Episode 5: Homecoming
- Darcadia
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Episode 5: Homecoming
Aereo da trasporto "strafing hawk"
Mills sorseggiava il caffè mentre osservava lo schermo del suo portatile. Studiava le mappe e le specifiche dei GM Phantom Pain mostrate a schermo su una finestra a sinistra. Le simulazioni di combattimento che aveva lanciato davano i GM PP vincitori contro anche i peggiori degli avversari...
Gerber lo fronteggiava seduto dall'altro lato del tavolino intento a scrivere sul suo portatile e a seguire gli aggiornamenti sulla situazione dei DF.
"Signore?"
Mills alzò lo sguardo verso di lui.
"La squadra di inseguimento capitanata dal Comandante Monsha ha fallito e ha perso il contatto col nemico"
Mills era incredulo.
"COSA? Aveva dei mezzi all'avanguardia e persino due cyber new types a disposizione!!! Ma cos'è? Un incapace?"
Gerber avrebbe voluto dirgli che i DF erano dei veterani e quello che gli mancava in equipaggiamento l'avevano probabilmente recuperato in abilità ed esperienza ma decise di lasciare che Mills sfogasse la sua frustrazione su Monsha.
"Che imbecille! Idiota! Presuntuoso e sbruffone!!! Farò in modo che l'unica cosa che potrà comandare sia lo scopettone per pulire cessi!" disse Mills alzandosi dal suo posto e alzando la voce.
"Signore, se mi consente questo non è affatto un problema e non cambia i nostri piani. Ho una strategia da suggerirle se vuole..." disse con tono sicuro Gerber.
Mills lo guardò serio e Gerber si sistemò gli occhiali sogghignando.
"In realtà la cosa potrebbe persino tornare a nostro vantaggio..."
Canada, base federale "Cape Breton" ore 10 del mattino
Il capitano guardava esterrefatto verso la pista. Sembrava un suit dei Titans quello in piedi e atterrato senza autorizzazione. Ai piedi del suit nero giacevano i due GM che avevano cercato di intercettarlo, menomati in più arti, ormai inermi e con il segnale di soccorso in funzione. Era già un minuto che non si muoveva più e la cosa sembrava a tutti i presenti nella sala di controllo strana. che cosa voleva? Aveva distrutto la loro antenna per le comunicazioni a lunga distanza tagliandoli fuori. Non sembrava un'esercitazione, i colpi erano veri, e non erano stati avvertiti di nulla...
Un GM II irruppe con un salto verso il GM nero che evitando la sferzata di beam saber con una precisione millimetrica tagliò di netto entrambe le braccia del GM, si portò avanti e gli diede un calcio all'indietro sullo zaino propulsore scagliandolo a terra a faccia in giù.
Per il pilota ed il personale della sala di controllo il movimento era stato così rapido che gli era sembrato che il GM II passasse attraverso quello nero perdendo le braccia e volando a terra...
"Signore! I piloti sono vivi." disse l'operatrice addetta alle comunicazioni. Lo guardava con gli occhi pieni di paura.
Il GM nero si voltò verso di loro facendo lampeggiare per un attimo i sensori ottici.
Il capitano rabbrividì.
"Lancia il segnale di resa, per carità di Dio!!! Se ci voleva morti avrebbe potuto sterminare i piloti e noi da prima!!!"
Valiant
Dopo la sofferta ritirata dallo scontro con i Titans i DF erano stati sistemati assegnadogli cuccette e dando loro ristoro. Il Capitano Tenaka in persona era venuto ad accoglierli e aveva parlato con Robert direttamente.
La situazione era difficile ma non impossibile. con i danni subiti dalla Valiant ci sarebbe voluto più tempo per raggiungere il prossimo punto di incontro.
Nel frattempo i tecnici a bordo avrebbero fatto riparazioni temporanee mirate a ridurre i tempi del viaggio.
I prigionieri erano stati rinchiusi in una piccola cella, e non si poteva fare meglio dato che lo spazio disponibile era quello che era.
Claire al momento era in infermeria sotto l'effetto di antidolorifici. Il medico di bordo, Larsen, aveva detto che solo la tuta da pilota che indossava aveva impedito che le si strappassero le braccia. Le braccia tuttavia avevano subito un grosso trauma e ci sarebbero voluti dei giorni prima poter tornare a muoverle senza fitte di dolore e con la prontezza di prima. Ora riposava e il medico aveva escluso visite in giornata.
Valiant, cella dei prigionieri
Charlie se ne stava seduta a fianco di Bauer. Era molto seccata e annoiata: non aveva più di un metro di spazio vitale, roba da diventare claustrofobici.
Nina era seduta dal lato opposto e riposava poggiando il fianco sulla parete. Sembrava molto stanca e sembrava doversi addormentare da un momento all'altro.
Bauer se ne stava a fissare la parete con le mani giunte davanti, una posa che faceva capire che era assorto nei suoi pensieri.
"La smetti di fissarmi?" disse bauer senza scomporsi a Charlie che in effetti era incuriosita da lui.
"Non credere di essere il mio tipo" disse con stizza Charlie.
"Guarda che atteggiarti non ti aiuta qua dentro, tanto più che dobbiamo stare rinchiusi qui per forza insieme."
Bauer era davvero seccato. Considerava la ragazza, sebbene attraente fisicamente, un vero fastidio.
"Tu!!" disse un marinaio aprendo la porta e indicando bauer.
"alzati e vieni qui!"
"Ah, ma allora sei uno importante!" disse con sarcasmo Charlie. La divertiva vedere fino a che punto riusciva a stuzzicare quell'intellettuale saccente.
Bauer fece una smorfia di fastidio mentre uscendo le dava le spalle.
La porta si richiuse e charlie diede un occhiata a Nina. A guardarla le faceva invidia... aveva un'aspetto troppo da perfettina e da modella e sembrava pure un ingegnere!Istintivamente avrebbe voluto guardarsi allo specchio... di solito il casco le faceva sembrare i capelli come se le fosse esplosa una mina in testa quando se lo toglieva...lei invece sembrava quasi appena uscita dal parrucchiere... si chiese quante ore passasse davanti allo specchio...
Valiant, alloggio equipaggio, DF.
Kate stava distribuendo beveraggi ai DF che avevano passato le ultime ore a riposare. Sorrideva loro in modo rassicurante.
Shatki era stata in silenzio e non ci voleva molto per capire che ora era nervosa e irritabile. Se ne stava nella sua cuccetta sotto le coperte rigirata dando loro le spalle.
Aki era elettrica. Sembrava entusiasta della situazione, che trovava emozionante e tempestava Chen di domande su questo o quello riguardanti la vita del sovversivo.
[i personaggi sono liberi di interagire fra loro, fare domande a Kate, etc. Tutti tranne Robert e Cashval che sono invece nella cabina del capitano per interrogare bauer. Chi vuole è libero di girovagare per il sottomarino. Sono ospiti molto rispettati e l'equipaggio li tratta quasi da eroi con tutti i riguardi.]
Valiant, Cabina del Capitano.
La cabina del capitano era piuttosto spartana fatta eccezione per un paio di foto e oggetti probabilmente ricordi di qualche viaggio. Si notava che non c'era la classica pipa comunemente associata con la figura del capitano.
Il capitano Tenaka sedeva sulla sua sedia e insieme a Cashval e Robert fronteggiavano Bauer seduto perfettamente calmo di fronte a loro.
[bene ora tocca a Cashval e Robert nell'ordine che vogliono nel torchiare Bauer. chissà chi farà il poliziotto buono, o almeno il meno cattivo )
Mills sorseggiava il caffè mentre osservava lo schermo del suo portatile. Studiava le mappe e le specifiche dei GM Phantom Pain mostrate a schermo su una finestra a sinistra. Le simulazioni di combattimento che aveva lanciato davano i GM PP vincitori contro anche i peggiori degli avversari...
Gerber lo fronteggiava seduto dall'altro lato del tavolino intento a scrivere sul suo portatile e a seguire gli aggiornamenti sulla situazione dei DF.
"Signore?"
Mills alzò lo sguardo verso di lui.
"La squadra di inseguimento capitanata dal Comandante Monsha ha fallito e ha perso il contatto col nemico"
Mills era incredulo.
"COSA? Aveva dei mezzi all'avanguardia e persino due cyber new types a disposizione!!! Ma cos'è? Un incapace?"
Gerber avrebbe voluto dirgli che i DF erano dei veterani e quello che gli mancava in equipaggiamento l'avevano probabilmente recuperato in abilità ed esperienza ma decise di lasciare che Mills sfogasse la sua frustrazione su Monsha.
"Che imbecille! Idiota! Presuntuoso e sbruffone!!! Farò in modo che l'unica cosa che potrà comandare sia lo scopettone per pulire cessi!" disse Mills alzandosi dal suo posto e alzando la voce.
"Signore, se mi consente questo non è affatto un problema e non cambia i nostri piani. Ho una strategia da suggerirle se vuole..." disse con tono sicuro Gerber.
Mills lo guardò serio e Gerber si sistemò gli occhiali sogghignando.
"In realtà la cosa potrebbe persino tornare a nostro vantaggio..."
Canada, base federale "Cape Breton" ore 10 del mattino
Il capitano guardava esterrefatto verso la pista. Sembrava un suit dei Titans quello in piedi e atterrato senza autorizzazione. Ai piedi del suit nero giacevano i due GM che avevano cercato di intercettarlo, menomati in più arti, ormai inermi e con il segnale di soccorso in funzione. Era già un minuto che non si muoveva più e la cosa sembrava a tutti i presenti nella sala di controllo strana. che cosa voleva? Aveva distrutto la loro antenna per le comunicazioni a lunga distanza tagliandoli fuori. Non sembrava un'esercitazione, i colpi erano veri, e non erano stati avvertiti di nulla...
Un GM II irruppe con un salto verso il GM nero che evitando la sferzata di beam saber con una precisione millimetrica tagliò di netto entrambe le braccia del GM, si portò avanti e gli diede un calcio all'indietro sullo zaino propulsore scagliandolo a terra a faccia in giù.
Per il pilota ed il personale della sala di controllo il movimento era stato così rapido che gli era sembrato che il GM II passasse attraverso quello nero perdendo le braccia e volando a terra...
"Signore! I piloti sono vivi." disse l'operatrice addetta alle comunicazioni. Lo guardava con gli occhi pieni di paura.
Il GM nero si voltò verso di loro facendo lampeggiare per un attimo i sensori ottici.
Il capitano rabbrividì.
"Lancia il segnale di resa, per carità di Dio!!! Se ci voleva morti avrebbe potuto sterminare i piloti e noi da prima!!!"
Valiant
Dopo la sofferta ritirata dallo scontro con i Titans i DF erano stati sistemati assegnadogli cuccette e dando loro ristoro. Il Capitano Tenaka in persona era venuto ad accoglierli e aveva parlato con Robert direttamente.
La situazione era difficile ma non impossibile. con i danni subiti dalla Valiant ci sarebbe voluto più tempo per raggiungere il prossimo punto di incontro.
Nel frattempo i tecnici a bordo avrebbero fatto riparazioni temporanee mirate a ridurre i tempi del viaggio.
I prigionieri erano stati rinchiusi in una piccola cella, e non si poteva fare meglio dato che lo spazio disponibile era quello che era.
Claire al momento era in infermeria sotto l'effetto di antidolorifici. Il medico di bordo, Larsen, aveva detto che solo la tuta da pilota che indossava aveva impedito che le si strappassero le braccia. Le braccia tuttavia avevano subito un grosso trauma e ci sarebbero voluti dei giorni prima poter tornare a muoverle senza fitte di dolore e con la prontezza di prima. Ora riposava e il medico aveva escluso visite in giornata.
Valiant, cella dei prigionieri
Charlie se ne stava seduta a fianco di Bauer. Era molto seccata e annoiata: non aveva più di un metro di spazio vitale, roba da diventare claustrofobici.
Nina era seduta dal lato opposto e riposava poggiando il fianco sulla parete. Sembrava molto stanca e sembrava doversi addormentare da un momento all'altro.
Bauer se ne stava a fissare la parete con le mani giunte davanti, una posa che faceva capire che era assorto nei suoi pensieri.
"La smetti di fissarmi?" disse bauer senza scomporsi a Charlie che in effetti era incuriosita da lui.
"Non credere di essere il mio tipo" disse con stizza Charlie.
"Guarda che atteggiarti non ti aiuta qua dentro, tanto più che dobbiamo stare rinchiusi qui per forza insieme."
Bauer era davvero seccato. Considerava la ragazza, sebbene attraente fisicamente, un vero fastidio.
"Tu!!" disse un marinaio aprendo la porta e indicando bauer.
"alzati e vieni qui!"
"Ah, ma allora sei uno importante!" disse con sarcasmo Charlie. La divertiva vedere fino a che punto riusciva a stuzzicare quell'intellettuale saccente.
Bauer fece una smorfia di fastidio mentre uscendo le dava le spalle.
La porta si richiuse e charlie diede un occhiata a Nina. A guardarla le faceva invidia... aveva un'aspetto troppo da perfettina e da modella e sembrava pure un ingegnere!Istintivamente avrebbe voluto guardarsi allo specchio... di solito il casco le faceva sembrare i capelli come se le fosse esplosa una mina in testa quando se lo toglieva...lei invece sembrava quasi appena uscita dal parrucchiere... si chiese quante ore passasse davanti allo specchio...
Valiant, alloggio equipaggio, DF.
Kate stava distribuendo beveraggi ai DF che avevano passato le ultime ore a riposare. Sorrideva loro in modo rassicurante.
Shatki era stata in silenzio e non ci voleva molto per capire che ora era nervosa e irritabile. Se ne stava nella sua cuccetta sotto le coperte rigirata dando loro le spalle.
Aki era elettrica. Sembrava entusiasta della situazione, che trovava emozionante e tempestava Chen di domande su questo o quello riguardanti la vita del sovversivo.
[i personaggi sono liberi di interagire fra loro, fare domande a Kate, etc. Tutti tranne Robert e Cashval che sono invece nella cabina del capitano per interrogare bauer. Chi vuole è libero di girovagare per il sottomarino. Sono ospiti molto rispettati e l'equipaggio li tratta quasi da eroi con tutti i riguardi.]
Valiant, Cabina del Capitano.
La cabina del capitano era piuttosto spartana fatta eccezione per un paio di foto e oggetti probabilmente ricordi di qualche viaggio. Si notava che non c'era la classica pipa comunemente associata con la figura del capitano.
Il capitano Tenaka sedeva sulla sua sedia e insieme a Cashval e Robert fronteggiavano Bauer seduto perfettamente calmo di fronte a loro.
[bene ora tocca a Cashval e Robert nell'ordine che vogliono nel torchiare Bauer. chissà chi farà il poliziotto buono, o almeno il meno cattivo )
Ultima modifica di Darcadia il mar giu 12, 2007 8:31 pm, modificato 1 volta in totale.
- RyuVegea
- Sergente Maggiore
- Messaggi: 239
- Iscritto il: gio feb 24, 2005 3:07 pm
Mark Jurghens
Era passato del tempo da quanto i DF erano riusciti a divincolarsi dalla spiaggia californiana in cui avevano incontrato il Valiant, Mark era abbattuto, sia per la stanchezza che per tutto quello che gli era successo, certo, aveva riportato alcuni successi in battaglia recentemente, ma non era per nulla gratificante pensare a quello se pensava alla marea di volte in cui non era stato in grado di adempiere al proprio dovere come pilota, ma sopratutto come componente di una squadra.
Il Gundam 09 e quella donna lo avevano praticamente deriso in ogni circostanza......persino la sorte.....si era mestamente presa gioco di lui.....impedendogli di aiutare Cashval e il Comandante Claire nel momento del bisogno.....
Ora Kate stava passando loro delle bevande reintegranti, l'ideale per sopprimere almeno un pò la stanchezza, che dopo tutti quegli avvenimenti si era decisamente fatta sentire. Mark non sapeva cosa fare, in quella stanza sembrava che gli umori si mescolassero, chi era inquieto e preferiva starsene in disparte, chi era elettrizzato dai recenti avenimenti e chi invece era come lui......dubbioso e confuso persino su come comportarsi.....
Quindi Mark si rivolse gentilmente a Kate...
"Dove siamo diretti Kate?..."
Disse l'ex-collaudatore zeoniano prima di sorseggiare la propria bevanda per poi proseguire...
"...Vorrei poter dare un'occhiata all'hangar dei Mobile Suits prima che si verifichino altre sorprese, vorrei assistere alle operazioni di riarmo e manutenzione se mi é concesso, vorrei provare a simulare anche un combattimento subacqueo su di un modello anfibio così da poter essere utile almeno come riserva in caso di bisogno..."
Le parole di Mark sembravano vuote, era evidente il suo disagio nonostante la sua forma fisica sembrasse nella norma, voleva occupare la mente poichè pensare, in quel momento, era la più deleterea cosa che potesse capitargli....
Sopratutto quando sapeva che il Comandante Claire era ricoverata in infermeria.....e lui non era riuscito a fare nulla per impedire che finisse in quelle condizioni....
[Todo normale, Mark si arrovella mentalmente cercando di attaccar bottone con Kate cercando così un'occupazione provvisoria per tenere la mente libera da pensieri scomodi che potrebbero influenzare il suo stato d'animo turbandolo eccessivamente. Questo per non far calare il suo rendimento nei confronti della squadra, che nel momento del bisogno potrebbe vederlo mancare ai suoi doveri causa stress emotivo....cosa che lui vuole assolutamente evitare.]
Era passato del tempo da quanto i DF erano riusciti a divincolarsi dalla spiaggia californiana in cui avevano incontrato il Valiant, Mark era abbattuto, sia per la stanchezza che per tutto quello che gli era successo, certo, aveva riportato alcuni successi in battaglia recentemente, ma non era per nulla gratificante pensare a quello se pensava alla marea di volte in cui non era stato in grado di adempiere al proprio dovere come pilota, ma sopratutto come componente di una squadra.
Il Gundam 09 e quella donna lo avevano praticamente deriso in ogni circostanza......persino la sorte.....si era mestamente presa gioco di lui.....impedendogli di aiutare Cashval e il Comandante Claire nel momento del bisogno.....
Ora Kate stava passando loro delle bevande reintegranti, l'ideale per sopprimere almeno un pò la stanchezza, che dopo tutti quegli avvenimenti si era decisamente fatta sentire. Mark non sapeva cosa fare, in quella stanza sembrava che gli umori si mescolassero, chi era inquieto e preferiva starsene in disparte, chi era elettrizzato dai recenti avenimenti e chi invece era come lui......dubbioso e confuso persino su come comportarsi.....
Quindi Mark si rivolse gentilmente a Kate...
"Dove siamo diretti Kate?..."
Disse l'ex-collaudatore zeoniano prima di sorseggiare la propria bevanda per poi proseguire...
"...Vorrei poter dare un'occhiata all'hangar dei Mobile Suits prima che si verifichino altre sorprese, vorrei assistere alle operazioni di riarmo e manutenzione se mi é concesso, vorrei provare a simulare anche un combattimento subacqueo su di un modello anfibio così da poter essere utile almeno come riserva in caso di bisogno..."
Le parole di Mark sembravano vuote, era evidente il suo disagio nonostante la sua forma fisica sembrasse nella norma, voleva occupare la mente poichè pensare, in quel momento, era la più deleterea cosa che potesse capitargli....
Sopratutto quando sapeva che il Comandante Claire era ricoverata in infermeria.....e lui non era riuscito a fare nulla per impedire che finisse in quelle condizioni....
[Todo normale, Mark si arrovella mentalmente cercando di attaccar bottone con Kate cercando così un'occupazione provvisoria per tenere la mente libera da pensieri scomodi che potrebbero influenzare il suo stato d'animo turbandolo eccessivamente. Questo per non far calare il suo rendimento nei confronti della squadra, che nel momento del bisogno potrebbe vederlo mancare ai suoi doveri causa stress emotivo....cosa che lui vuole assolutamente evitare.]
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Mark Jurghens pilota di MS-06F Zaku II C (Custom by A.E.U.G.)
Membro dei Dragon Fangs
- Athrun Zala
- Tenente Colonnello
- Messaggi: 566
- Iscritto il: mar apr 19, 2005 1:19 pm
Cashval
Dopo il rientro non aveva avuto un secondo: aveva affibbiato alle guardie Bauer ed aveva seguito i portantini con Claire in infermeria dalla quale era stato tenuto fuori, dopodichè come piu alto ufficiale in carica aveva riunito la squadra, raccolto i rapporti, fatto a tutti i complimenti per la riuscita della fuga e congedato i compagni.
Solo alla fine di queste operazioni potè dedicarsi a se stesso....ovvero prendere posto alla cuccetta assegnata e crollare senza nemmeno cambiarsi dopo la giornata decisamente pesante sostenuta.
Dopo qualche ora di sonno fu svegliato e informato, come aveva richiesto, delle condizioni di Claire e, visto che ogni visita era stata vietata ma che comunque era fuori pericolo, dato che oramai era sveglio decise di chiudere un altra questione lasciata in sospeso...Bauer.
Con l'ausilio del capitano Tenaka e di Robert cominciò dunque l'interrogatorio del prigioniero, che appariva calmo e sicuro di se, gli si sedette di fronte e lo fisso con un espressione neutra, senza tradire nessun tipo di emozione:
"Salve dottor Ernst Bauer è dai tempi di Ghiren Zabi, Kycilia e dell'istituto Flanegan che non la si vedeva, e guarda caso la troviamo in una base con quelli che sembrano New Type artificiali: vedo che le sue ricerche hanno portato i loro frutti.
Veniamo subito al punto DR. Bauer:per prima cosa gradirei che ci parlasse delle sue "creazioni", immagino sia proprio per esperimenti del genere che non andava d'accordo col professor Flanegan...o sbaglio? beh sarebbe gentile se ce ne parlasse nel dettaglio e niente balle: ne sappiamo abbastanza da poterle facilmente individuare.
Punto secondo: sarebbe molto gradito sapere perchè la base nemica era stata allertata e soprattutto da chi; per finire ovviamente potremmo parlare anche delle attività che si svolgevano nella suddetta base.
Non devo certo ricordarle che, dato il luogo e le circostanze del suo ritrovamento, qualle ufficiale di Zeon sarei pienamente legittimato ad accusarla di alto tradimento, ma ovviamente non penso ci sia bisogno al momento di parlare di cose così sgradevoli..."
Dopo il rientro non aveva avuto un secondo: aveva affibbiato alle guardie Bauer ed aveva seguito i portantini con Claire in infermeria dalla quale era stato tenuto fuori, dopodichè come piu alto ufficiale in carica aveva riunito la squadra, raccolto i rapporti, fatto a tutti i complimenti per la riuscita della fuga e congedato i compagni.
Solo alla fine di queste operazioni potè dedicarsi a se stesso....ovvero prendere posto alla cuccetta assegnata e crollare senza nemmeno cambiarsi dopo la giornata decisamente pesante sostenuta.
Dopo qualche ora di sonno fu svegliato e informato, come aveva richiesto, delle condizioni di Claire e, visto che ogni visita era stata vietata ma che comunque era fuori pericolo, dato che oramai era sveglio decise di chiudere un altra questione lasciata in sospeso...Bauer.
Con l'ausilio del capitano Tenaka e di Robert cominciò dunque l'interrogatorio del prigioniero, che appariva calmo e sicuro di se, gli si sedette di fronte e lo fisso con un espressione neutra, senza tradire nessun tipo di emozione:
"Salve dottor Ernst Bauer è dai tempi di Ghiren Zabi, Kycilia e dell'istituto Flanegan che non la si vedeva, e guarda caso la troviamo in una base con quelli che sembrano New Type artificiali: vedo che le sue ricerche hanno portato i loro frutti.
Veniamo subito al punto DR. Bauer:per prima cosa gradirei che ci parlasse delle sue "creazioni", immagino sia proprio per esperimenti del genere che non andava d'accordo col professor Flanegan...o sbaglio? beh sarebbe gentile se ce ne parlasse nel dettaglio e niente balle: ne sappiamo abbastanza da poterle facilmente individuare.
Punto secondo: sarebbe molto gradito sapere perchè la base nemica era stata allertata e soprattutto da chi; per finire ovviamente potremmo parlare anche delle attività che si svolgevano nella suddetta base.
Non devo certo ricordarle che, dato il luogo e le circostanze del suo ritrovamento, qualle ufficiale di Zeon sarei pienamente legittimato ad accusarla di alto tradimento, ma ovviamente non penso ci sia bisogno al momento di parlare di cose così sgradevoli..."
- Patrick Johnson
- Sergente
- Messaggi: 187
- Iscritto il: ven mar 17, 2006 4:22 pm
Robert Baumer
Claire era sotto l'effetto dei dolorifici. Il gruppo era rientrato completamente alla base e il Capitano della Valiant si era rivolto direttamente a Baumer per chiedere lo stato del gruppo e per dar loro il benvenuto a bordo. Sentiva lo stomaco attorcigliarsi, non per il dondolio del Mad Angler, ma per la tensione. Ancora una volta aveva il comando di una squadra per mancanza dell'ufficiale preposto a quel compito, ancora una volta doveva prendere decisioni che avrebbero potuto significare la vita o la morte per le persone al suo comando. Perchè era sempre lui a dover subire quelle cose che così tanto voleva lasciare da parte? Però non poteva nemmeno scaricarle su altri membri, se li avevano dati a lui i galloni significava che si fidavano e piuttosto di deludere Claire , l'unico ufficiale di cui poteva fidarsi negli ultimi tempi, avrebbe fatto il diavolo a quattro.
Appena finite le presentazioni con il Capitano Tenaka, chiese se era possibile effettuare un controllo e una revisione dei Mobile Suite dei DF, senza contare che voleva le registrazioni della battaglia sulla spiaggia per analizzarle, sia degli MS stessi sia di quelle del Valiant. Il gruppo si era mosso troppo lento e voleva capirne le ragioni. Soprattutto voleva vedere come agivano i Titans e i mostri bianchi di entrambi gli schieramenti.
Ebbe poco tempo da dedicare al resto del personale, con suo rammarico. Giusto il tempo di un saluto per informarsi dello stato di ognuno e avvisarli che avrebbe tenuto un debriefieng a breve termine, dando disposizione d'assistere l'equipaggio del Valiant qualora ve ne fosse bisogno, soprattutto in hangar e di tenerlo aggiornato sullo stato di Claire qualora vi fossero notizie.
Ma prima doveva consultare le registrazioni e interrogare i prigionieri insieme a Casvhal per poter fare un debriefieng degno di questo nome.
Robert entrò nella stanza salutando formalmente il Capitano Tenaka insieme a Casvhal, mentre teneva sotto mano il dossier inerente a Bauer e lo consultava per ottenere maggiori informazioni sul tecnico. Rimanendo sul Mad Angler si sentiva parzialmente a casa. L'ambiente tipicamente Zeoniano e l'equipaggio che già conosceva lo faceva sentire a suo agio... le vecchie abitudini erano dure a morire.
Col pensierò pensò al pilota federale che avevano catturato e al fatto che non era riuscito a garantirle una cabina. D'altronde non poteva nemmeno insistere, il Capitano Tenaka era il comandante del sommergibile e i DF erano semplici ospiti. Senza contare che il federale era pur sempe un avversario e ... i favoritismi non erano da farsi. Si diede dello stupido, come poteva non averci pensato prima ?
Sentendo il suo compagno di gruppo parlare , pareva che il soggetto che dovevano interrogare, fosse un ex scienziato di Zeon invischiato con l'istituto Flanagan... dal quale si diceva uscissero bambino prodigio.
Robert guardò Casvhal mentre eseguiva l'interrogatorio, alternando uno sguardo a lui , a Bauer e al dossier.
Era parzialmente scettico nel sentire lo stesso asserire d'essere un ufficiale di Zeon, il ramo militare, così come quello politico era morto, deceduto nello 0079/0080 quindi non aveva più valenza il grado dell'epoca. Non gradiva sapere che pure lui era un visionario che credeva possibile il rinascere di Zeon stessa, era una cosa pericolosa. Più si era nostalgici e inflessibili e più si rischiava di cadere nelle manie che avevano caratterizzato i seguaci di Ghiren Zabi. Lo era stato anche lui un tempo... e non aveva assolutamente intenzione di ridiventarlo.
Preferì non dire nulla , attendendo che Bauer parlasse. Voleva lasciar fare a Casvhal l'introduzione dell'interrogatorio e in generis a condurlo, sapeva troppo poco su Bauer per poter essere di qualche utilità senza contare che con gli interrogatori era sempre stato una mezza frana.
Claire era sotto l'effetto dei dolorifici. Il gruppo era rientrato completamente alla base e il Capitano della Valiant si era rivolto direttamente a Baumer per chiedere lo stato del gruppo e per dar loro il benvenuto a bordo. Sentiva lo stomaco attorcigliarsi, non per il dondolio del Mad Angler, ma per la tensione. Ancora una volta aveva il comando di una squadra per mancanza dell'ufficiale preposto a quel compito, ancora una volta doveva prendere decisioni che avrebbero potuto significare la vita o la morte per le persone al suo comando. Perchè era sempre lui a dover subire quelle cose che così tanto voleva lasciare da parte? Però non poteva nemmeno scaricarle su altri membri, se li avevano dati a lui i galloni significava che si fidavano e piuttosto di deludere Claire , l'unico ufficiale di cui poteva fidarsi negli ultimi tempi, avrebbe fatto il diavolo a quattro.
Appena finite le presentazioni con il Capitano Tenaka, chiese se era possibile effettuare un controllo e una revisione dei Mobile Suite dei DF, senza contare che voleva le registrazioni della battaglia sulla spiaggia per analizzarle, sia degli MS stessi sia di quelle del Valiant. Il gruppo si era mosso troppo lento e voleva capirne le ragioni. Soprattutto voleva vedere come agivano i Titans e i mostri bianchi di entrambi gli schieramenti.
Ebbe poco tempo da dedicare al resto del personale, con suo rammarico. Giusto il tempo di un saluto per informarsi dello stato di ognuno e avvisarli che avrebbe tenuto un debriefieng a breve termine, dando disposizione d'assistere l'equipaggio del Valiant qualora ve ne fosse bisogno, soprattutto in hangar e di tenerlo aggiornato sullo stato di Claire qualora vi fossero notizie.
Ma prima doveva consultare le registrazioni e interrogare i prigionieri insieme a Casvhal per poter fare un debriefieng degno di questo nome.
Robert entrò nella stanza salutando formalmente il Capitano Tenaka insieme a Casvhal, mentre teneva sotto mano il dossier inerente a Bauer e lo consultava per ottenere maggiori informazioni sul tecnico. Rimanendo sul Mad Angler si sentiva parzialmente a casa. L'ambiente tipicamente Zeoniano e l'equipaggio che già conosceva lo faceva sentire a suo agio... le vecchie abitudini erano dure a morire.
Col pensierò pensò al pilota federale che avevano catturato e al fatto che non era riuscito a garantirle una cabina. D'altronde non poteva nemmeno insistere, il Capitano Tenaka era il comandante del sommergibile e i DF erano semplici ospiti. Senza contare che il federale era pur sempe un avversario e ... i favoritismi non erano da farsi. Si diede dello stupido, come poteva non averci pensato prima ?
Sentendo il suo compagno di gruppo parlare , pareva che il soggetto che dovevano interrogare, fosse un ex scienziato di Zeon invischiato con l'istituto Flanagan... dal quale si diceva uscissero bambino prodigio.
Robert guardò Casvhal mentre eseguiva l'interrogatorio, alternando uno sguardo a lui , a Bauer e al dossier.
Era parzialmente scettico nel sentire lo stesso asserire d'essere un ufficiale di Zeon, il ramo militare, così come quello politico era morto, deceduto nello 0079/0080 quindi non aveva più valenza il grado dell'epoca. Non gradiva sapere che pure lui era un visionario che credeva possibile il rinascere di Zeon stessa, era una cosa pericolosa. Più si era nostalgici e inflessibili e più si rischiava di cadere nelle manie che avevano caratterizzato i seguaci di Ghiren Zabi. Lo era stato anche lui un tempo... e non aveva assolutamente intenzione di ridiventarlo.
Preferì non dire nulla , attendendo che Bauer parlasse. Voleva lasciar fare a Casvhal l'introduzione dell'interrogatorio e in generis a condurlo, sapeva troppo poco su Bauer per poter essere di qualche utilità senza contare che con gli interrogatori era sempre stato una mezza frana.
Robert Baumer, pilot of the MS-06 F2 AEUG Custom
--Belive in the sign of Z!--
--Gundam UC Century Fan--
"Il mio casato, lo porto sulle spalle" Brynden Tully]
"L'inverno stà arrivando" Motto Casata Stark
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- Iscritto il: lun ago 30, 2004 12:08 pm
[Onoa Drengot]
"..era finita, e seppur Claire ne fosse uscita malconcia, erano ancora tutti vivi...."
Onoa era esausto, ma prima di potersi abbandonare ad un dolce sonno ristoratore, gli era rimasta ancora una cosa da fare...
Si alzo a fatica dal bordo della sua branda su cuo si era seduto, aveva le gambe indolenzite e molli nello stesso tempo, per la tensione passata nei momenti del combattimento, raggiunse il tavolino e prese il contenitore di bibitone che Shakti non aveva toccato, andandosi a rintanare subito nella propria cuccetta.
Si avvicinò alla cuccetta di Shakti, con voce calma e dolce ma decisa porgendole il bibitone le disse:
"Vieni Shakti, c'è una cosa che vorrei farti vedere..."
[Attendo reazione da parte di Shakti, se non viene mi tocca caricarmela a forza in spalla]
"..era finita, e seppur Claire ne fosse uscita malconcia, erano ancora tutti vivi...."
Onoa era esausto, ma prima di potersi abbandonare ad un dolce sonno ristoratore, gli era rimasta ancora una cosa da fare...
Si alzo a fatica dal bordo della sua branda su cuo si era seduto, aveva le gambe indolenzite e molli nello stesso tempo, per la tensione passata nei momenti del combattimento, raggiunse il tavolino e prese il contenitore di bibitone che Shakti non aveva toccato, andandosi a rintanare subito nella propria cuccetta.
Si avvicinò alla cuccetta di Shakti, con voce calma e dolce ma decisa porgendole il bibitone le disse:
"Vieni Shakti, c'è una cosa che vorrei farti vedere..."
[Attendo reazione da parte di Shakti, se non viene mi tocca caricarmela a forza in spalla]
- Darcadia
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Kate e Mark
"al momento non abbiamo tecnici che se ne occupano perché sono tutti impegnati con le riparazioni della Valiant.".
Onoa e Shatki
Shatki si alzò guardandolo. Sembrava arrabiata e indispettita in un modo che ricordava quello di una ragazzina. Sospirò e il suo volto si rilassò.
Disse docilmente "va bene..."
Prese il bibtone e si alzò dalla cuccetta dandogli la mano.
Cashval e Robert
"Ahhh, il non più così giovane kami..." disse Bauer un po' sorpreso.
"ti ricordo da ragazzo ai ricevimenti. Come cambiano le cose col tempo..." disse pensieroso. poi tornò a guardarli con fare saccente.
"Flanegan non capiva niente... aveva avuto un'intuizione ma niente di più. Era convinto che il suo ragazzo prodigio fosse l'espressione della massima evoluzione dell'uomo, un distillato del meglio che c'è..." scosse la testa
"Ma questo modo di vedere faceva comodo al regime...la selezione della razza. Se ghiren zabi avesse vinto avevano già preparato un piano di selezione razziale... ma erano tutte stronzate." annuì.
"i new type non sono così 'new'. Sono piuttosto ciò che l'uomo sarebbe se non fosse successo qualcosa. Sono convinto che in principio tutti gli esseri umani fossero in sintonia e in armonia. Poi è successo qualcosa e hanno perso questa capacità o forse l'hanno voluta perdere per appagare i propri desideri personali piuttosto che dover rendere conto ai loro simili." ne stava parlando quasi come se vedesse scene che ne robert ne cashval potevano intravedere.
"Se sei in sintonia con gli altri non puoi far loro del male o sopraffarli, capite? La nostra intera società invece si basa sull'appagamento personale e sulla legge del più forte. In un ambiente simile capacità com quelle dei newtype si sopiscono per una semplice questione di sopravvivenza ed equilibrio mentale." sospirò.
"La colonizzazione spaziale ha dato la chance all'umanità di riscoprire l'importanza di queste capacità e risvegliarle istintivamente, ma anche così si tratta di un evento raro. Non è questione di genetica come diceva la propaganda ma di stato mentale"
"Per dimostrare questo ho dovuto ricorrere a tecniche di condizionamento e rimuovere gli inutili e insignificanti ricordi di una società ignorante e barbarica quale quella in cui viviamo. I miei ragazzi rinascono a nuova vita e io li plasmo come gli esseri che dovrebbero essere! Alcuni di loro erano traumatizzati senza possibilità di cura e grazie alle mie conoscenze ora hanno una nuova esistenza!" taque per un secondo osservandoli.
Tenaka faticava a rimanere impassibile. Era confuso da quanto il dottore aveva appena detto.
"Loro sono i semi di un nuovo mondo che verrà in cui quelli come e voi sono solo un intralcio. Un mondo di armonia e pace. Il vero mondo che Zeon Zum Daikun aveva profetizzato." si rabbuiò.
"Presto cercheranno di distruggerli. I miei ragazzi vengono cresciuti e addestrati per educare macchine da guerra automatizzate. L'intelligenza artificiale di bordo assorbe le esperienze di battaglia e un macchinario speciale che si sincronizza col loro pensiero memorizza le loro facoltà..." si mise le mani nei capelli con fare disperato.
"Quando muoiono resta un eco in questo macchinario e l'intelligenza artificiale può usarne le facoltà come se fosse un newtype, ma senza le limitazioni di un fisico umano..."
"Una volta che hanno usato il mobil suit abbastanza da averne impresso le proprie facoltà vengono soppressi col veleno..." il suo sguardo esprimeva orrore.
[bauer tace per un poco guardando in basso con gli occhi sgranati. sembra quasi stia per vomitare. Cashval e Robert possono intervenire e/o aggiungere domande]
"Stiamo dirigendosi verso un punto di rifornimento ad un paio di giorni da qui...Di più non posso dirti per ragioni di sicurezza. Puoi tranquillamente andare se vuoi ma non esagerare perché sei appena ritornato da una missione spossante." disse kate cercando di essere rassicurante."Dove siamo diretti Kate?..."
Disse l'ex-collaudatore zeoniano prima di sorseggiare la propria bevanda per poi proseguire...
"...Vorrei poter dare un'occhiata all'hangar dei Mobile Suits prima che si verifichino altre sorprese, vorrei assistere alle operazioni di riarmo e manutenzione se mi é concesso, vorrei provare a simulare anche un combattimento subacqueo su di un modello anfibio così da poter essere utile almeno come riserva in caso di bisogno..."
"al momento non abbiamo tecnici che se ne occupano perché sono tutti impegnati con le riparazioni della Valiant.".
Onoa e Shatki
Shatki si alzò guardandolo. Sembrava arrabiata e indispettita in un modo che ricordava quello di una ragazzina. Sospirò e il suo volto si rilassò.
Disse docilmente "va bene..."
Prese il bibtone e si alzò dalla cuccetta dandogli la mano.
Cashval e Robert
"Ahhh, il non più così giovane kami..." disse Bauer un po' sorpreso.
"ti ricordo da ragazzo ai ricevimenti. Come cambiano le cose col tempo..." disse pensieroso. poi tornò a guardarli con fare saccente.
"Flanegan non capiva niente... aveva avuto un'intuizione ma niente di più. Era convinto che il suo ragazzo prodigio fosse l'espressione della massima evoluzione dell'uomo, un distillato del meglio che c'è..." scosse la testa
"Ma questo modo di vedere faceva comodo al regime...la selezione della razza. Se ghiren zabi avesse vinto avevano già preparato un piano di selezione razziale... ma erano tutte stronzate." annuì.
"i new type non sono così 'new'. Sono piuttosto ciò che l'uomo sarebbe se non fosse successo qualcosa. Sono convinto che in principio tutti gli esseri umani fossero in sintonia e in armonia. Poi è successo qualcosa e hanno perso questa capacità o forse l'hanno voluta perdere per appagare i propri desideri personali piuttosto che dover rendere conto ai loro simili." ne stava parlando quasi come se vedesse scene che ne robert ne cashval potevano intravedere.
"Se sei in sintonia con gli altri non puoi far loro del male o sopraffarli, capite? La nostra intera società invece si basa sull'appagamento personale e sulla legge del più forte. In un ambiente simile capacità com quelle dei newtype si sopiscono per una semplice questione di sopravvivenza ed equilibrio mentale." sospirò.
"La colonizzazione spaziale ha dato la chance all'umanità di riscoprire l'importanza di queste capacità e risvegliarle istintivamente, ma anche così si tratta di un evento raro. Non è questione di genetica come diceva la propaganda ma di stato mentale"
"Per dimostrare questo ho dovuto ricorrere a tecniche di condizionamento e rimuovere gli inutili e insignificanti ricordi di una società ignorante e barbarica quale quella in cui viviamo. I miei ragazzi rinascono a nuova vita e io li plasmo come gli esseri che dovrebbero essere! Alcuni di loro erano traumatizzati senza possibilità di cura e grazie alle mie conoscenze ora hanno una nuova esistenza!" taque per un secondo osservandoli.
Tenaka faticava a rimanere impassibile. Era confuso da quanto il dottore aveva appena detto.
"Loro sono i semi di un nuovo mondo che verrà in cui quelli come e voi sono solo un intralcio. Un mondo di armonia e pace. Il vero mondo che Zeon Zum Daikun aveva profetizzato." si rabbuiò.
"Presto cercheranno di distruggerli. I miei ragazzi vengono cresciuti e addestrati per educare macchine da guerra automatizzate. L'intelligenza artificiale di bordo assorbe le esperienze di battaglia e un macchinario speciale che si sincronizza col loro pensiero memorizza le loro facoltà..." si mise le mani nei capelli con fare disperato.
"Quando muoiono resta un eco in questo macchinario e l'intelligenza artificiale può usarne le facoltà come se fosse un newtype, ma senza le limitazioni di un fisico umano..."
"Una volta che hanno usato il mobil suit abbastanza da averne impresso le proprie facoltà vengono soppressi col veleno..." il suo sguardo esprimeva orrore.
[bauer tace per un poco guardando in basso con gli occhi sgranati. sembra quasi stia per vomitare. Cashval e Robert possono intervenire e/o aggiungere domande]
- Patrick Johnson
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Robert Bauemer
Ascoltò Bauer durante il suo discorso. Da quello che capì, pareva che Casvhal fosse in qualche modo collegato con questo dottore. Che fosse uno di quei signorotti che se la facevano ai banchetti lisciando il pelo agli Zabi ? Si chiese improvvisamente quanto fosse attendibile il fascicolo che aveva letto nei suoi riguardi durante il trasferimento a bordo del Mad Angler di qualche giorno prima. Stava sospettando che Casvhal non combattesse per le colonie ma per un ideale contorto come quello di Zeon. Sperò improvvisamente che non fosse rimasto accecato dall'odio nei confronti della Federazione per la disfatta del Principato nè che sperasse in una sua rinascita improvvisa e sfolgorante, quelli erano i soggetti più pericolosi. Aveva sentito qualcosa a riguardo di un riassemblamento di Zeon, ma erano voci a cui non aveva voluto credere, aveva abbastanza guai a sopravvivere all'epoca, non voleva attirare l'attenzione di un branco di Federali o Titans assetati di vendetta personale. Guardò il suo compagno un attimo con aria interrogativa per qualche secondo prima di tornare a osservare il prigioniero che nel frattempo continuava a parlare. Parlava di cose che Baumer non sapeva, di voci di corridoio.
Sentiva nuovamente lo spettro di Zeon allugnarsi su di lui. Tutti i ricordi della propaganda, i video messaggi, la propaganda cartacea, gli inni, gli striscioni, le adunate delle folle.. la sua divisa da giovane militante... cercò di ricacciare indietro i pensieri e di concentrarsi sull'interrogatorio. Il dottore pareva continuare a parlare ininterrottamente. Era spocchioso, arrogante, presuntuoso, non gli piaceva per niente e poi... stava dicendo troppe assurdità.
Passi per i newtype ma ora si stava raggiungendo il limite. Si trattenne dall'intervenire, ma non potè rimanere impassabile quando parlò dei mobile suits.
Aprì leggermente la bocca sorpreso mentre ascoltava il dottore. Che il suo Zaku contenesse qualcosa del genere? Lo scambio di mano fra la mano destra e quella sinistra in automatico non era stata una cosa normale durante l'attacco della base... e il power output degli Zaku? La loro mobilità? Era realmente dovuta a un miglioramento dato dai tecnici dell'AEUG ?
Quando poi Bauer proferì le parole sulla sorte dei piloti, non potè trattenere una smorfia leggera. Che senso aveva addestrare dei piloti per poi ammazzarli? Non era più logico continuare a far apprendere il software, sempre che si volesse credere a sparate di quel genere, con un'esperienza sempre maggiore indotta dal pilota stesso ? Il ragionamento di Bauer gli pareva decisamente assurdo e fuori misura, un ragionamento più di un padre ossessivo coi propri figli che di un semplice dottore.
Che fosse una vittima ? Che anche gli altri piloti a bordo dei mostri bianchi fossero delle vittime ? E chi non lo era in un conflitto come quello?
Cercò di calmarsi senza far trapelare le proprie emozioni, mentre dentro di lui cominciavano ad accavallarsi più domande una di seguito all'altra, ma doveva dar loro un ordine. In tutto quel marasma di domande, di questioni, di problemi e misteri irrisolti sia dello 0079 che del conflitto attuale, doveva porvi un ordine, un raccoglimento, una sequenza logica. Se perdeva le redini rischiava di perdere il filo del resto.
Prima d'intervenire , voleva ancora vedere se Casvhal riusciva ad estrarre dal figuro che avevano di fronte qualche altra informazione... poi avrebbe provato a chiedere qualcosa di più specifico, sempre che il suo compagno non intendesse farlo prima di lui.
Ascoltò Bauer durante il suo discorso. Da quello che capì, pareva che Casvhal fosse in qualche modo collegato con questo dottore. Che fosse uno di quei signorotti che se la facevano ai banchetti lisciando il pelo agli Zabi ? Si chiese improvvisamente quanto fosse attendibile il fascicolo che aveva letto nei suoi riguardi durante il trasferimento a bordo del Mad Angler di qualche giorno prima. Stava sospettando che Casvhal non combattesse per le colonie ma per un ideale contorto come quello di Zeon. Sperò improvvisamente che non fosse rimasto accecato dall'odio nei confronti della Federazione per la disfatta del Principato nè che sperasse in una sua rinascita improvvisa e sfolgorante, quelli erano i soggetti più pericolosi. Aveva sentito qualcosa a riguardo di un riassemblamento di Zeon, ma erano voci a cui non aveva voluto credere, aveva abbastanza guai a sopravvivere all'epoca, non voleva attirare l'attenzione di un branco di Federali o Titans assetati di vendetta personale. Guardò il suo compagno un attimo con aria interrogativa per qualche secondo prima di tornare a osservare il prigioniero che nel frattempo continuava a parlare. Parlava di cose che Baumer non sapeva, di voci di corridoio.
Sentiva nuovamente lo spettro di Zeon allugnarsi su di lui. Tutti i ricordi della propaganda, i video messaggi, la propaganda cartacea, gli inni, gli striscioni, le adunate delle folle.. la sua divisa da giovane militante... cercò di ricacciare indietro i pensieri e di concentrarsi sull'interrogatorio. Il dottore pareva continuare a parlare ininterrottamente. Era spocchioso, arrogante, presuntuoso, non gli piaceva per niente e poi... stava dicendo troppe assurdità.
Passi per i newtype ma ora si stava raggiungendo il limite. Si trattenne dall'intervenire, ma non potè rimanere impassabile quando parlò dei mobile suits.
Aprì leggermente la bocca sorpreso mentre ascoltava il dottore. Che il suo Zaku contenesse qualcosa del genere? Lo scambio di mano fra la mano destra e quella sinistra in automatico non era stata una cosa normale durante l'attacco della base... e il power output degli Zaku? La loro mobilità? Era realmente dovuta a un miglioramento dato dai tecnici dell'AEUG ?
Quando poi Bauer proferì le parole sulla sorte dei piloti, non potè trattenere una smorfia leggera. Che senso aveva addestrare dei piloti per poi ammazzarli? Non era più logico continuare a far apprendere il software, sempre che si volesse credere a sparate di quel genere, con un'esperienza sempre maggiore indotta dal pilota stesso ? Il ragionamento di Bauer gli pareva decisamente assurdo e fuori misura, un ragionamento più di un padre ossessivo coi propri figli che di un semplice dottore.
Che fosse una vittima ? Che anche gli altri piloti a bordo dei mostri bianchi fossero delle vittime ? E chi non lo era in un conflitto come quello?
Cercò di calmarsi senza far trapelare le proprie emozioni, mentre dentro di lui cominciavano ad accavallarsi più domande una di seguito all'altra, ma doveva dar loro un ordine. In tutto quel marasma di domande, di questioni, di problemi e misteri irrisolti sia dello 0079 che del conflitto attuale, doveva porvi un ordine, un raccoglimento, una sequenza logica. Se perdeva le redini rischiava di perdere il filo del resto.
Prima d'intervenire , voleva ancora vedere se Casvhal riusciva ad estrarre dal figuro che avevano di fronte qualche altra informazione... poi avrebbe provato a chiedere qualcosa di più specifico, sempre che il suo compagno non intendesse farlo prima di lui.
Robert Baumer, pilot of the MS-06 F2 AEUG Custom
--Belive in the sign of Z!--
--Gundam UC Century Fan--
"Il mio casato, lo porto sulle spalle" Brynden Tully]
"L'inverno stà arrivando" Motto Casata Stark
- Athrun Zala
- Tenente Colonnello
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- Iscritto il: mar apr 19, 2005 1:19 pm
Continuò impassibile a fissare l'uomo:"oh certo dottor Bauer un mondo di armonia e pace, tanto che i suoi bellissimi nuovi semi sono addestrati a pilotare dei mobile suits...senza dire che i semi della pace in mano ai Titans...anzi che quegli schifosi li ammazzino senza farli soffrire e basta quando hanno finito di utilizzarli.
Ma veramente pensa che sia credibile come scusa la sua visione utopica quando sapeva benissimo cosa accadeva nella base...o forse non ci sta dicendo tutto? Oppure vuole solo liberarsi di un peso sulla sua coscienza e si è autoconvinto che tutto questo sia reale: ma sa meglio di me che sono solo balle...cancellare un esistenza malata...e quei poveri ragazzi magari nemmeno sanno chi erano prima, chi erano i loro genitori, come si chiamano magari non hanno piu ricordi di cio che erano prima della sua cura...ma non divaghiamo.
Se crede a mezza parola di quelle che ha detto e se vuole che le sue creature non vengano fatte fuori allora ci aiuti: ci dovrà preparare una relazione tecnica su quello che veniva svolto nella base, sulle AI e sulla sperimentazione del nemico evidenziando capacità massime effettive in concomitanza con un pilota new type, noi abbiamo le macchine qui ma senza pilota non credo potremo stimare il reale potenziale dei suit, questi dati verranno discussi dai nostri ingegneri in modo che la prossima volta i nostri mezzi non siano inermi e impreparati allo scontro.
Inoltre immagino che un'eventuale malfunzionamento delle AI potrebbe portare a un blocco dei suit e al recupero dei piloti e dei mezzi, immagino sia suo interesse operare in questa direzione.
Questa è una scelta di fornte la quale la stiamo ponendo e penso che comunque le convenga collaborare con noi, anche se ovviamente sarà in stato di fermo.
Dopo che avrà preso la sua decisione potremmo chiacchierare un pochino sul come mai la base era allertata per esempio, sono proprio curioso di sapere cosa ha da dirci a riguardo...."
Ma veramente pensa che sia credibile come scusa la sua visione utopica quando sapeva benissimo cosa accadeva nella base...o forse non ci sta dicendo tutto? Oppure vuole solo liberarsi di un peso sulla sua coscienza e si è autoconvinto che tutto questo sia reale: ma sa meglio di me che sono solo balle...cancellare un esistenza malata...e quei poveri ragazzi magari nemmeno sanno chi erano prima, chi erano i loro genitori, come si chiamano magari non hanno piu ricordi di cio che erano prima della sua cura...ma non divaghiamo.
Se crede a mezza parola di quelle che ha detto e se vuole che le sue creature non vengano fatte fuori allora ci aiuti: ci dovrà preparare una relazione tecnica su quello che veniva svolto nella base, sulle AI e sulla sperimentazione del nemico evidenziando capacità massime effettive in concomitanza con un pilota new type, noi abbiamo le macchine qui ma senza pilota non credo potremo stimare il reale potenziale dei suit, questi dati verranno discussi dai nostri ingegneri in modo che la prossima volta i nostri mezzi non siano inermi e impreparati allo scontro.
Inoltre immagino che un'eventuale malfunzionamento delle AI potrebbe portare a un blocco dei suit e al recupero dei piloti e dei mezzi, immagino sia suo interesse operare in questa direzione.
Questa è una scelta di fornte la quale la stiamo ponendo e penso che comunque le convenga collaborare con noi, anche se ovviamente sarà in stato di fermo.
Dopo che avrà preso la sua decisione potremmo chiacchierare un pochino sul come mai la base era allertata per esempio, sono proprio curioso di sapere cosa ha da dirci a riguardo...."
Ultima modifica di Athrun Zala il mer giu 13, 2007 3:01 am, modificato 1 volta in totale.
- Ghilbert
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- Iscritto il: mer gen 26, 2005 8:32 am
Kou Uraki
La sensazione dell'acqua calda che scorreva sul suo corpo era impagabile.
Gli sembrava che assieme all'acqua, al sudore e alla polvere della battaglia se ne andassero via le brutte esperienze e gli affanni degli ultimi giorni. si posò le mani ai lati della fronte e cercò di scacciare le immgini di orrore che gli affollavano la mente, e gli interrogativi sulla sorte dei suoi ex compagni dell'Albion, su quello che era successo in quella base, sui misteri del suo nuovo Gundam.
Il Gundam, ogni volta che il suo cammino aveva incrociato una di quelle macchine il destino lo aveva portato ad affrrontare prove durissime, e gli aveva portato via molti compagni preziosi. Si augurò con tutto se stesso che stavolta le cose andassero diversamente. Allungò una mano verso la manopola e chiuse l'acqua, uscì dalla doccia e s'infilò un'accappatoio. Asciugandosi la testa si sedette davanti al terminale ed inserì il disco con i dati dell'ultimo combattimento contro il mobile armour di Monsha. C'era qualcosa che non agli tornava nell'ultimo combattimento, e voleva cercare una prova che fugasse i suoi dubbi, ma giunto alla scena della separazione e recupero dei due moduli del BS e si accorse che i suoi sospetti corrispondevano alla realtà. Il Gundam aveva agito di sua sponte ed aveva corretto la sua manovra per recuperare il modulo inferiore, quasi come se non volesse rinunciare al suo nuovo corpo. Questo avrebbe voluto significare che quel Modello fosse dotato di una volontà propria, ma come era possibile? L'unica IA che conoscevano di così complessa era Alice, ma i Gundam non avrebbero dovuto averne una installata. Anzi, fino a prima dell'ultimo scontro, il Gundam si era comportato esattamente come lui si aspettava, era solo dopo che aveva cominciato a mostrare delle iniziative volte a proteggerlo. C'era una sola persona che conosceva quel Gundam a fondo su quella nave, e si trovava rinchiusa in una cella poco distante. Kou si vestì indossando dei pantaloni di tipo militare, una tshirt e si diresse verso la cella dove era detenuta Nina e l'altro soldato federale.
[nulla da segnalare, Kou si dirige alla cella e mostra a Nina le sue scoperte, per vedere se lei ne capisce più di lui]
ciao
La sensazione dell'acqua calda che scorreva sul suo corpo era impagabile.
Gli sembrava che assieme all'acqua, al sudore e alla polvere della battaglia se ne andassero via le brutte esperienze e gli affanni degli ultimi giorni. si posò le mani ai lati della fronte e cercò di scacciare le immgini di orrore che gli affollavano la mente, e gli interrogativi sulla sorte dei suoi ex compagni dell'Albion, su quello che era successo in quella base, sui misteri del suo nuovo Gundam.
Il Gundam, ogni volta che il suo cammino aveva incrociato una di quelle macchine il destino lo aveva portato ad affrrontare prove durissime, e gli aveva portato via molti compagni preziosi. Si augurò con tutto se stesso che stavolta le cose andassero diversamente. Allungò una mano verso la manopola e chiuse l'acqua, uscì dalla doccia e s'infilò un'accappatoio. Asciugandosi la testa si sedette davanti al terminale ed inserì il disco con i dati dell'ultimo combattimento contro il mobile armour di Monsha. C'era qualcosa che non agli tornava nell'ultimo combattimento, e voleva cercare una prova che fugasse i suoi dubbi, ma giunto alla scena della separazione e recupero dei due moduli del BS e si accorse che i suoi sospetti corrispondevano alla realtà. Il Gundam aveva agito di sua sponte ed aveva corretto la sua manovra per recuperare il modulo inferiore, quasi come se non volesse rinunciare al suo nuovo corpo. Questo avrebbe voluto significare che quel Modello fosse dotato di una volontà propria, ma come era possibile? L'unica IA che conoscevano di così complessa era Alice, ma i Gundam non avrebbero dovuto averne una installata. Anzi, fino a prima dell'ultimo scontro, il Gundam si era comportato esattamente come lui si aspettava, era solo dopo che aveva cominciato a mostrare delle iniziative volte a proteggerlo. C'era una sola persona che conosceva quel Gundam a fondo su quella nave, e si trovava rinchiusa in una cella poco distante. Kou si vestì indossando dei pantaloni di tipo militare, una tshirt e si diresse verso la cella dove era detenuta Nina e l'altro soldato federale.
[nulla da segnalare, Kou si dirige alla cella e mostra a Nina le sue scoperte, per vedere se lei ne capisce più di lui]
ciao
StarSubbeR no Tameni!
- Ferro
- Karaoker Kamikaze
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- Iscritto il: dom mar 13, 2005 11:35 am
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Chen Wu Fei Long
Finalmente per una volta sembrava proprio che il peggio fosse passato. Per come si era messa la situazione pochi istanti prima del loro partenza definitiva con il Valiant, sembrava quasi un miracolo che nel sottomarino ci fossero tutti. Chissà come stava adesso il comandante... Chissà quando l'avrebbero rivista in forze e pronta a dar validi comandi a tutti come sempre...
Erano parecchi i pensieri che affollavano la mente di Chen, mentre piano piano sorseggiava la sua bevanda energetica, cercando di trarre da ogni momento il maggior rilassamento possibile. Faceva ampi respiri, quasi a voler espellere anche con l'aria che respirava tutta la fatica, la stanchezza, l'energia negativa per ricaricarsi al top. Quella che sembrava quasi una metodica meditazione zen aveva come sottofondo un brusio dettato da una voce pimpante e divertita: quella di Aki. La giovane tempestava il pilota orientale con le domande più disparate, ora che erano in pieno e totale relax o quasi. Quei momenti terribili avvenuti poco tempo prima... fino a quella lacrima che da sola rotolava sulla guancia di un inerme Chen... sembravano svaniti in una bolla di sapone.
"Magari fosse sempre così..."
A Chen piaceva vedere sul volto di Aki quel bel sorriso così innocente e puro... Gli faceva quasi passare ogni preoccupazione.
"Vorrei che tutti un giorno potessero avere sul volto un sorriso così sincero..."
Chen prese un attimo la parola, in mezzo a tutte quelle richieste della ragazza:
"Aki, ti chiedo infinitamente perdono per tutti i guai che ti ho fatto passare trascinandoti nel cockpit di quel Mobile Suit... Ti ho addirittura chiesto di collaborare con me per piazzare quel colpo che poi si è rivelato inutile o quasi... Scusami..."
"Non farti coinvolgere anche tu in questo dannato conflitto... Ti prego..."
"... tu la chiami vita del sovversivo... io preferisco chiamarla vita di chi persegue la giustizia...sembreranno paroloni campati in aria, ma se non la pensassi così davvero non militerei in questa squadra. Non è un gioco o qualcosa di simile... Non parlarne con troppa leggerezza... Ma ora basta discorsi seri, via... Quella posizione così scomoda nel cockpit non ti ha ammaccato troppo vero?"
E con un sorriso divertito le tirò un leggerissimo buffetto su una guancia.
"Già... Ammaccato... Chissà come starà anche il mio ferrovecchio..."
"Aki, io andrei a dare una controllatina ai nostri MS nell'hangar... mi fai compagnia?"
[nulla in più da segnalare mi sembra ]
Finalmente per una volta sembrava proprio che il peggio fosse passato. Per come si era messa la situazione pochi istanti prima del loro partenza definitiva con il Valiant, sembrava quasi un miracolo che nel sottomarino ci fossero tutti. Chissà come stava adesso il comandante... Chissà quando l'avrebbero rivista in forze e pronta a dar validi comandi a tutti come sempre...
Erano parecchi i pensieri che affollavano la mente di Chen, mentre piano piano sorseggiava la sua bevanda energetica, cercando di trarre da ogni momento il maggior rilassamento possibile. Faceva ampi respiri, quasi a voler espellere anche con l'aria che respirava tutta la fatica, la stanchezza, l'energia negativa per ricaricarsi al top. Quella che sembrava quasi una metodica meditazione zen aveva come sottofondo un brusio dettato da una voce pimpante e divertita: quella di Aki. La giovane tempestava il pilota orientale con le domande più disparate, ora che erano in pieno e totale relax o quasi. Quei momenti terribili avvenuti poco tempo prima... fino a quella lacrima che da sola rotolava sulla guancia di un inerme Chen... sembravano svaniti in una bolla di sapone.
"Magari fosse sempre così..."
A Chen piaceva vedere sul volto di Aki quel bel sorriso così innocente e puro... Gli faceva quasi passare ogni preoccupazione.
"Vorrei che tutti un giorno potessero avere sul volto un sorriso così sincero..."
Chen prese un attimo la parola, in mezzo a tutte quelle richieste della ragazza:
"Aki, ti chiedo infinitamente perdono per tutti i guai che ti ho fatto passare trascinandoti nel cockpit di quel Mobile Suit... Ti ho addirittura chiesto di collaborare con me per piazzare quel colpo che poi si è rivelato inutile o quasi... Scusami..."
"Non farti coinvolgere anche tu in questo dannato conflitto... Ti prego..."
"... tu la chiami vita del sovversivo... io preferisco chiamarla vita di chi persegue la giustizia...sembreranno paroloni campati in aria, ma se non la pensassi così davvero non militerei in questa squadra. Non è un gioco o qualcosa di simile... Non parlarne con troppa leggerezza... Ma ora basta discorsi seri, via... Quella posizione così scomoda nel cockpit non ti ha ammaccato troppo vero?"
E con un sorriso divertito le tirò un leggerissimo buffetto su una guancia.
"Già... Ammaccato... Chissà come starà anche il mio ferrovecchio..."
"Aki, io andrei a dare una controllatina ai nostri MS nell'hangar... mi fai compagnia?"
[nulla in più da segnalare mi sembra ]
- RyuVegea
- Sergente Maggiore
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- Iscritto il: gio feb 24, 2005 3:07 pm
Mark Jurghens
...disse Mark scattando sull'attenti sfoggiando un sorriso verso Kate, voleva palesemente sdrammatizzare...
Successivamente si voltò in direzione della porta e disse...
"Se mi cercate sono nell'Hangar dei Mobile Suits.....c'é parecchio lavoro da fare e se é vero che i tecnici sono tutti impegnati, i danni che abbiamo riportato durante lo scontro dovremo ripararceli da noi...
A dopo..."
Sul volto di Mark comparve un'espressione amara, e subito dopo, la porta si richiuse dietro di lui...
I corridoi dello Yukon erano stretti, ma non gli dava fastidio camminarvi attraverso, ci era stato per una settimana e quindi ci si era abituato. Quindi andò verso prua, la dove si trovava la stiva più grande per l'alloggiamento dei suits; una volta arrivato potè notare tutti i mezzi della squadra silenziosamente addormentati ad attenderlo, quasi come se sapessero che lui era andato li appositamente per prendersene cura, o meglio, questa era solo la versione idilliaca della cosa, in realtà Mark, era andato li solo per se stesso, egoisticamente, proprio come un leone che si lecca da solo le ferite.
Si diresse verso un montacarichi, si mise al posto di guida e liftò fino a raggiungere i piedi di uno dei giganti, si mise sopra al carrello elevatore e lo fece salire fino all'altezza del cokpit, era un gigante nero, nelle fila di Zeon veniva chiamato Gundam ai tempi della guerra di un anno.......che sguardo penetrante aveva.....i suoi due occhi incutevano davvero timore e riverenza, se pur i suoi sensori fossero disattivati ed il suo gruardo di conseguenza risultasse vacuo, Mark rimase affascinato ugualmente da quella maestosità e rimase imbambolato ad osservarlo all'altezza del cokpit.
[Nulla da segnalare, Mark cerca di intortare Kate con una sceneggiata sdrammatizzante, ma é più che evidente il suo stato d'animo, per il resto si dirige verso l'hangar di prua e provando ad iniziare le operazioni di manutenzione rimane imbambolato nell'osservare un Blue Spark, il quale ha uno sguardo talmente diverso dai soliti mobile suits da affascinarlo, non aveva mai visto un Gundam da così vicino e ne rimane rapito.]
"Signorsì!"Puoi tranquillamente andare se vuoi ma non esagerare perché sei appena ritornato da una missione spossante." disse kate cercando di essere rassicurante.
...disse Mark scattando sull'attenti sfoggiando un sorriso verso Kate, voleva palesemente sdrammatizzare...
Successivamente si voltò in direzione della porta e disse...
"Se mi cercate sono nell'Hangar dei Mobile Suits.....c'é parecchio lavoro da fare e se é vero che i tecnici sono tutti impegnati, i danni che abbiamo riportato durante lo scontro dovremo ripararceli da noi...
A dopo..."
Sul volto di Mark comparve un'espressione amara, e subito dopo, la porta si richiuse dietro di lui...
I corridoi dello Yukon erano stretti, ma non gli dava fastidio camminarvi attraverso, ci era stato per una settimana e quindi ci si era abituato. Quindi andò verso prua, la dove si trovava la stiva più grande per l'alloggiamento dei suits; una volta arrivato potè notare tutti i mezzi della squadra silenziosamente addormentati ad attenderlo, quasi come se sapessero che lui era andato li appositamente per prendersene cura, o meglio, questa era solo la versione idilliaca della cosa, in realtà Mark, era andato li solo per se stesso, egoisticamente, proprio come un leone che si lecca da solo le ferite.
Si diresse verso un montacarichi, si mise al posto di guida e liftò fino a raggiungere i piedi di uno dei giganti, si mise sopra al carrello elevatore e lo fece salire fino all'altezza del cokpit, era un gigante nero, nelle fila di Zeon veniva chiamato Gundam ai tempi della guerra di un anno.......che sguardo penetrante aveva.....i suoi due occhi incutevano davvero timore e riverenza, se pur i suoi sensori fossero disattivati ed il suo gruardo di conseguenza risultasse vacuo, Mark rimase affascinato ugualmente da quella maestosità e rimase imbambolato ad osservarlo all'altezza del cokpit.
[Nulla da segnalare, Mark cerca di intortare Kate con una sceneggiata sdrammatizzante, ma é più che evidente il suo stato d'animo, per il resto si dirige verso l'hangar di prua e provando ad iniziare le operazioni di manutenzione rimane imbambolato nell'osservare un Blue Spark, il quale ha uno sguardo talmente diverso dai soliti mobile suits da affascinarlo, non aveva mai visto un Gundam da così vicino e ne rimane rapito.]
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Mark Jurghens pilota di MS-06F Zaku II C (Custom by A.E.U.G.)
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- Iscritto il: lun gen 03, 2005 2:08 pm
- Località: Roma
Interrogatorio, Cashval, Bauer, Baumer e Tenaka
Bauer guardò con ostilità Cashval.
"I titans erano gli unici disposti a seguire la linea delle mie teorie. La scienza senza i soldi in questo schifo di mondo non va da nessuna parte.
I ragazzi non sanno nulla del loro passato nè gliene importa.
Se vuoi davvero una relazione tecnica sui mobil suit perché non ti rivolgi alla Purpleton? E' quella che avete portato insieme a me qui a bordo. Per quanto riguarda piloti new-type posso rivelare il procedimento di creazione ma sembrava che non vi interessasse fino ad un attimo fa. E' un processo incredibilmente semplice ma lungo." E detto questo sogghignò cinicamente.
"Non potete nulla contro un cyber newtype... E' semplicemente al di là delle possibilità per un old type. Sono in sintonia con l'inconscio universale e questo è come la differenza tra un cieco ed un vedente. Potreste riuscire a recuperare terreno solo con un MS estremamente efficiente ammettendo che loro ne avessero di poco efficienti.
Quello che avete visto in azione alla base è un GM phantom Pain. Si tratta di un'AI che ha assimilato i riflessi di un cyber-newtype attraverso il bio-sensor, il meccanismo che c'è anche nei cabinati dei Blue Spark. In pratica quel GM è manovrato da quello che potreste definire come un fantasma e non avendo un corpo fisico col pilota il suit può esercitare manovre con accellerazioni che sarebbero letali per un pilota vivente. Come un Cyber-new-type può percepire l'istinto omicida del nemico e schivarlo con anticipo. Non avete nessuna speranza..."
"Dici di poter garantire la salvezza dei miei CNT. Ma come? 09 sembra avere un certo affetto per te, chissà forse affinità elettive..." Sorrise divertito.
"Diciamo che voglia fidarmi di voi. Sul lato tecnico dei mobil suit so molto poco ma per il resto potrei essere in grado di aiutarvi. E sì, posso anche aiutarvi a tenere testa ad un new-type con i vostri mezzi. Il prezzo? come hai detto prima la garanzia che i miei CNT siano recuperati sani e salvi." Rimase seduto con sguardo deciso ad aspettare la reazione di Cashval.
Kou, Cella dei prigionieri
Kou arrivò presso la cella dove era detenuta Nina. Il marinaio di guardia gli fece il saluto e alla sua richiesta di poter interloquire con una delle prigioniere aprì la porta della cella consentendogli di entrare. Il marinaio rimase ad osservare da fuori pronto ad intervenire in caso di bisogno. Erano in alto mare e le prigioniere non sarebbero potute scappare da nessuna parte anche se ci avessero provato.
Nina trasalì quando arrivò Kou. Si sentiva colpevole ed evitò il suo sguardo. Era seduta composta e in modo impeccabile sul sedile accanto a Charlie.
Notando questa reazione Charlie guardò con curiosità il nuovo venuto. Era carino ma aveva un modo di fare da bamboccio a suo modo di vedere le cose. Sorrise divertita. Era evidente che la tipa da sfilata di moda aveva una relazione col bamboccio o ce l'aveva avuta... Roba da soap e a lei piacevano da matti. Si mise comoda poggiando gli stivali sul sedile davanti a lei e poggiando le mani dietro la nuca rilassata contro il muro.
Kou notò che la cella era davvero molto angusta per starci persino in tre.
Chen e Aki
Aki ascoltò le parole di Chen.
"mi spiace in effetti 'sovversivo' suona male..." disse con aria colpevole ma si rilassò quando vide che Chen non se l'era presa e le aveva fatto una carezza.
Per Aki Chen aveva il pregio di farla sentire speciale e desiderata...
Percepiva una sincerità fuori dal comune e in qualche modo era certa di non sbagliarsi.
Alla domanda di Chen di seguirlo alle rimesse dei MS Aki rispose "Certo!!" con entusiasmo.
Si diressero entrambi lì e non ci volle molto per arrivarci. I corridoi erano angusti e opprimenti.
Arrivati lì notarono che Mark era già lassù un montacarichi.
Mark, rimessa
Kate sorrise alla risposta di Mark e lo osservò dirigersi verso la rimessa dei suit. Il ragazzo la preoccupava un po' perché sembrava davvero incupito...
Mentre Ryu saliva con montacarichi notò che sul blue spark di Kou era salito a bordo Cecil che stava armeggiando con la consolle della cabina seduto davanti ai comandi con uno sguardo assorto. Il ticchettiò dei tasti era frenetico. riuscì a sentire anche un ronziò provenire dall'interno che non riusciva a riconoscere tra quelli normalmente riscontrabili tra le dotazioni standard dei suit.
Chen e Aki, rimessa
Aki ebbe un sussulto, quasi un brivido e si girò in direzione di Cecil.
Bauer guardò con ostilità Cashval.
"I titans erano gli unici disposti a seguire la linea delle mie teorie. La scienza senza i soldi in questo schifo di mondo non va da nessuna parte.
I ragazzi non sanno nulla del loro passato nè gliene importa.
Se vuoi davvero una relazione tecnica sui mobil suit perché non ti rivolgi alla Purpleton? E' quella che avete portato insieme a me qui a bordo. Per quanto riguarda piloti new-type posso rivelare il procedimento di creazione ma sembrava che non vi interessasse fino ad un attimo fa. E' un processo incredibilmente semplice ma lungo." E detto questo sogghignò cinicamente.
"Non potete nulla contro un cyber newtype... E' semplicemente al di là delle possibilità per un old type. Sono in sintonia con l'inconscio universale e questo è come la differenza tra un cieco ed un vedente. Potreste riuscire a recuperare terreno solo con un MS estremamente efficiente ammettendo che loro ne avessero di poco efficienti.
Quello che avete visto in azione alla base è un GM phantom Pain. Si tratta di un'AI che ha assimilato i riflessi di un cyber-newtype attraverso il bio-sensor, il meccanismo che c'è anche nei cabinati dei Blue Spark. In pratica quel GM è manovrato da quello che potreste definire come un fantasma e non avendo un corpo fisico col pilota il suit può esercitare manovre con accellerazioni che sarebbero letali per un pilota vivente. Come un Cyber-new-type può percepire l'istinto omicida del nemico e schivarlo con anticipo. Non avete nessuna speranza..."
"Dici di poter garantire la salvezza dei miei CNT. Ma come? 09 sembra avere un certo affetto per te, chissà forse affinità elettive..." Sorrise divertito.
"Diciamo che voglia fidarmi di voi. Sul lato tecnico dei mobil suit so molto poco ma per il resto potrei essere in grado di aiutarvi. E sì, posso anche aiutarvi a tenere testa ad un new-type con i vostri mezzi. Il prezzo? come hai detto prima la garanzia che i miei CNT siano recuperati sani e salvi." Rimase seduto con sguardo deciso ad aspettare la reazione di Cashval.
Kou, Cella dei prigionieri
Kou arrivò presso la cella dove era detenuta Nina. Il marinaio di guardia gli fece il saluto e alla sua richiesta di poter interloquire con una delle prigioniere aprì la porta della cella consentendogli di entrare. Il marinaio rimase ad osservare da fuori pronto ad intervenire in caso di bisogno. Erano in alto mare e le prigioniere non sarebbero potute scappare da nessuna parte anche se ci avessero provato.
Nina trasalì quando arrivò Kou. Si sentiva colpevole ed evitò il suo sguardo. Era seduta composta e in modo impeccabile sul sedile accanto a Charlie.
Notando questa reazione Charlie guardò con curiosità il nuovo venuto. Era carino ma aveva un modo di fare da bamboccio a suo modo di vedere le cose. Sorrise divertita. Era evidente che la tipa da sfilata di moda aveva una relazione col bamboccio o ce l'aveva avuta... Roba da soap e a lei piacevano da matti. Si mise comoda poggiando gli stivali sul sedile davanti a lei e poggiando le mani dietro la nuca rilassata contro il muro.
Kou notò che la cella era davvero molto angusta per starci persino in tre.
Chen e Aki
Aki ascoltò le parole di Chen.
"mi spiace in effetti 'sovversivo' suona male..." disse con aria colpevole ma si rilassò quando vide che Chen non se l'era presa e le aveva fatto una carezza.
Per Aki Chen aveva il pregio di farla sentire speciale e desiderata...
Percepiva una sincerità fuori dal comune e in qualche modo era certa di non sbagliarsi.
Alla domanda di Chen di seguirlo alle rimesse dei MS Aki rispose "Certo!!" con entusiasmo.
Si diressero entrambi lì e non ci volle molto per arrivarci. I corridoi erano angusti e opprimenti.
Arrivati lì notarono che Mark era già lassù un montacarichi.
Mark, rimessa
Kate sorrise alla risposta di Mark e lo osservò dirigersi verso la rimessa dei suit. Il ragazzo la preoccupava un po' perché sembrava davvero incupito...
Mentre Ryu saliva con montacarichi notò che sul blue spark di Kou era salito a bordo Cecil che stava armeggiando con la consolle della cabina seduto davanti ai comandi con uno sguardo assorto. Il ticchettiò dei tasti era frenetico. riuscì a sentire anche un ronziò provenire dall'interno che non riusciva a riconoscere tra quelli normalmente riscontrabili tra le dotazioni standard dei suit.
Chen e Aki, rimessa
Aki ebbe un sussulto, quasi un brivido e si girò in direzione di Cecil.
- RyuVegea
- Sergente Maggiore
- Messaggi: 239
- Iscritto il: gio feb 24, 2005 3:07 pm
Mark Jurghens
Mark osservò l'interno del cokpit aperto del Blue Spark, quella macchina lo affascinava, era qualcosa che lui non aveva mai visto e voleva assolutamente saperne di più....vide o meglio "sentì" Cecil arrovellarsi con i comandi al suo interno, sembrava digitare qualcosa sul tastierino alphanumerico in dotazione al suit, forse stava riscrivendo una parte del sistema operativo o stava settando dei parametri del bilanciamento per l'uso terrestre....Mark era curioso così si introdusse nell'abitacolo sporgendosi leggermente al suo interno, dopo di che disse osservando la strumentazione...
"Ciao Cecil, posso chiederti cosa stai facendo? Non vorrei disturbarti, ma visto che questa macchina mi incuriosiva non ho resistito alla tentazione di intrufolarmici......ha uno sguardo.....a dir poco magnetico...."
Mark sembrava quasi un bambino mentre parlava dei suit, dalle sue parole traspariva l'innocenza e l'amore che lui provava per quelle macchine quasi come se quelle avessero uno spirito proprio e per tanto meritassero di essere rispettate, ma non come semplici oggetti, ma come fedeli compagne....
"...Scusami, vorrei poterti essere utile, almeno potrò finalmente fare qualcosa di buono..."
Con queste ultime parole Mark ricordò a se stesso la propria debolezza, aveva bisogno di maggior forza, aveva bisogno di fare qualcosa per cui poteva essere utile a qualcuno, non voleva che i suoi compagni e la memoria dei suoi genitori venissero infangati dalla sua incapacità....
Mark guardava Cecil con fare deciso, come se da se stesso trasparisse tutta la fermezza dei suoi intenti.
Voleva....anzi DOVEVA fare qualcosa per se stesso e per gli altri, non poteva permettersi di esitare ancora, aveva bisogno di quella forza che si trova solo dentro se stessi, la forza della determinazione dell'animo umano.
Nel frattempo Mark non si accorse che all'interno dell'Hangar si erano introdotti anche Chen ed Aki...
[Nulla da segnalare, Mark é semplicemente incuriosito e per tanto cerca di saperne di più, ma nel frattempo i suoi sensi di colpa lo attanagliano e quindi cerca di porvi rimedio anche perchè si era ripromesso di fare qualcosa di concreto per non ricadere in uno stato iperdepressivo deletereo per se stesso e per la squadra.]
Mark osservò l'interno del cokpit aperto del Blue Spark, quella macchina lo affascinava, era qualcosa che lui non aveva mai visto e voleva assolutamente saperne di più....vide o meglio "sentì" Cecil arrovellarsi con i comandi al suo interno, sembrava digitare qualcosa sul tastierino alphanumerico in dotazione al suit, forse stava riscrivendo una parte del sistema operativo o stava settando dei parametri del bilanciamento per l'uso terrestre....Mark era curioso così si introdusse nell'abitacolo sporgendosi leggermente al suo interno, dopo di che disse osservando la strumentazione...
"Ciao Cecil, posso chiederti cosa stai facendo? Non vorrei disturbarti, ma visto che questa macchina mi incuriosiva non ho resistito alla tentazione di intrufolarmici......ha uno sguardo.....a dir poco magnetico...."
Mark sembrava quasi un bambino mentre parlava dei suit, dalle sue parole traspariva l'innocenza e l'amore che lui provava per quelle macchine quasi come se quelle avessero uno spirito proprio e per tanto meritassero di essere rispettate, ma non come semplici oggetti, ma come fedeli compagne....
"...Scusami, vorrei poterti essere utile, almeno potrò finalmente fare qualcosa di buono..."
Con queste ultime parole Mark ricordò a se stesso la propria debolezza, aveva bisogno di maggior forza, aveva bisogno di fare qualcosa per cui poteva essere utile a qualcuno, non voleva che i suoi compagni e la memoria dei suoi genitori venissero infangati dalla sua incapacità....
Mark guardava Cecil con fare deciso, come se da se stesso trasparisse tutta la fermezza dei suoi intenti.
Voleva....anzi DOVEVA fare qualcosa per se stesso e per gli altri, non poteva permettersi di esitare ancora, aveva bisogno di quella forza che si trova solo dentro se stessi, la forza della determinazione dell'animo umano.
Nel frattempo Mark non si accorse che all'interno dell'Hangar si erano introdotti anche Chen ed Aki...
[Nulla da segnalare, Mark é semplicemente incuriosito e per tanto cerca di saperne di più, ma nel frattempo i suoi sensi di colpa lo attanagliano e quindi cerca di porvi rimedio anche perchè si era ripromesso di fare qualcosa di concreto per non ricadere in uno stato iperdepressivo deletereo per se stesso e per la squadra.]
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Mark Jurghens pilota di MS-06F Zaku II C (Custom by A.E.U.G.)
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- Lohaker
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- Iscritto il: lun ago 30, 2004 12:08 pm
[Onoa Drengot]
Onoa era partito con l'intenzione di portare Shakti da Claire, per farle capire come a volte ci fossero cose + importanti dei rapporti interpersonali, e che la vita delle persone aveva un valore inestimabile...
...ma quando strinse la sua mano, si sentì avvolto di calore, e il briciolo di determinazione che gli era rimasto, lasciò posto alla stanchezza...
...erano tutti salvi e avrebbe avuto modo di parlargli di quelle cose in futuro, magari con un po' più di lucidità.
Girato l'angolo, si fermò, la guardò dritta negli occhi, e senza dire una parola, abbracciandola la baciò, lasciandosi perdere in quel tenero calore...
[Che ve devo di' in questo mondo di guerra, ci vuole qualche piccioncino che si eleva dal mondo materiale, per dare una svolta rosa alla storia... ...anche perché se mai il sadico master penserà di dare una svolta yaoi a qualche personaggio, non saranno cose che riguarderanno Onoa, in quanto già palesemente etero.]
Onoa era partito con l'intenzione di portare Shakti da Claire, per farle capire come a volte ci fossero cose + importanti dei rapporti interpersonali, e che la vita delle persone aveva un valore inestimabile...
...ma quando strinse la sua mano, si sentì avvolto di calore, e il briciolo di determinazione che gli era rimasto, lasciò posto alla stanchezza...
...erano tutti salvi e avrebbe avuto modo di parlargli di quelle cose in futuro, magari con un po' più di lucidità.
Girato l'angolo, si fermò, la guardò dritta negli occhi, e senza dire una parola, abbracciandola la baciò, lasciandosi perdere in quel tenero calore...
[Che ve devo di' in questo mondo di guerra, ci vuole qualche piccioncino che si eleva dal mondo materiale, per dare una svolta rosa alla storia... ...anche perché se mai il sadico master penserà di dare una svolta yaoi a qualche personaggio, non saranno cose che riguarderanno Onoa, in quanto già palesemente etero.]
- Patrick Johnson
- Sergente
- Messaggi: 187
- Iscritto il: ven mar 17, 2006 4:22 pm
Prima che Casvhal potesse parlare, Robert decise di intervenire alzando leggermente la mano come per scusarsi con il suo compagno.Darcadia ha scritto:Interrogatorio, Cashval, Bauer, Baumer e Tenaka
Bauer guardò con ostilità Cashval.
"I titans erano gli unici disposti a seguire la linea delle mie teorie. La scienza senza i soldi in questo schifo di mondo non va da nessuna parte.
I ragazzi non sanno nulla del loro passato nè gliene importa.
Se vuoi davvero una relazione tecnica sui mobil suit perché non ti rivolgi alla Purpleton? E' quella che avete portato insieme a me qui a bordo. Per quanto riguarda piloti new-type posso rivelare il procedimento di creazione ma sembrava che non vi interessasse fino ad un attimo fa. E' un processo incredibilmente semplice ma lungo." E detto questo sogghignò cinicamente.
"Non potete nulla contro un cyber newtype... E' semplicemente al di là delle possibilità per un old type. Sono in sintonia con l'inconscio universale e questo è come la differenza tra un cieco ed un vedente. Potreste riuscire a recuperare terreno solo con un MS estremamente efficiente ammettendo che loro ne avessero di poco efficienti.
Quello che avete visto in azione alla base è un GM phantom Pain. Si tratta di un'AI che ha assimilato i riflessi di un cyber-newtype attraverso il bio-sensor, il meccanismo che c'è anche nei cabinati dei Blue Spark. In pratica quel GM è manovrato da quello che potreste definire come un fantasma e non avendo un corpo fisico col pilota il suit può esercitare manovre con accellerazioni che sarebbero letali per un pilota vivente. Come un Cyber-new-type può percepire l'istinto omicida del nemico e schivarlo con anticipo. Non avete nessuna speranza..."
"Dici di poter garantire la salvezza dei miei CNT. Ma come? 09 sembra avere un certo affetto per te, chissà forse affinità elettive..." Sorrise divertito.
"Diciamo che voglia fidarmi di voi. Sul lato tecnico dei mobil suit so molto poco ma per il resto potrei essere in grado di aiutarvi. E sì, posso anche aiutarvi a tenere testa ad un new-type con i vostri mezzi. Il prezzo? come hai detto prima la garanzia che i miei CNT siano recuperati sani e salvi." Rimase seduto con sguardo deciso ad aspettare la reazione di Cashval.
"Dottor Bauer, discuteremo poi di questa sua proposta. Più che altro sarei interessato a sapere dell'altro riguardo ai suoi Cyber Newtype." sfoglia la cartella che ha in mano per concentrarsi prima di riportare lo sguardo su Bauer "Dai rapporti degli scontri avvenuti si evince che ciò che dice è vero, non posso negare che i suoi.... ragazzi abbiano dimostrato una capacità non comune e se non fosse per ciò che ha appena detto e per le leggende che si sentivano qualche anno fa durante la guerra di un anno, affermerei che sono stati affetti da una gran dose di fortuna mista ad abilità." lo osserva con sguardo tranquillo eliminando il ricordo doloroso delle battaglie, pulendo la mente "Ma di fortuna non si tratta a quanto pare visto e considerato ciò che abbiamo visto sul campo. Ora però le voglio chiedere un'altra cosa... saranno anche delle macchine da guerra i suoi ragazzi, ma hanno sviluppato anche una particolare tendenza al... massacro di civili inermi su un trasporto con totale indifferenza?" osserva Bauer negli occhi.
Robert Baumer, pilot of the MS-06 F2 AEUG Custom
--Belive in the sign of Z!--
--Gundam UC Century Fan--
"Il mio casato, lo porto sulle spalle" Brynden Tully]
"L'inverno stà arrivando" Motto Casata Stark