Ritorna la legge registraztrazione siti

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Ritorna la legge registraztrazione siti

Messaggioda Debris » sab ott 20, 2007 2:42 pm

Un gradito ritorno davvero :lol: :lol: :lol:

Alcuni amici ( ringrazio per tuti Enrico) mi hanno segnalato questa nota su
Punto Informatico il cui titolo non deve fuorviarvi...non si tratta solo di
una nuova tassa...purtroppo no.

La nota di

http://punto-informatico.it/p.aspx?i=2092327

Punto Informatico

"""Roma - Questa minaccia era proprio sfuggita agli occhi di Punto
Informatico e, purtroppo, anche a quelli di molti altri. Ma non è sfuggita a
Valentino Spataro, curatore di Civile.it, che in un editoriale appena
pubblicato avverte tutti del siluro sparato dal Governo contro la rete in
pieno agosto e approvato formalmente dal Consiglio dei ministri lo scorso 12
ottobre.

La novità è presto detta: qualsiasi attività web dovrà registrarsi al ROC,
ossia al Registro degli operatori di Comunicazione, se il disegno di legge
si tradurrà in una norma a tutti gli effetti. Registrazione che porta con sé
burocrazia e procedure.

Il testo parte bene, spiega che "La disciplina prevista dalla presente legge
in tema di editoria quotidiana, periodica e libraria ha per scopo la tutela
e la promozione del principio del pluralismo dell'informazione affermato
dall'articolo 21 della Costituzione e inteso come libertà di informare e
diritto ad essere informati".
Bene, anche perché esplicita che si parla di editoria e non, ad esempio, di
pubblicazioni spurie prive di intenti editoriali, come può esserlo un sito
personale. Il problema, come osserva Spataro, è che poi il testo si
contraddice quando va a definire cosa è un prodotto editoriale """


etc etc il seguito sul sito di Punto informatico....


Vi invito a leggere la nota di PI,ed soprattutto il breve commento di De
Andreis accluso alla nota di P.I.
che spiega in modo chiaro come la
norma,erede, a buona memoria, di altre normative sempre sulla registrazione
dei siti di governi di svariato colore per cercare di regolamentare il
Web..una realta,sia in effetti una norma nata morta se mai dovesse nascere..a parte che sarà contestabilissima davanti a due o tre magistrature supreme come ben si
comprende anche ad occhio.....poi,e solo se vi và, se volete, leggete anche
queste righe qui sotto..riportano un mio pensiero,solo mio,ma,ripeto,non è
importante quel che penso io ma capire quel che stà succedendo,diffondere
l'informazione,organizzarsi,reagire pubblicamente, ed sperare che sia
davvero una follia d'agosto...qualcuno che non ha capito come stanno le
cose.

Il commento personale nel post a seguire.

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Re: Ritorna la legge registraztrazione siti

Messaggioda Debris » sab ott 20, 2007 2:44 pm

Quel che ne penso io.



Non è una questione di tasse,nè di Casta contro il Web...nè di tasse nè d'altro..e neppure di governi rossi che tradiscono chi li ha votato o sciocchezzari del genere...

Tutti i governi,di tutti i colori in ogni stato stanno cercando di capire come dare un controllo al Web,come cercare di riportare il Web nell'ambito dei canoni dello stato istituzione...è una necessità dello Stato inteso come organizzazione ed gli stati intesi come organizzazione non cambiano mai....restano sempre identici a se stessi...anche se sembrano cambiare le loro forme...

La questione di cui si deve trattare è solo la libertà di espressione. Libertà di espressione del pensiero,della personalità che da questa legge,irrimediabilmente sarà lesa.


Perchè questa manovra?? Diamo per scontata la buona fede...figuriamoci...ma quali sono le conseguenze??? Le conseguenze reali!!! Il sistema di informazione libero della rete,quello reale quello a cui molti di noi,a cui io personalmente partecipo,è finito!

Altro è,come sempre si è ricordato e detto,anche recentemente,la necessità di garantire da parte delle persone che sono dietro i siti di garantire una corretta informazione,non di parte..nel rispetto della convivenza sociale e della dignità personale di tutti,e della veridicità delle informazioni..nella misura in cui è possibile accertare ....ricordando che si parla pubblicamente altro dover sottostare alla normativa sulla stampa punto per punto...applicarla significa distruggere la possibilità di espressione per un'intera generazione...affermare il principio che il Web,tutto il Web, appartiene solo alle agenzie di stampa professionistiche,o meglio appartiene ai gruppi che possono organizzare delle agenzie che si qualifichino come organizzazioni di stampa professionistiche,che possono mantenere questi gruppi,difenderli in tribunale dalle accuse di eventuali falsificazioni.Diffusione di notizie non vere,diffamazione etc..resistere alle pressioni morali,giuridiche che altri gruppi,organizzati,possono fare...

Vi è una certa differenza fra i due concetti...penso che non ci sia bisogno di spiegarla ai più...


La legge è un'arma potente nelle mani di chi la sà usare ed non sempre,non sempre chi ha ragione vince. Il più forte ed organizzato,nel Web, fà piegare la testa.Amara esperienza.

Vi garantisco che è così.Ed quanti danni ed quanto dolore provoca.Sempre.

Una legge che introduca norme sul Web,che indichino dei principi generali di tutela per i siti,(imponendo per i siti che vogliono fare dell'informazione ad un livello più alto una regolamentazione più rigida) è opportuna oramai.. magari delle idee guida per la tutela della libertà dei forum e dei siti minori dagli attacchi proditori di questi gruppi organizzati ci vuole,anche se avrà un prezzo anche questa legge...

Ma davvero una legge di questo genere raggiunge questo scopo??

Non mi pare..oggi come oggi così configurata non ha queste scopi..è una follia d'agosto.Approvata in fretta e mal compilata,senza nessuna possibilità di approvazione

Lo Stato istituzione del nostro secolo,che poi è quello del secolo passato,non conosce la rete,il Web..ed la verità che,fino a quando la generazione dei più piccoli,dei cuccioli di uomo che vanno all'asilo ( ed non scherzo) non avrà preso il potere,non lo conoscerà.

Non illudiamoci. Lo Stato Istituzione è lento a cambiare ( in genere non solo l'Italia).

Anche io ho un blog personale..

http://debrisfile.blogspot.com/

ne curo altri...

http://www.gundamuniverse.it/blog/

Quanti blog si aprono ogni giorno??? Sono l'espressione della nostra era..l'Era dell'Informatica..ed sono realizzati non solo da "ragazzini"....

Vi sono blog di alto livello informativo,blog di amici,blog di interesse culturale,siti di appassionati di tutti i tipi,persone che giorno per giorno,senza nulla pretendere costruiscono la rete,i Web,persone che ogni santo giorno rubano il tempo ed il sonno, ad mille altre cose non perchè sono degli sciocchi o per la gloria..( ma quale gloria?? )..ma perchè bhè rispondo per me..spero di far cosa utile a tutti,di contribuire a costruire qualcosa che stà nascendo e poi lo sapete Debris..Domenico,è un chiacchierone.


Vivrà Debris file ( magari curato meglio) oppure no..probababilmente potrò tenerlo in rete..senza grossi problemi,una possibiilità sembra ci sia a ben leggere la nota di Punto Informatico....


Inoltre la democrazia,cosa che si ricorda ad intermittenza, non è solo partiti, andare a votare,ed parlamenti,ed neppure comunità civili più o meno attenta.,ma è anche, Stato di diritto e Costituzione.

La Carta attorno a cui bene o male si è ricostruito questo paese garantisce alcune libertà fondamentali fra cui il principio di libertà di espressione...ed per me ance il fondamentale art 3 della Carta Costituzionale ( opinione personale,io lo richiamo sempre è un cardine della costituzione)...Certamente lo si potrebbe impugnare davanti alla Corte Costituzionale con buone probabilità di vederlo cancellato ...inoltre...

- oggi,Anno Domini 2007 un'altra cospicua serie di Diritti e Libertà Fondamentali sono garantiti a tutti i Cittadini dell'Unione Europea ed esistono un'altra serie di Istanze giuridiche che questi diritti ed Libertà garantiscono ed la cui volontà ed parere le autorità giuridiche del nostro paese fanno propria.

Riadisco... questo provvedimento,nato morto, è bene che sia ritirato immediatamente.Magari apriamo un bel tavolo di trattativa sulle questioni serie del Web che sono tante ed impellenti.


Una legge per il Web..a tutela della libertà di tutti,che sempre deve coniugarsi con la parola responsabilità,anche se è difficilissimo trovare la combinazione giusta,ci vuole....ma una legge che fissi principi generali..

Non è questa. Certamente.

Ed non è questione dei 14 euro della paghetta....

( da modularsi secondo la natura e grandezza del sito e rendere pagabili in vario modo..anche tramite SMS ^____^ questa è da bloggher puro e ...ma non scherzo....)


Domenico...fonte..il Web perche è il Web che ha portato questa notizia.



Art 3 ed art 21 della costituzione italiana,quella che è stata fatta dalla vera Assemblea Costituente..citerò il primo,articolo fondamentale della Carta,saranno come sempre il vero scudo...Oltre un pò di buon senso...Agosto è passato..la temperatura è abbassata...

Art 3 Cost Ital.



"" Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.

È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.""

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Re: Ritorna la legge registraztrazione siti

Messaggioda Debris » sab ott 20, 2007 8:43 pm

Noterella di aggiornamento ho appena guardato,fra una sessione e l'altra di giochini con mio nipote,sembra che il Ministro Paolo Gentiloni rispondendo sul suo Blog alle 10001 domande su questa vicenda abbia ammesso l'erroneità dell'impostazione del disegno di legge,ammettendendo di no aver controllato personalmente la legge

Il sito di Paolo Gentiloni segnalato da Google è questo

http://www.paologentiloni.it/cgi-bin/ad ... =264&sid=1

la news è già stata riportata da ADN Kronos riporto la nota in calce) ed è da considerarsi visto il rango del Ministro come dichiarazione ed impegno ufficiale del ministro e del Governo Italiano

http://www.adnkronos.com/IGN/Politica/? ... 1453449962

Roma, 20 ott. (Adnkronos) - "L'allarme lanciato da Beppe Grillo e ripreso da molti commenti al mio blog e' giustificato: il disegno di legge sull'editoria, proposto dalla Presidenza del Consiglio e approvato una settimana fa in Consiglio dei Ministri, va corretto perche' la norma sulla registrazione dei siti internet non e' chiara e lascia spazio a interpretazioni assurde e restrittive". E' quanto scrive il ministro della Comunicazioni, Paolo Gentiloni, nel suo blog.


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