wingzeta come fai a dire quelle cose senza aver provato a formulare un progetto ? con le ipotesi non vai da nessuna parte; che credi che non mi sono posti i problemi? la batterie per l'alimentazione ? non mi risulta che gli AS vanno a batterie e anche se fosse ci sono le imminenti EEstor super condesatori che con 33 litri accumulano 187 Mj con 152 kg costo in serie 2000 $ (ci sono dei dubbi sulla vericità del progetto ma essendoci i militari USA come supporto mi sembra difficile e poi hanno illustrato le soluzioni a vari difetti) , per la corazza un livello 4 o 5 (sul torso anche qualcosina di più dipende da cosa si usa) si può fare mantenendosi nel peso "forma" (il peso uomo in proporzione).
per la corsa lo già detto in precedenza ; invece di saltellare ruotassi la testa del femore (tenendo conto dell'angolo del ginocchio per mantenere la stessa quota) ? così facendo posso ridurre l'angolo di "sparo" del salto (fatto solo nel mometo finale) posso ridurre l'oscillazione alla pari di quella con l'uomo.
non sottovalutato l'automatica ha fatto e stà facendo passi giganti il problema comunque sono le caratteristiche degli attuatori (con i nuovi tipi è tutto più facile): polimeri elettroattivi (sotto tipo dielettrici) :
http://biomech.media.mit.edu/publicatio ... le_O&P.pdf
per il consumo vediamo un uomo
http://www.albanesi.it/Corsa/consumi.htm che corre a circa 14-16 km/hr brucia in un ora 1100 kcal (senza metabolismo basale e valore che può essere anche la metà a 14 km/hr dipende dalla persona) per un mecha scala 5 uomo il peso forma è di 8,5 ton ; 1100 kcal fa 4,5 Mj per il fattore peso 125 (il cubo di 5) viene 562 Mj per il fattore scala 5 (per via della velocità superiore cioè 70-80 km/hr) 2,8 Gj considerato che quella è il consumo TOTALE non il lavoro fatto dalle forze (rendimento muscoli in corsa 25% oppure 40-60% dipende dalle costanti elastiche e capcità di reuperare energia) viene 0,7 Gj (questo è il caso peggiore usando ammortizzatori e schema corsa prima il consumo può calare del 50% più la considerazione di parteza di riduzione); per l'attrito con l'aria aumenta a parità di velocità del quadrato invece la spinta del cubo , al quadrato dell'aumento velocità ottengo valore in proporzione a 33 km/hr , a 70-80 non dovrebbe essere superiore ai 50-100 kg trascurabile (un auto a 50 km/hr 12,5 kg con 2m^2 e coeff di 0,5) la superficie del mecha può essere di 4-6 m^2 (dipende dal disegno).
in un'ora se uso motore ( quelli della skycar hanno una densità potenza da paura un cilindro da 20cm di diametro e 22cm di altezza sviluppa 160hp a regime e 300hp al massimo)
un MBT consuma dai 2-4 litri al Km (dipende dal peso dai 40-60 ton)

in un'ora (velocità media di 50 km/hr) dai 100 litri a 200 litri e anche di più se consideriamo il tipo di terreno ; equivale a energia utile (rendimento medio 30%) 1-1,5 Gj sempre in un'ora su strada per semplificarci la vita.
dopo controllo non vorrei aver fatto errori.
mi sa che il rendimento corsa è più elevato della normale attività per motivi detti sopra ecco un estrattoa da un articolo
Rendimento
Quando si parla di un motore è utile proporre il concetto di rendimento, cioè il rapporto tra lavoro fatto ed energia totale spesa per compiere il lavoro. Il rendimento della cellula muscolare è piuttosto elevato, circa il 25%, paragonabile a quello di una dinamo e molto superiore rispetto a quello di un motore a scoppio. Tuttavia, il rendimento del muscolo durante l’esecuzione di movimento complesso come la marcia e la corsa è sorprendentemente molto più elevato, raggiungendo il 55-60%. Questo si realizza per un’azione combinata tra muscolo e tendine nella particolare condizione in cui il muscolo si allunga durante la contrazione. Si pensa più facilmente all’accorciamento di un muscolo durante la contrazione, ma è molto frequente il caso in cui un muscolo si contrae e si allunga. Ad esempio scendete un gradino abbassando la gamba destra, se contemporaneamente ponete la mano sulla coscia di sinistra potete rilevare la contrazione del muscolo quadricipite; siccome il ginocchio di sinistra è in flessione questo significa che il muscolo quadricipite si contrae e si allunga. Analogamente, durante un passo di corsa, la fissazione della gamba in appoggio si realizza con una certa flessione del ginocchio e contrazione del quadricipite. La stessa gamba in appoggio sarà poi quella che fornisce la spinta la quale si realizza con l’estensione della gamba causata dalla contrazione del quadricipite. Pertanto il muscolo quadricipite rimane in contrazione nella fase di appoggio (contrazione-allungamento) e nella successiva fase di estensione (contrazione-accorciamento): dal punto di vista meccanico, nella fase di contrazione-allungamento si immagazzina energia elastica che si libera nella successiva fase di estensione.
Questo meccanismo consente un notevole risparmio energetico in quanto la forza per l’estensione della gamba deriva da un recupero di energia elastica e non da attività metabolica. La conseguenza fisiologica di questo meccanismo è il basso costo energetico della marcia e della corsa: circa 1 kcal per kg di massa per km percorso. Per una persona di 70 kg ci vogliono 70 kcal per fare 1 km e 700 kcal per fare 10 km. Nella maggior parte dei casi le persone non sono in grado di fare 10 km e questo non perché non hanno a disposizione nel loro organismo substrato sufficiente a fornire 700 kcal. Infatti il nostro organismo dispone di una scorta di circa 500g. di zucchero che liberano 2000 kcal, e qualche chilo di grassi, diciamo 10 kg, corrispondenti a ben 9000 kcal. Quindi sulla base della quantità di zuccheri e lipidi, ci sarebbe una disponibilità pronto uso di 11000 kcal, utili a coprire qualcosa come 157 km. L’incapacità a coprire 10 km (o molto meno) dipende principalmente dalla scarsa efficienza del sistema "trasporto-utilizzo" dell’ossigeno.
inutile dire che con la capacità di ottimizzare le costanti elastiche si posso ottenere rendimenti più alti e mi sa che mi tocca rifare i calcoli
scusate per il post lungo ma cerco e calcolo metre scrivo
