E le avventure del Tekkadan sono volte al termine.
Devo ammettere, questa serie mi è piaciuta davvero. Ha saputo dare una ventata di novità alla formula gundamica, staccandosi nettamente dalle precedenti serie; invece di concentrarsi sugli scontri (anche perché, tutto sommato, non si è parlato di vera e propria guerra) e sulle unità (contrariamente alle precedenti serie, qui di Gundam ne sono saltati fuori solo 3 - inoltre il Real Robot spinto dal punto di vista delle armi ha evitato sconfinamenti nel territorio dei Super Robot) hanno preferito concentrarsi sui personaggi, costruendo qualcosa che, secondo me, può avere davvero un lungo respiro. Certo, forse non arriveranno mai ai livelli del Universal Century, ma se stanno attenti si può ricavare ancora molto. Stavolta devo proprio ammettere di essere rimasto soddisfatto della serie.
Una riflessione a parte meritano proprio i combattimenti (e la tecnica bellica in generale), che ho trovato decisamente interessanti:
- Spoiler: show
- come detto, si è trattato di un Real Robot molto spinto, che si stacca dalle serie precedenti non solo per la mancanza di armamenti ad energia e per la relativa brevità delle battaglie, ma anche per la gestione del combattimento vero e proprio; mentre nelle serie precedenti i combattimenti erano principalmente scontri di artiglieria (con il corpo a corpo usato come elemento per alzare la tensione e per gestire gli scontri tra gli assi) qui è avvenuto il contrario, l'artiglieria è stata solo un contorno al combattimento ravvicinato, vero punto focale dello scontro. E' quasi come se la creazione delle corazzature nano laminate avesse reso inutile l'artiglieria, la quale non ha fatto nulla per svilupparsi e migliorare (contrariamente alla storia bellica, dove da sempre a ogni rinforzamento delle armature corrisponde un incremento nella capacità di penetrazione dell'artiglieria, in una sorta di rimpiattino che dura dall'invenzione della polvere da sparo), lasciando così al corpo a corpo l'incarico di risolvere lo scontro. La dimostrazione è la battaglia dell'episodio 19; in altre serie, la Isaribi e la nave dei Brewers sarebbero state ridotte a colabrodi da quel massiccio fuoco d'artiglieria, qui invece sono entrambe riuscite a sopravvivere abbastanza a lungo da mettere in atto il piano di Orga, senza contare i ridotti danni riportati (passi la Isaribi, ma se si guarda bene anche la nave Brewers sembra ancora in buone condizioni nonostante i colpi ricevuti, tanto che potrebbe benissimo essere trainata in qualche porto e riparata senza problemi - sempre ammesso che le riparazioni siano economicamente sostenibili).
Questa particolarità si manifesta però principalmente con la scelta dell'armamento del Barbatos: mancando le iconiche beam sabre, avrebbero potuto equipaggiare sin da subito l'unità con la katana metallica, tuttavia Mika ha sempre preferito l'utilizzo di pesanti mazze a due mani, difficili da controllare e imprecise ma ideali per schiacciare e distruggere la corazza dei suit nemici con un colpo solo.
E ora diamo uno sguardo al futuro. A quanto pare (dato che non conosco i kanji mi fido di quel che dicono gli altri), alla fine dell'episodio 25 è stato confermato che questo autunno ci sarà una seconda stagione di Tekketsu. Personalmetne di materiale per continuare ce n'è parecchio:
- Spoiler: show
- - innanzitutto, bisogna vedere a cosa approderanno i negoziati di Kudelia e se tali accordi saranno poi rispettati (non mi stupirei se Makanai perdesse di nuovo il potere o passasse a miglior vita e il nuovo leader di Aurbrau si rimangiasse la parola data);
- vi è poi la questione McGillis; le sue riforme di Gjallarhorn sicuramente non piaceranno a qualcuno all'interno dell'organizzazione, senza contare lo squilibrio nei rapporti tra le Sette Stelle di Hoku... ehm, le Seven Stars provocato dal suo piano. Forse qualcuno potrebbe scoprire prove delle sue precedenti attività e usarle contro di lui (sicuramente ci proverà suo padre nel tentativo di vendicarsi e riprendere il potere). A questo poi bisognerà aggiungere quanto anticipato da McMurdo riguardo i sentimenti anti-Gjallarhorn nascenti all'interno dei blocchi terrestri e le possibili ulteriori spinte indipendentiste delle altre colonie di Marte e nella sfera di Giove.