Master
Claire
Claire rimase stupita dal gesto di Mark... senza rendersene conto si irrigidì ma lo lasciò fare perché era troppo sorpresa per reagire. Non si aspettava davvero che accedesse qualcosa del genere e al momento i suoi pensieri non andavano in quella direzione...
Quando Mark fece il saluto e si allontanò lei non riuscì nemmeno a rispondere... Poi si mise una mano in faccia come sfogo della sua tensione.
"Ma perché le cose devono complicarsi sempre?..." pensò tra sè e sè.Si concesse un minuto nel quale cercò di non pensare a nulla, con la mano ancora a coprire i suoi occhi per avere sollievo alla sensazione di stanchezza che la pervadeva.
Guardò l'orologio: era ora.
Prese il comunicatore al polso della tuta e trasmise il segnale di partenza a tutto il gruppo.
[Tutto il gruppo riceve il segnale di partenza dai propri trasmettitori sul polso delle tute. Mark e Robert sono a bordo dei loro suit e a loro non accade nulla di particolare oltre al segnale, possono cmq postare per una loro mossa, impressioni e/o iniziative.]
Kou, Nina e Cashval
"Nina, forse non mi sono spiegato bene"
a queste parole Nina trasalì. Non riusciva quasi più a riconoscere il suo Kou.
"Beh, ogni volta che ti guardo mi torna in mente la stanza di controllo di una colonia che sta per schiantarsi sulla Terra, mentre, abbracciata a Gato, mi punti una pistola contro!"
Nina era sempre più sconvolta anche se cercava di nasconderlo, non riusciva più a
guardare Kou negli occhi. Quelle parole la trafiggevano come mille coltelli. Sentiva di aver fatto un danno irreparabile a cui non avrebbe mai potuto porre rimedio...aveva rovinato kou. Non riusciva a trattenere le lacrime...Voleva urlare ma non lo fece.
Poi fu sopraffatta dalla rabbia: non poteva accettarlo!
Non riuscì a fermarsi, sentì solo l'irrefrenabile impulso di abbracciarla e lo fece, accarezzandole la testa con le mani guantate della normal suit e stringendola a se più forte che poteva.
Restarono cos' alcuni minuti, e poi guardandola dolcemente le disse
"Lasciami del tempo per pensare, ok? Ti meriti una persona che sappia amarti completamente, e io ancora non riesco a dimenticare l'accaduto. Ma dammi un po' di tempo ancora e vedrai che tutto si aggiusterà. Sonop preoccupato per Keith e Mora, ma se mi dici che sono sotto la protezione di Monsha allora forse stanno davvero bene come dici. Ora riposati, poi vorrei sapere tutto quello che sai di questo nuovo Dendrobium, saperne di più potrebeb salvarci la vita.
Nina sentendo quelle parole si calmò: ora riconosceva Kou, il suo Kou. Forse non era cambiato poi così tanto.
Guardò kou negli occhi decisa ma con un tono di voce addolcito e gli disse:
"Kou, io non volevo colpirti davvero quella volta...Fra me e Gato non c'era più altro che amicizia e rispetto, ma... GATO POTEVA UCCIDERTI! Io ti chiedo perdono..." era di nuovo quasi in lacrime.
All'improvviso Nina diede una ginocchiata a Kou in mezzo alle gambe lasciandolo dolorante steso a terra. Nina lo guardò triste "Perdonami kou...ma se non torno in tempo uccideranno i nostri amici." Fece per andarsene ma fermandosi per un momento gli sussurrò
"ti amo..." e corse via più velocemente che poteva.
Cashval stava per andarsene quando si accorse dell'accaduto...
[Kou può imprecare dire qualcosa ma davvero non si può muovere a causa dell'aehm dolore
Cashval può reagire intervenendo come ritiene opportuno]
Aki e chen
Aki rimase stupita dal gesto di Chen...La faceva sentire protetta...Aveva sempre sentito di doversela cavare da sola fino ad allora e non si era mai appoggiata a nessuno per risolvere i suoi problemi. Aveva Amato i suoi genitori ma oltre alle comodità erano sempre stati via, lontano per lavoro e lei raramente aveva potuto avere da loro consigli, gesti di affetto. Inoltre intuiva in Chen una sincerità fuori dal comune e lei raramente
si sbagliava in queste cose. Chen era riuscita a calmarla e a ricordarle emozioni da lungo tempo dimenticate...
Dopo un primo istante di sopresa nell'abbraccio di Chen si abbandono ad esso e lo abbracciò forte a sua volta.
"Ti prego... non mi chiedere una cosa del genere... finiresti anche tu per essere causa di sentimenti come questi... finiresti per allungare ancor di più l'infinita spirale di odio e morte di questo conflitto... Ti prego Aki... Non voglio che questa guerra ti causi ulteriori sofferenze...davvero... Penserò io a prendere Mark... E poi decideremo insieme cosa fare... Me lo consenti?..."
"...sì..." rispose lei con un sussurro appena udibile.
Quando Chen la lasciò lei non si accorse che era rosso perché distolse lo sguardo e
divenne rossa a sua volta.
"...Scusami se sono stato troppo invadente... Non volevo..."
"No, non è così..." disse Aki tenendo le mani nelle mani e continuando a tenere basso il suo sguardo per imbarazzo.
Furono interrotti da Claire che richiamava all'ordine la squadra dando il segnale di salire a bordo dei suit attraverso i comunicatori al polso delle loro tute.
[nulla da aggingere, sta a chen reagire]
Cecil
Cecil si trovava in uno stato mentale simile a quello dei sogni... non riusciva a vedere nulla ma sentiva l'universo che pulsava...che viveva e lui si sentiva parte di esso ma avendone la consapevolezza poteva influenzarne lo scorrere. Questa immensità gli faceva perdere consapevolezza di se stesso al punto che non sapeva più chi fosse, dove finisse lui e iniziasse il resto.
"NON VOGLIO MORIRE!!!"
"PERCHEEEE'!!!!"
Le ombre dei morti si aggrappavano a lui per non perdere la propria coscienza e tornare
all'universo.
"MI STATE UCCIDENDO!!!"
"E' COLPA TUA!!!"
"NO! AVETE FATTO UNA SCELTA, IO NON C'ENTRO! NON POSSO FARE NULLA PER VOI! rassegnatevi..."
"per favore aiuta i miei compagni..."
Cecil rimase scosso da quella richiesta. ormai le ombre si dissolvevano lasciandolo in pace.
Cecil non sapeva più nemmeno il suo nome e riusciva a percepire la base dei titans e le persone nei rifugi ancora vive.
I sopravvissuti erano allo stremo e nel panico: il sistema di emergenza per la fonritura di ossigeno era saltato nelle esplosioni troppo violente e ora erano quasi senza fiato.
Cecil accarezzò i loro pensieri.
"State calmi e respirate piano..."
i tre sopravvissuti non sapevano se gli altri avessero sentito la voce ma si sentirono improvvisamente al sicuro e non più soli.
Uno dei piloti dei GM al soccorso ebbe l'improvvisa intuizione di cercare prima il loro rifugio e come rimuovere efficientemente le macerie. Era come se fosse guidato da una volontà superiore. Arrivò rapidamente all'ingresso del rifugio e i soccorsi trassero rapidamente in salvo i tre superstiti.
In seguito molti titans reputarono il salvataggio un vero colpo di fortuna, ma sia i superstiti che il pilota del gm soccorritore erano convinti di avere udito una voce e azzardavano che fosse stato un miracolo. Il loro cinismo si dissolse e guardarono alla vita umana con diversi occhi, tutti e quattro lasciarono la carriera militare...
[ok gente, si ricomincia e siamo di nuovo in marcia! a voi il prossimo post!!!]