolosa Kou...per tutti......per te sopratutto..."
Mark non si fece intimorire dall'entrata di Kou che però lo sorprese non poco...Cecil lo aveva avvertito, ma non pensava che la devianza mentale di Kou arrivasse fino a quei punti, che l'avesse condizionato gli stava bene, ma fino a farlo diventare un maniaco ossessivo......persino a parlare di quell'AI come se fosse viva.......
"E' proprio vero che il potere seduce persino maggiormente di una bella donna...."
Pensò Mark in quegli istanti... per poi riprendere il discorso...
"...Kou......ragiona a mente fredda, credi di più nel cuore degli uomini o negli impulsi elettrici che percorrono i conduttori di questa macchina? A chi ti sei affidato fin'adesso? A te stesso? Alla tua determinazione o a un sussurro effimero che non riuscivi a definire? Sei tu il fautore del tuo destino? vuoi che sia una macchina a deciderlo!? SEI UNA MARIONETTA KOU!?!?"
Mark si alzò in piedi, e urlò le ultime parole con veemenza, quasi a spaccare letteralmente le convinzioni dell'ex-pilota federale......Doveva fargli capire in un modo o nell'altro cos'era giusto fare....anche se questo avesse significato usare la forza. Di fatti Mark era pronto a placcare Kou facendo leva su di una presa.......se Kou avesse reagito in modo avventato quantomeno lo avrebbe bloccato e se non fosse stato in grado di ragionare lo avrebbe messo a nanna per un pò e portato al sicuro, dopo di che avrebbe fatto rapporto......anche se lo avrebbe fatto comunque vista la situazione tanto anomala...
[Mark trancia i cavi come da post precedente, dopo di che parla con Kou cercando di farlo ragionare con uno Shock puntando sulla sua individualità, se non ci riesce e Kou si avventa su di lui automaticamente effettua una presa facendo uso di una leva per atterrarlo faccia a terra e se si dimena ulteriormente lo colpisce dietro la nuca per farlo svenire. Mark sente che la situazione é critica e adesso ha la riprova che quello che sta dicendo Cecil é vero.
SUccessivamente farà rapporto al Comandante riguardo alla situazione anomala inerente ai Bio sensor, all'AI e al comportamento condizionato di Kou.]
Era troppo tardi, le tronchese avevano già emesso il loro tipico "Tlack" tagliando i cavi che Mark aveva pianificato di tagliare per disabilitare il banco di memoria centrale del Blue Spark, finalmente quella macchina, ora che il sensore d'interfacciamento con l'utente (il bio sensor) e la memoria centrale erano disabilitati "fisicamente" era possibile utilizzare quella macchina senza pericolo, quantomeno però ci voleva ancora un pò di lavoro per riscrivere il sistema operativo e sostituire il banco di memoria su cui vi era l'AI tanto decantata da Cecil."MARK; COSA DIAVOLO VUOI FARLE? LASCIALA STARE IMMEDIATAMENTE!"
Mark si voltò lentamente...
"Kou...nulla di personale..."
Mark era freddo, Kou era fuori di se, come un pazzo ossessivo drogato da una qualche sostanza allucinogena...
...Non poteva lasciare che quelle macchine mettessero a repentaglio lui e la squadra...lo stava facendo per il bene di tutti....anche per quello di Kou.
"...Se non settata adeguatamente questa macchina può risultare pericolosa Kou...per tutti......per te sopratutto..."
Mark non si fece intimorire dall'entrata di Kou che però lo sorprese non poco...Cecil lo aveva avvertito, ma non pensava che la devianza mentale di Kou arrivasse fino a quei punti, che l'avesse condizionato gli stava bene, ma fino a farlo diventare un maniaco ossessivo......persino a parlare di quell'AI come se fosse viva.......
"E' proprio vero che il potere seduce persino maggiormente di una bella donna...."
Pensò Mark in quegli istanti... per poi riprendere il discorso...
"...Kou......ragiona a mente fredda, credi di più nel cuore degli uomini o negli impulsi elettrici che percorrono i conduttori di questa macchina? A chi ti sei affidato fin'adesso? A te stesso? Alla tua determinazione o a un sussurro effimero che non riuscivi a definire? Sei tu il fautore del tuo destino? vuoi che sia una macchina a deciderlo!? SEI UNA MARIONETTA KOU!?!?"
Mark si alzò in piedi, e urlò le ultime parole con veemenza, quasi a spaccare letteralmente le convinzioni dell'ex-pilota federale......Doveva fargli capire in un modo o nell'altro cos'era giusto fare....anche se questo avesse significato usare la forza. Di fatti Mark era pronto a placcare Kou facendo leva su di una presa.......se Kou avesse reagito in modo avventato quantomeno lo avrebbe bloccato e se non fosse stato in grado di ragionare lo avrebbe messo a nanna per un pò e portato al sicuro, dopo di che avrebbe fatto rapporto......anche se lo avrebbe fatto comunque vista la situazione tanto anomala...
[Mark trancia i cavi come da post precedente, dopo di che parla con Kou cercando di farlo ragionare con uno Shock puntando sulla sua individualità, se non ci riesce e Kou si avventa su di lui automaticamente effettua una presa facendo uso di una leva per atterrarlo faccia a terra e se si dimena ulteriormente lo colpisce dietro la nuca per farlo svenire. Mark sente che la situazione é critica e adesso ha la riprova che quello che sta dicendo Cecil é vero.
SUccessivamente farà rapporto al Comandante riguardo alla situazione anomala inerente ai Bio sensor, all'AI e al comportamento condizionato di Kou.]
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Mark Jurghens pilota di MS-06F Zaku II C (Custom by A.E.U.G.)
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Re: Episode 5: Homecoming
Kou Uraki
Kou era furibondo, e non capiva nemmeno lui il perchè. Nel momento che le cesoie di Mark avevano tranciato gli ultimi cavi aveva sentito come se una parte di se fosse stata strappata via, e ora si sentiva confuso. Che un qualsiasi membro della squadra si permettesse di toccare la sua macchina senza che lui ne sapesse nulla era una cosa che nella Federazione non sarebbe mai potuta accadere. Sull'Albion ed in Australia i piloti erano sempre informati su cosa i tecnici stessero facendo sui loor mezzi. Agli occhi di Kou quello sembrava quasi un tentativo di sabotaggio, una macchina di cui sapevano così poco non poteva essere maneggiata così semplicemente. Kou era sicuro che nessuno gli avesse detto nulla di una simile operazione sul suo suit, il suit che aveva tanto faticosamente recuperatoi rischiando la vita. Non poteva accettarlo.
"Mark, io vorrei capire cosa diavolo hai in mente. Tu non puoi venire sul mio suit e apportare le modifiche che ti pare senza avere un ordine superiore e senza chiedere la mia opinione in merito. Smontare un sistema di memoria da una macchina di cui conosciamo a malapena il funzionamento con tanta leggerezza è una cosa quantomeno irregolare. Questo suit ha dimostrato caratteristiche fuori dal comune, e qualcosa al suo interno assiste i movimenti del pilota. Questa sua caratteristica mi ha già salvato la vita una volta, non voglio che tu comprometta le funzioni di questa macchina. Se qualcosa va storto mentre sono a bordo di questo mezzo è il mio culo quello che rischia di saltare in aria. Almeno potevi cercare di avvertirmi. Dannazione Mark, ti stai comportando come un maledetto sabotatore. Ora appoggia tutto a terra e seguimi dal comandante. Faremo convocare l'ingegnere Purpleton e sentiremo la sua opinione in merito. Se lei converrà che non c'è problema a sostituire quei banchi di memoria..." Kou si stava lentamente calmando, ma si sentiva tradito da un commilitone, una sensazioine davvero brutta "... allora decideremo se è il caso di sostituirli, ma fino a quel momento lasci tutto come è. Se io venissi a ficcare il naso sul tuo mezzo e gli apportassi correzioni secondo gli standard federali come la prenderesti?"
[Nulla da segnalare, Kou cerca di discutere con Mark per chiarire la cosa. Kou non può accettare che qualcuno metta le mani sul suo mezzo senza che luoi ne sia stato informato. ]
Kou era furibondo, e non capiva nemmeno lui il perchè. Nel momento che le cesoie di Mark avevano tranciato gli ultimi cavi aveva sentito come se una parte di se fosse stata strappata via, e ora si sentiva confuso. Che un qualsiasi membro della squadra si permettesse di toccare la sua macchina senza che lui ne sapesse nulla era una cosa che nella Federazione non sarebbe mai potuta accadere. Sull'Albion ed in Australia i piloti erano sempre informati su cosa i tecnici stessero facendo sui loor mezzi. Agli occhi di Kou quello sembrava quasi un tentativo di sabotaggio, una macchina di cui sapevano così poco non poteva essere maneggiata così semplicemente. Kou era sicuro che nessuno gli avesse detto nulla di una simile operazione sul suo suit, il suit che aveva tanto faticosamente recuperatoi rischiando la vita. Non poteva accettarlo.
"Mark, io vorrei capire cosa diavolo hai in mente. Tu non puoi venire sul mio suit e apportare le modifiche che ti pare senza avere un ordine superiore e senza chiedere la mia opinione in merito. Smontare un sistema di memoria da una macchina di cui conosciamo a malapena il funzionamento con tanta leggerezza è una cosa quantomeno irregolare. Questo suit ha dimostrato caratteristiche fuori dal comune, e qualcosa al suo interno assiste i movimenti del pilota. Questa sua caratteristica mi ha già salvato la vita una volta, non voglio che tu comprometta le funzioni di questa macchina. Se qualcosa va storto mentre sono a bordo di questo mezzo è il mio culo quello che rischia di saltare in aria. Almeno potevi cercare di avvertirmi. Dannazione Mark, ti stai comportando come un maledetto sabotatore. Ora appoggia tutto a terra e seguimi dal comandante. Faremo convocare l'ingegnere Purpleton e sentiremo la sua opinione in merito. Se lei converrà che non c'è problema a sostituire quei banchi di memoria..." Kou si stava lentamente calmando, ma si sentiva tradito da un commilitone, una sensazioine davvero brutta "... allora decideremo se è il caso di sostituirli, ma fino a quel momento lasci tutto come è. Se io venissi a ficcare il naso sul tuo mezzo e gli apportassi correzioni secondo gli standard federali come la prenderesti?"
[Nulla da segnalare, Kou cerca di discutere con Mark per chiarire la cosa. Kou non può accettare che qualcuno metta le mani sul suo mezzo senza che luoi ne sia stato informato. ]
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Re: Episode 5: Homecoming
Mark Yurghens
"Non sto sabotando proprio niente, se vuoi sapere chi mi ha detto di questa cosa cel'hai proprio sotto ai tuoi piedi, si tratta di Cecil, stavo facendo un giro qui nell'hangar per cercare di dare una mano con i controlli dei mezzi...non sapevo cosa fare e questa é l'unica cosa che mi riesce bene...poi ho incontrato il ragazzo che armeggiava con il sistema operativo del tuo mezzo, ero rimasto affascinato dal suo sguardo, dallo sguardo di questo...."Gundam"..."
disse Mark un pò tentennante, il nome "Gundam" gli metteva persino un pò timore nel pronunciarlo visto che per lui farlo era una cosa insolita....poi proseguì...
"...una volta salito a bordo vidi appunto Cecil riscrivere ad una velocità folle il sistema operativo della tua macchina, come se in qualche modo cercasse di aggirare una qualche protezione software in esso implementata. Gli ho chiesto della cosa e lui mi ha parlato dell'operazione che stava eseguendo. Ed in seguito mi ha chiesto di aggirare l'AI di questo sistema tramite un bypass fisico poichè aggirarlo tramite i controlli di questa macchina era impossibile...
Pensa che quando ho tentato di armeggiare con il sensore di interfaccia con il pilota, quello che dovrebbe condizionarlo, la macchina mi ha chiesto perchè volevo cancellarle il sistema operativo.......cosa che ha dell'ironico visto che io non ho fatto nulla di tutto questo, l'AI é sana e salva nel banco di memoria, é come se fosse addormentata visto che é semplicemente rinchiusa la dentro, ho tagliato le alimentazioni e i ponti dati di modo che non potesse più condizionare il pilota attraverso il sensore di interfaccia. Adesso basterebbe sostituire il banco e mettere al suo posto una memoria nuova completamente formattata e riscriverci sopra un OS nuovo adatto a te e al mezzo, così si eviterebbero controlli automatizzati pericolosi e possibili macchinazioni dei Titans, i quali potrebbero aver sfruttato l'occasione per implementare una protezione all'interno dei loro mezzi dotandoli di queste AI le quali una volta in mani nemiche distruggerebbero i contingenti semplicemente aggirando i controlli manuali dei piloti che impotenti osserverebbero il massacro dei loro stessi compagni...senza poter fare nulla per fermarlo.
Un supporto alle operazioni va bene, ma che l'AI prenda il tuo posto nel tuo cervello non va affatto. So benissimo che il culo a saltare sarebbe tuo, ma credi forse che io mi diverta a dirti queste cose?
Credi forse che permetterei che uno dei miei compagni salti in aria così? Mi fai una persona tanto meschina? Poi....detto francamente, con il Comandante in infermeria in condizioni disastrose a chi credi che avrei dovuto chiedere l'autorizzazione? Questa é semplice manutenzione regolare, e occuparsi della salute e della salvaguardia dei propri compagni é il dovere di ogni commilitone degno di questo nome. E io non permetterò che ne tu ne gli altri moriate.....Kou."
Mark era risoluto, le sue convinzioni erano ferree, non aveva fatto alcun errore, ne aveva arrecato danni alla macchina, semplicemente aveva circoscritto l'OS all'interno di una memoria fisica. Mark continuò successivamente a parlare, conscio del fatto che la tristezza he prima lo aveva abbandonato stava ritornando a farsi sentire, sotto la forma di diatriba con uno dei propri compagni...
"Solitamente mi occupo io della manutenzione e dei settaggi del mio mezzo, comprendo il tuo disappunto, e non voglio apparire ai tuoi occhi come un sabotatore perchè non lo sono. Ti fidi di Cecil? Bene, scendiamo a terra e chiedi a lui, io verrò con te se non mi credi e se ancora non crederai alle mie parole stando a sentire quello che avrà da dirti lui....beh allora mi metterò in cockpit con te e ti spiegherò passo per passo quello che può fare quella macchina a te se non si blocca quell'AI. Per il momento lasciamo tutto così com'é... Ah! se ti chiedi come faccio a sapere cos'é in grado di fare beh la risposta é semplice, dopo le spiegazioni di Cecil mi é bastato osservare le componenti spannellate di questo sistema per comprendere il concetto di base del suo funzionamento, ovvio non conosco tutte le variabili opzionalid elle funzioni periferiche, ma la tracciatura di base dell'aggiramento fisico del sistema che opera l'ho intuito, quindi non preoccuparti, non sono una spia dei Titans.
Dimenticavo... avevo già intenzione di fare rapporto al Comandante, una volta finito il lavoro, sperando di non disturbarla mentre é tenuta sotto osservazione in infermeria, il comportamento di questi mobile suits é anomalo, e ne va della vita non solo tua, ma di tutti noi... Se l'AI ci si rivoltasse contro in combattimento? Ci hai pensato? immaginati impotente che armeggi con le leve di controllo tentando di fermare questa macchina mentre uccide Robert, il Tenente Kami, Onoa, Chen e gli altri....persino me. Pensaci Kou, e pensa sopratutto a cosa sia più giusto fare nei confronti di tutti. Non possiamo permetterci che queste macchine diventino per noi una lama a doppio taglio."
Mark cammina leggermente verso il montacarichi posizionato fuori dal Cockpit e sorridendo amaramente a Kou termina dicendo...
"Sai, mi spiace che tu abbia pensato una cosa simile di me.........mi dispiace davvero."
Dopo di che attende parallelo all'ex-pilota federale che entrambi scendano per andare a parlare con Cecil...
[Nulla da segnalare, Mark tenta di trattare con diplomazia e di convincere Kou delle proprie intenzioni, per far questo lo invita tranquillamente a scendere nell'Hangar principale nel quale avrebbe potuto chiedere maggiori informazioni a Cecil, membro dei DF più datato di lui e del quale forse può fidarsi maggiormente, comunque Mark se vede qualche reazione strana nel ragazzo resta sempre sulla difensiva, i sintomi del condizionamento paiono scomparsi, ma se torna a farsi violento Mark resta sempre pronto ad atterrarlo, senza comunque fargli alcun male.]
"Non sto sabotando proprio niente, se vuoi sapere chi mi ha detto di questa cosa cel'hai proprio sotto ai tuoi piedi, si tratta di Cecil, stavo facendo un giro qui nell'hangar per cercare di dare una mano con i controlli dei mezzi...non sapevo cosa fare e questa é l'unica cosa che mi riesce bene...poi ho incontrato il ragazzo che armeggiava con il sistema operativo del tuo mezzo, ero rimasto affascinato dal suo sguardo, dallo sguardo di questo...."Gundam"..."
disse Mark un pò tentennante, il nome "Gundam" gli metteva persino un pò timore nel pronunciarlo visto che per lui farlo era una cosa insolita....poi proseguì...
"...una volta salito a bordo vidi appunto Cecil riscrivere ad una velocità folle il sistema operativo della tua macchina, come se in qualche modo cercasse di aggirare una qualche protezione software in esso implementata. Gli ho chiesto della cosa e lui mi ha parlato dell'operazione che stava eseguendo. Ed in seguito mi ha chiesto di aggirare l'AI di questo sistema tramite un bypass fisico poichè aggirarlo tramite i controlli di questa macchina era impossibile...
Pensa che quando ho tentato di armeggiare con il sensore di interfaccia con il pilota, quello che dovrebbe condizionarlo, la macchina mi ha chiesto perchè volevo cancellarle il sistema operativo.......cosa che ha dell'ironico visto che io non ho fatto nulla di tutto questo, l'AI é sana e salva nel banco di memoria, é come se fosse addormentata visto che é semplicemente rinchiusa la dentro, ho tagliato le alimentazioni e i ponti dati di modo che non potesse più condizionare il pilota attraverso il sensore di interfaccia. Adesso basterebbe sostituire il banco e mettere al suo posto una memoria nuova completamente formattata e riscriverci sopra un OS nuovo adatto a te e al mezzo, così si eviterebbero controlli automatizzati pericolosi e possibili macchinazioni dei Titans, i quali potrebbero aver sfruttato l'occasione per implementare una protezione all'interno dei loro mezzi dotandoli di queste AI le quali una volta in mani nemiche distruggerebbero i contingenti semplicemente aggirando i controlli manuali dei piloti che impotenti osserverebbero il massacro dei loro stessi compagni...senza poter fare nulla per fermarlo.
Un supporto alle operazioni va bene, ma che l'AI prenda il tuo posto nel tuo cervello non va affatto. So benissimo che il culo a saltare sarebbe tuo, ma credi forse che io mi diverta a dirti queste cose?
Credi forse che permetterei che uno dei miei compagni salti in aria così? Mi fai una persona tanto meschina? Poi....detto francamente, con il Comandante in infermeria in condizioni disastrose a chi credi che avrei dovuto chiedere l'autorizzazione? Questa é semplice manutenzione regolare, e occuparsi della salute e della salvaguardia dei propri compagni é il dovere di ogni commilitone degno di questo nome. E io non permetterò che ne tu ne gli altri moriate.....Kou."
Mark era risoluto, le sue convinzioni erano ferree, non aveva fatto alcun errore, ne aveva arrecato danni alla macchina, semplicemente aveva circoscritto l'OS all'interno di una memoria fisica. Mark continuò successivamente a parlare, conscio del fatto che la tristezza he prima lo aveva abbandonato stava ritornando a farsi sentire, sotto la forma di diatriba con uno dei propri compagni...
"Solitamente mi occupo io della manutenzione e dei settaggi del mio mezzo, comprendo il tuo disappunto, e non voglio apparire ai tuoi occhi come un sabotatore perchè non lo sono. Ti fidi di Cecil? Bene, scendiamo a terra e chiedi a lui, io verrò con te se non mi credi e se ancora non crederai alle mie parole stando a sentire quello che avrà da dirti lui....beh allora mi metterò in cockpit con te e ti spiegherò passo per passo quello che può fare quella macchina a te se non si blocca quell'AI. Per il momento lasciamo tutto così com'é... Ah! se ti chiedi come faccio a sapere cos'é in grado di fare beh la risposta é semplice, dopo le spiegazioni di Cecil mi é bastato osservare le componenti spannellate di questo sistema per comprendere il concetto di base del suo funzionamento, ovvio non conosco tutte le variabili opzionalid elle funzioni periferiche, ma la tracciatura di base dell'aggiramento fisico del sistema che opera l'ho intuito, quindi non preoccuparti, non sono una spia dei Titans.
Dimenticavo... avevo già intenzione di fare rapporto al Comandante, una volta finito il lavoro, sperando di non disturbarla mentre é tenuta sotto osservazione in infermeria, il comportamento di questi mobile suits é anomalo, e ne va della vita non solo tua, ma di tutti noi... Se l'AI ci si rivoltasse contro in combattimento? Ci hai pensato? immaginati impotente che armeggi con le leve di controllo tentando di fermare questa macchina mentre uccide Robert, il Tenente Kami, Onoa, Chen e gli altri....persino me. Pensaci Kou, e pensa sopratutto a cosa sia più giusto fare nei confronti di tutti. Non possiamo permetterci che queste macchine diventino per noi una lama a doppio taglio."
Mark cammina leggermente verso il montacarichi posizionato fuori dal Cockpit e sorridendo amaramente a Kou termina dicendo...
"Sai, mi spiace che tu abbia pensato una cosa simile di me.........mi dispiace davvero."
Dopo di che attende parallelo all'ex-pilota federale che entrambi scendano per andare a parlare con Cecil...
[Nulla da segnalare, Mark tenta di trattare con diplomazia e di convincere Kou delle proprie intenzioni, per far questo lo invita tranquillamente a scendere nell'Hangar principale nel quale avrebbe potuto chiedere maggiori informazioni a Cecil, membro dei DF più datato di lui e del quale forse può fidarsi maggiormente, comunque Mark se vede qualche reazione strana nel ragazzo resta sempre sulla difensiva, i sintomi del condizionamento paiono scomparsi, ma se torna a farsi violento Mark resta sempre pronto ad atterrarlo, senza comunque fargli alcun male.]
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Re: Episode 5: Homecoming
[Onoa Drengot]
Onoa era la persona + stanca e felice del mondo, il viso sorridente di Shakti davanti emanava un calore che lo avvolgeva e lo scaldava dentro sin nelle viscere.
"Shakti"
Fece per portarle una mano al viso, ma il viso di Shakti si fece sfuocato, e tutto diventò buio.
Onoa rovinò a terra in stato di incoscienza.
[Scusate il ritardo, ma il farinone ed il lavoro mi hanno assorbito, i post mi piace farli con calma, pensando a qualcosa di non banale, e così finisce che quando sono sotto pressione non scrivo per parecchio... ...intanto con questo post, prendo un altro po' di tempo ]
Onoa era la persona + stanca e felice del mondo, il viso sorridente di Shakti davanti emanava un calore che lo avvolgeva e lo scaldava dentro sin nelle viscere.
"Shakti"
Fece per portarle una mano al viso, ma il viso di Shakti si fece sfuocato, e tutto diventò buio.
Onoa rovinò a terra in stato di incoscienza.
[Scusate il ritardo, ma il farinone ed il lavoro mi hanno assorbito, i post mi piace farli con calma, pensando a qualcosa di non banale, e così finisce che quando sono sotto pressione non scrivo per parecchio... ...intanto con questo post, prendo un altro po' di tempo ]